[B]Produzione[/B] : Eidos Interactive
[B]Sviluppo[/B] : Pyro Studios
[B]Anno [/B]: 1998
[B]Genere[/B] : Strategico in tempo reale
[B]Giocatori[/B] : 1
[B]Piattaforma[/B] : PC (Windows)
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Parlando di strategici in tempo reale, vengono in mente giochi come [B]Starcraft[/B], [B]Warcraft[/B], [B]Command & Conquer[/B]..
Perché si chiamano [B]“strategici”[/B] ?
Essenzialmente perché richiedono al giocatore di mettere in atto una "strategia".. nello sfruttamento di risorse, nella creazione di unità, nella scelta di tempistiche, ecc.
Perché [B]“in tempo reale”[/B] ?
Beh, qui la risposta è più difficile.
Non esistendo il concetto di "turno", l'azione scorre via fluida, senza pause.
Ma come la mettiamo con il fatto che gli edifici vengono costruiti nello stesso lasso di tempo che impiega un soldato a spostarsi di una schermata ?
Tanto reali non sembrano, questi tempi !
Discorso diverso vale per [B]Commandos : Behind Enemy Lines[/B]... che pure è uno strategico in tempo reale.
La strategia che richiede al giocatore è però di tipo diverso... su "piccola scala" potremmo dire.
In effetti [B]il giocatore non deve gestire un'intera armata[/B], ma un piccolo gruppo di soldati, spesso composto da 2-3 unità.
Non ci sono edifici da costruire, metallo da estrarre, legna da tagliare.
E il tempo è veramente "reale".
Il gioco propone 20 missioni, lo scenario è quello della seconda guerra mondiale (dunque i nemici sono i nazisti).
All'inizio di ciascuna missione, vengono assegnati al giocatore un numero variabile di soldati, ciascuno con abilità specifiche.
Ma tali soldati sono unici... esiste un solo cecchino, un solo berretto verde, un solo marine, ecc.
E tali soldati rimangono i medesimi per tutta la guerra !!
Questo implica che il giocatore non comanda anonime ed impersonali unità.. ma veri e propri personaggi, con un nome, una voce ed un insieme di capacità, manco si trattasse di un gioco di ruolo.
Come detto poco sopra, essi rimangono gli stessi per tutto il gioco.. dunque non sono ammessi decessi durante le varie missioni.
Vediamo brevemente chi sono i nostri eroi...
- [B]Jack O'Hara, "Butcher" - Berretto Verde[/B]: sposta oggetti e cadaveri, si arrampica, si mimetizza, può distrarre i nemici, utilizza come armi un coltello ed una pistola.
- [B]Sir Francis T. Woolridge, "Duke" - Cecchino[/B]: possiede un fucile da cecchino... chi lo avrebbe mai detto.
- [B]Thomas Hancock, "Fireman" - Geniere[/B]: maneggia esplosivi, granate e trappole. Può tagliare le reti elettrificate.
- [B]James Blackwood, "Fins" - Marine[/B]: può immergersi in acqua e guidare mezzi acquatici; possiede un arpione.
- [B]Samuel Brooklyn - Pilota[/B]: guida mezzi terrestri, anche carri armati. Può utilizzare le postazioni con mitragliatrici fisse. Possiede un mitra.
- [B]Rene Duchamp, "Frenchy" - Spia[/B]: può travestirsi da nazista e distrarre i nemici; può uccide con iniezioni velenose.
Le missioni sono abbastanza varie, spaziando dal “distruggi il ponte” al “recupera il documento”.
In ciascuna di esse[B] è da prediligere un approccio stealth[/B], a meno di volersi trovare contro un intero esercito nazista.
Questo significa essenzialmente evitare di entrare nel cono visuale dei nemici e nascondere i corpi degli individui uccisi.
In alcune missioni il gioco è difficile, ma mai noioso e sempre appagante.
Tramite mouse e poche scorciatoie da tastiera si comanda tutto alla perfezione.
La grafica è isometrica, con vista dall’alto.
Pur nella sua completa bidimensionalità, risulta ricca di dettagli e piacevole alla vista.
Buono anche il sonoro, sia per quanto riguarda le musiche che relativamente ad effetti sonori e voci.
Menzione speciale per i filmati, autentici documenti video della seconda guerra mondiale supportati da commento audio.
In definitiva, non posso che consigliare questo Commandos a tutti gli amanti degli RTS.. ed anche a tutti quelli che non disdegnano di tanto in tanto una sessione di gioco più riflessiva e meno convulsa.
Già che ci sono, consiglio anche lo pseudo-seguito (in realtà è una specie di mission pack) [B]Commandos : Beyond the Call of Duty[/B] e il vero seguito [B]Commandos 2[/B].
Dopo questi primi 3 giochi, la serie ha nettamente perso smalto.
Ancora una volta, buona la prima.
[B]Voto :[/B] 92\100
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Commandos in un certo senso mi ha riconciliato con il genere.
Però già il 3° episodio non mi piaceva più tanto.
Come sottolinei, Strike Force rappresenta una decisa svolta in altra direzione... una direzione che non ho apprezzato.
Di FPS a sfondo guerresco ne avevo (e ne ho ancora oggi) abbastanza, dunque rimasi deluso.
Ciao.[/QUOTE]
Lo Strikeforce è stato un errore "strategico" da parte dei produttori: sulla scia del successo degli fps ambientati durante la seconda guerra mondiale si è pensato di cavalcare l'onda, ma la cosa ha sicuramente indispettito i fan di vecchia data, e lasciato indifferente chi non conosceva la serie. Paradossalmente io l'ho apprezzato perchè pur conoscendolo, il primo Commandos non mi aveva preso del tutto (seppure mi fossi divertito a giocarlo, devo ammetterlo!). Purtroppo lo Strikeforce non aveva le caratteristiche tecniche per ritagliarsi una sua nicchia nell'affollato genere FPS...se fosse stato un pelino più peculiare (cercando di ereditare le caratteristiche distintive dei Commandos precendenti) forse sarebbe ancora una serie viva e logeva...Peccato!