Lie To Me - seconda stagione - Con Brendan Hines, Monica Raymund, Tim Roth, Kelli Williams, Kristen Ariza, Hayley McFarland, Tim Guinee, Sean Patrick Thomas, Jessica Wright, Jennifer Beals, Wendi Kenya, Mekhi Phifer e Patrick Weil
Questa interessante serie propone un vulcanico protagonista ispirato a Paul Ekman, noto psicologo ed esperto di cinesica, prossemica e semiotica che deve la sua celebrità agli studi sul comportamento umano. Gli "eroi" di questa serie riescono a scoprire tramite vari indizi, atteggiamenti, movimenti, espresioni e "micro-espressioni" se un determinato soggetto sta mentendo o meno.
Lo studio del comportamento umano e della cinetica legata al paraverbale è in effetti il punto focale della serie, l'elemehto che la rende così affascinante.
L'altro polo d'attrazione di Lie To Me è l'istrionico Tim Roth che interpreta un Cal Lightman carismatico che inchioda interlocutori e spettatori con il suo sguardo penetrante come un succhiello e sembra leggere come un libro aperto i più reconditi segreti di chiunque.
Peccato che l'intrigante prima serie abbia lasciato il posto ad una seconda (attualmente in programmazione su Rete 4: Lie to me torna su Rete 4 - Ed Subito Serial! ) assai meno felice. In generale gli sceneggiatori hanno calcato sin troppo la mano su tutti gli aspetti distintivi del telefilm: Lightman è tanto spiritato da sembrare un cocainomane, gli interrogatori sono eccessivi nella "trasparenza" dei soggetti allo sguardo di Cal & soci, i dialoghi cercano di replicare il brillante feeling della serir Dr. House senza riuscirci, le tranche de vie dei protagonisti sembrano elementi posticci mirati a dilatare i tempi oltre la risoluzione dei casi.
Insomma... Lie To Me ha perso mordente e non è un caso che negli USA si sia chiusa dopo la terza stagione.
Davvero un peccato se si considerà la validità degli spunti iniziali.
Lie To Me - MYmovies
» Lie to Me*, Seconda Stagione – Recensioni, Serie tv – Webspace Melodies
Questa interessante serie propone un vulcanico protagonista ispirato a Paul Ekman, noto psicologo ed esperto di cinesica, prossemica e semiotica che deve la sua celebrità agli studi sul comportamento umano. Gli "eroi" di questa serie riescono a scoprire tramite vari indizi, atteggiamenti, movimenti, espresioni e "micro-espressioni" se un determinato soggetto sta mentendo o meno.
Lo studio del comportamento umano e della cinetica legata al paraverbale è in effetti il punto focale della serie, l'elemehto che la rende così affascinante.
L'altro polo d'attrazione di Lie To Me è l'istrionico Tim Roth che interpreta un Cal Lightman carismatico che inchioda interlocutori e spettatori con il suo sguardo penetrante come un succhiello e sembra leggere come un libro aperto i più reconditi segreti di chiunque.
Peccato che l'intrigante prima serie abbia lasciato il posto ad una seconda (attualmente in programmazione su Rete 4: Lie to me torna su Rete 4 - Ed Subito Serial! ) assai meno felice. In generale gli sceneggiatori hanno calcato sin troppo la mano su tutti gli aspetti distintivi del telefilm: Lightman è tanto spiritato da sembrare un cocainomane, gli interrogatori sono eccessivi nella "trasparenza" dei soggetti allo sguardo di Cal & soci, i dialoghi cercano di replicare il brillante feeling della serir Dr. House senza riuscirci, le tranche de vie dei protagonisti sembrano elementi posticci mirati a dilatare i tempi oltre la risoluzione dei casi.
Insomma... Lie To Me ha perso mordente e non è un caso che negli USA si sia chiusa dopo la terza stagione.
Davvero un peccato se si considerà la validità degli spunti iniziali.
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