Space Harrier II
sh2.jpg
Prefazione: Prima di cominciare la recensione con il vincitore del concorso volevo fare alcune considerazioni, innanzitutto ringrazio i cinque utenti di RH per avere votato, anche se mi sarei aspettato più utenti votanti, ma non importa. Ho notato però che alcuni dei votanti hanno indicato solo uno o due giochi da recensire quando io ne ho chiesti di sceglierne tre. Per questa volta non annullo i voti ma la prossima volta lo farò, quindi se chiedo di votare tre titoli da recensire bisognerà scegliere tre la prossima volta, faccio questa precisione per non avere la prossima volta tanti titoli a pari merito da scegliere, detto, questo direi di cominciare a esaminare il primo videogame vincitore!

PS: Come ho già detto, molti titoli sono arrivati a pari merito, sceglierò io il titolo da recensire a sorpresa! Tuttavia terrò a considerazione anche gli altri videogiochi votati!

Un seguito, un perché:
Yu Suzuki, un nome, un mito. Senza di lui la Sega non sarebbe diventata un colosso del mondo dei videogiochi, specie in quelli da bar (dove è maestra). Nell’Ottobre 1985 uscì in tutte le sale giochi Space Harrier, un capolavoro assoluto che rivoluzionò il concetto di shoot'em'up, utilizzando una visuale alle spalle del protagonista facendolo sembrare un gioco in 3D e avanti anni luce rispetto agli altri concorrenti. Ancora oggi il titolo Sega è attuale, infatti, ha subito nel tempo svariate conversioni tra cui segnalo quella per Master System e quella per 32X (entrambi hardware Sega). Nel 1988 la storica software house di Tokyo decise di lanciare la sua console a 16-bit, il Megadrive e quali titoli migliori potevano esserci di Altered Beast, Super Thunder Blade e Space Harrier II? Io vi descriverò quest’ultimo titolo. Prima però, faccio una premessa. Space Harrier II non ha la stessa popolarità del primo, eppure venne convertito per tutti gli home computer del momento: Commodore 64, Amiga, Amstrad CPC, ZX Spectrum e Atari ST. Successivamente anche per iOS, Virtual Console e Windows.

Il Gioco:
Nell’anno 6236 Fantasy Land è stata invasa di nuova da forze aliene. Harrier ricevuta la richiesta di aiuto si precipita lì con il suo super cannone (non pensate male!) laser. La trama è tutta qui, un semplice pretesto per cominciare a giocare a questo seguito. La grafica mostra già le capacità del 16-bit Sega, si vede in realtà che è un gioco di prima generazione, ma il lavoro compiuto è comunque ottimo. Le ambientazioni sono in pseudo 3D con il pavimento scorrevole ben animato e ben colorato che da proprio l’impressione di essere in una realtà virtuale. Gli sfondi a guardarli oggi, appaiono piuttosto scarni tuttavia, risultano ancora gradevoli da vedere. Attenzione poi a una cosa il pavimento è pieno di ostacoli che non arricchiscono solo lo scenario ma che colpiscono il nostro Space Harrier ad un qualunque contatto. Per quanto riguarda gli sprite dei personaggi e alieni sono molto gradevoli da vedere e sono anche ben animati. Le musiche purtroppo non sono epiche come nel primo episodio, ma rimangono comunque valide e adatte all’atmosfera. Tranne il tema del primo boss di fine livello, che è troppo ripetitivo e poco ispirato. Gli effetti sonori sono gli stessi del primo episodio ma sono stati resi molto bene e non sfigurano certo rispetto al predecessore arcade.
Sulla giocabilità, se avete provato il primo Space Harrier qua molte cose sono rimaste invariate. Non è assolutamente un male, ci mancherebbe ma magari qualche novità non avrebbe guastato. A dire il vero, potremo accedere alla schermata delle opzioni premendo il tasto A alla schermata iniziale del gioco (premendo start verremo catapultati direttamente nell' azione). Altra novità sono i bonus stage, in cui guideremo una navicella e dovremo sparare a tutto ciò che appare nello schermo in modo da guadagnare punti e vite extra. Per il resto è il solito Space Harrier: viaggia nello spazio, spara a tutto ciò che si muove ma anche a tutto ciò che ti ostacola rendendolo per l' epoca un titolo con grande interazione con gli scenari ed evita i colpi dei nemici, il tutto ad una velocità supersonica. Insomma un titolo arcade immediato e senza tanti fronzoli che però ha un difetto: la longevità. E' vero che ci sono 13 livelli da affrontare ma vi assicuro che sono molto corti e se siete abili giocatori presto completerete il titolo Sega. La difficoltà però è molto alta, sin dal primo stage e di pratica bisognerà davvero farne tanta.

Commento finale: Space Harrier II è un titolo molto difficile da valutare nel senso che, considerandolo come una falsa conversione è un ottimo gioco, valutandolo come seguito è solo un titolo discreto che non aggiunge novità di rilievo rispetto al predecessore. Merita comunque di essere provato sia da chi ha già giocato all’originale, sia chi non ha mai sentito nemmeno parlare del famoso capolavoro di Yu Suzuki.

Space Harrier II.gif Space Harrier II (2).gif

sh2-2.png sh2-3.png

sh2-4.png sh2-5.png

Informazioni:
Sistema: Megadrive
Anno: 1988
Sviluppatore: Sega-AM2
Casa: Sega
Genere: Shoot'em'up