Pokèmon Bianco e Nero
250px-Bianco_boxart_ita.jpg 250px-Nero_boxart_ita.jpg
Gotta catch'em all! Uno slogan che spesso ho sentito alla televisione quando ero bambino verso la fine degli anni 90 ovvero catturali tutti... di cosa sto parlando?
Ovviamente parlo dei Pokèmon! Conosciuti anche come pocket monsters, sono nati nel 1995 in Giappone da un informatico di Machida che aveva come hobby la collezione d'insetti. Il suo nome è Satoshi Tajiri ed è il creatore della Game Freak. I Pokèmon divennero fenomeno di massa prima in Giappone e poi nel resto del mondo proprio nella seconda metà degli anni 90 grazie ad un gioco uscito su Game Boy in due versioni: Pokèmon Rosso e Pokèmon Blu (Verde in Giappone) e vendettero circa 10 milioni di copie in tutto il mondo. Inutile dire che questi due prodotti Nintendo divennero talmente popolari che fecero creare una serie animata, un manga, il gioco di carte collezionabili e svariati gadgets.
A me che effetto hanno fatto? Diciamo che da piccolo andavo pazzo per questi mostriciattoli tascabili e i rpg a loro dedicati mi appassionavano a tal punto da giocare e rigiocare svariate volte ai vari Pokèmon Oro, Argento e Cristallo (che ritenevo i migliori episodi della saga dei Pokèmon).
Crescendo cominciai a disinnamorarmi dei simpatici animaletti e gli episodi sul game boy advance e sul Nintendo DS inizialmente mi entusiasmarono, ma poi vuoi per la loro facilità e per una storia sempre troppo zuccherosa, mi stufarono dopo poche ore.
Nell’aprile 2010 in Giappone annunciarono l'uscita di Pokèmon Nero e Bianco in cui si doveva catturare 156 nuovi mostriciattoli, inizialmente queste voci non mi entusiasmarono ma poi mi sono detto: “Proviamo questo gioco, vediamo se sarà interessante” e così mi sono rituffato nel magico mondo dei pocket monsters.

Trama:
La storia è la seguente, siete un ragazzo (o ragazza) che ha compiuto 10 anni che vuole diventare Maestro di pokèmon. Abitate a Soffolieve, piccolo paese della regione di Unima e per diventare il migliore allenatore della regione dovrete sconfiggere i vari capipalestra (che sono sempre 8 come in ogni gioco di Pokèmon che si rispetti), i superquattro e il campione della regione. L'avventura parte dalla vostra solita cameretta in cui il nostro protagonista con altri due suoi amici e rivali Belle (una ragazza molto svampita, sceglierà lo starter di tipo svantaggiato rispetto al vostro) e Komor (il classico topo da biblioteca che avrà invece il tipo avvantaggiato) sceglierete i vostri pokèmon con cui inizierete la vostra avventura, affronterete i rivali per imparare a combattere, andrete al laboratorio della professoressa Aralia (per la prima volta in un gioco Pokèmon ci sarà una donna come professore) che v’insegnerà a utilizzare il Pokèdex (l’enciclopedia del bestiario catturabile), le pokèball (delle sfere che servono per catturare i mostri) e l' Interpokè (un cellulare). Poi ci sono i cattivoni di turno da affrontare, sono il Team Plasma, degli individui vestiti da cavalieri medievali. La trama sembrerà simile a quella dei titoli precedenti, anche se si capisce dall'introduzione che sarà molto più oscura e quindi adatta anche a un pubblico adulto.

Gli Starter:
Anche qui se avete provato i precedenti capitoli (con l'eccezione di Pokèmon Giallo), troverete i tre starter che sono di tipo erba, fuoco e acqua e si chiamano rispettivamente Snivy, Tepig e Oshawott. Snivy tra i tre starter è quello con il design più accattivante, ha l’aspetto di un serpente con le zampe ed è dotato di velocità e difese molto elevate ma ha valore di attacchi molto bassi.
Tepig è un maialino di colore rosso dotato di quattro zampe con attacchi e punti salute (la barra di energia) molto elevati a discapito di basse difese e velocità e per finire Oshawott dall’aspetto di una lontra con una conchiglia in mano, è tra i tre starter il più bilanciato.
I tre pokèmon sono anche complementari tra loro in quanto a vantaggi e svantaggi. Oshawott (tipo acqua) è di tipo avvantaggiato contro Tepig (fuoco) e svantaggiato contro Snivy (erba) mentre quest' ultimo è svantaggiato contro Tepig. La scelta dello starter comporterà anche un determinato livello di difficoltà del gioco, per un giocatore inesperto è consigliabile la scelta di Tepig in quanto è avvantaggiato contro i diversi pokèmon dei capipalestra, per chi vuole una sfida molto più ardua invece può scegliere Snivy in quanto presenta diverse debolezze contro determinati tipi di pokèmon.

Team Plasma:
Stavolta i cattivi sono loro, ma non sono come gli altri (almeno apparentemente) dei precedenti episodi. Vogliono catturare anche loro i mostri tascabili altrui, tuttavia lo fanno per liberarli dalla loro schiavitù imposta dall' uomo e metterli alla pari con gli uomini. Il capo di questo gruppo si chiama Ghecis è il capo anche dei Sette saggi (i maggiori esponenti dopo il re di cui è anche il padre) e comanda i suoi fedeli servitori tra cui spiccano il Trio Oscuro.N sarà un rivale del nostro protagonista e apparirà molte volte nel gioco. Questo misterioso ragazzo ci porrà anche una serie di domande esistenziali che riempiranno di bivi, dubbi e perplessità la nostra storia, sembra inoltre capace di parlare e capire le creature. Inoltre è il futuro re del Team Plasma ma non sembrerà avere cattive intenzioni.

Il gioco:
Gli rpg Game Freak bisogna dirlo, sono titoli sempre molto curati e ben confezionati. Bianco e Nero non fanno alcuna eccezione anzi migliorano tutti gli aspetti dei precedenti capitoli.
La grafica è stata notevolmente migliorata, i personaggi sono meglio caratterizzati, sono stati aggiunti poligoni nelle ambientazioni, queste sono anche più vaste che nei precedenti capitoli e finalmente non saranno più solo bidimensionali ma ci saranno anche livelli tridimensionali che daranno maggiore senso di realismo nel gioco (quando arriveremo ad Austropoli per esempio la città sembrerà una vera metropoli). Sono state aggiunte anche diverse animazioni sia ai personaggi e anche ai pokèmon(che finalmente si muovono in una battaglia),movimenti di telecamera e dialoghi in prima persona, tali da rendere il titolo un anime interattivo. Uniche pecche sono il design dei nuovi Pokèmon che è alquanto discutibile e si vede che porta sul groppone quattro generazioni precedenti, mancando quindi anche di fantasia e inoltre i mostri appariranno durante la battaglia leggermente pixellosi.
Sul comparto sonoro beh non ci sono grandissime migliorie, sono stati aggiunti alcuni effetti sonori ben integrati ma i versi delle creature portatili sono ancora quelli presenti sin dai tempi del primo Game Boy. Sulle musiche, beh anche quelle non sono eccezzionali ma sono molto carine ed orecchiabili e si adattano molto bene alla situazione che stiamo affrontando.
L' aspetto più curato di questo titolo risiede forse nella giocabilità.
L' intelligenza artificiale dei nostri avversari è migliorata nettamente, gli ordini che gli allenatori daranno ai loro pokèmon saranno più imprevedibili e quindi le battaglie saranno anche molto meno facili e noiose, inoltre dopo averli sconfitti, alcuni di questi potranno donarci degli oggetti oppure curare i nostri msotriciattoli.
Un' altra piccola innovazione presente è nella prima palestra che allenerà ben tre tipi di pokèmon (quelli dei nostri starter) e noi sfideremo il capopalestra che avrà il tipo di pocket monster avvantaggiato rispetto al nostro (esempio: se ho scelto Snivy, tipo erba, affronterò il capopalestra col pokèmon di tipo fuoco). Sono stati anche introdotti diversi minigiochi che aumentano la varietà di questo titolo e che spiegherò meglio dopo. Inoltre se nei precedenti episodi si poteva far lottare due pokèmon contro due ora si possono fare battaglie 3 vs 3 che possono essere classiche o a rotazione(questo aspetto verrà approfondito meglio nella sezione Novità introdotte).
La longevità è molto elevata come in ogni negli altri giochi, ci metterete circa 20 ore per completare la storia principale ma se volete sviscerare ogni segreto e a catturare tutti i mostri tascabili (sono diventati 600 e rotti) ci vorrà molto,moltissimo tempo in più (a meno che non utilizziate i codici Action Replay).