Vi sarà probabilmente capitato di farvi agganciare da un coin-op... anche da un arcade senza grandi qualità che tuttavia, per qualche motivo, "vi prendeva bene".
Magari perchè eravate patiti di un certo genere al punto da giocare a quello che trovavate in sala giochi... a patto che rientrasse nella categoria eletta.
Magari perchè quel particolare coin-op non vi metteva in difficoltà (o per una difficoltà bassa o per una vostra predisposizione) e potevate giocare a lungo... spendendo poco.
Magari perchè avevate un amico con gusti analoghi e potevate così giocare in due a quel titolo che sembrava piacere solo a voi.
Magari perchè quel coin-op che tutto sommato vi divertiva era quasi sempre sguarnito di fila o esente da "gufi" che aspettavano un vostro sbaglio per subentrarvi.
Magari perchè... era un bellissimo gioco!
Beh... a me è capitato eccome! In seguito, a rivedere coin-op relativamente mediocri e a suo tempo ipergettonati, fa un effetto un po' strano, ma tant'è...
Andro Dunos è uno shoot'em up senza particolari doti tecniche che presenta un'estetica discretamente dimessa per essere un titolo per Neo Geo MVS. Perchè mi piaceva? Semplice: gli sparatutto sono sempre stati il mio genere preferito e questo in particolare aveva musiche piacevoli ed una curva di progressione della difficoltà soprendentemente lenta... in sostanza "ti sparavi" 5 livelli senza grande impegno ed era pure abbastanza divertente (poi la difficoltà si faceva sentire). Visto che mi bastava un gettone per giocare per un bel po', Andro Dunos era un'ottima scelta.
Fatal Fury 2 è sempre stato uno dei miei coin-op preferiti e soprattutto piaceva anche ad un paio di miei amici... per cui lo "scozzo a Fatal Fury in sala" era pressochè obbligato. Era facile rendersi conto che il gameplay di FF2 fosse assai meno bilanciato rispetto a Street Fighter II e che il titolo SNK soffrisse di alcune mancanze sulla "IA" degli avversari. Ad esempio non era difficile sconfiggere senza colpo ferire gran parte dei personaggi con un uso accorto della "gomitata in corsa" di Andy Bogard (combinazione "gomitata in corsa" + calcio basso) e quindi giocare un po' al gatto col topo nel single player per poi impegnarsi contro i combattenti finali. A livello tecnico, Fatal Fury 2 dava le migliori soddisfazioni quando giocavi con avversari umani sufficientemente rodati.
Da notare che il titolo SNK aveva il grosso vantaggio di non presentare file davanti al cabinato... file che invece dovevi sciropparti per gli Street Fighter II.
Ashura Blaster è un vertical shooter à la Twin Cobra. Segni particolari? 4 Smart Bomb ben concepite. Nient'altro? Beh... una valida colonna sonora. Per il resto nulla di che: la grafica ha una tavolozza molto spenta, il dettaglio è abbastanza ridotto per essere un coin-op del 1990 e la programmazione non è il massimo (troppi rallentamenti). Eppure era una delle mie tappe fisse e ci giocavo spesso con un amico... motivo? Predilizione di entrambi per il genere e divertimento assicurato nel co-op mode.
Twin Eagle... altro giro, altro vertical shooter. Questo titolo Seta datato 1988 aveva un livello di difficoltà quasi improponibile e un'estetica un po' confusa nei contorni. In compenso dava la possibilità di distruggere gran parte degli elementi rappresentati sul fondale e presentava un look "digitalizzato" di grande effetto. Lasciavano senza parole le brevissime musiche campionate e la sezione à la Firefox con tanto di brano cantato in sottofondo (ipergasante!). Indubbiamente c'era di meglio, ma che ve devo dì... mi prendeva bene!
Zed Blade... uno sparatutto a scorrimento orizzontale per Neo Geo MVS. Beh... senza infamia e senza lode. Questo titolo NMK presenta un'estetica che varia da accettabile a mediocre (soprattutto considerando l'hardware su cui gira e l'anno di realizzazione). In effetti l'unico indizio che ci può rivelare come si tratti di un titolo per Neo Geo è la valida colonna sonora (adoro la BGM del secondo livello). Perchè mi piaceva... motivazione simile ad Andro Dunos, ovvero una certa facilità iniziale che si trasformava gradualmente in quella sfida che gli appassionati del genere ricercano in ogni sparatutto.
Fighting Hawk... altro erede di Flying Shark. Come al solito, segni particolari zero... salvo una colonna sonora stilisticamente molto particolare. Eppure mi piaceva molto! Probabilmente dopo Flying Shark e Twin Cobra non ero molto selettivo nei confronti dei titoli appartenenti a questo genere...
Megablast (occhio: Xenon 2 non c'entra)... sparatutto a scorrimento (prevalentemente) orizzontale datato 1988 e firmato Taito. Peculiarità? Un curioso sistema di armamenti multidirezionale con possibilità di cambiamento arma e potenziamento separato nelle 4 direzioni. Tutto chiaro? Beh... si vede dal filmato... Tecnicamente era passabile ma tutt'altro che stupefacente (interessante comunque la colonna sonora), ma dava soddisfazione per il notevole livello di sfida, il massiccio blastaggio multi-direzionale e le armi "esagerate". Da superfan Taito, poi, adoravo la citazioni "arkanoidiane" e "bubblebobbliane"
E voi? Quali coin-op "così-così" avete riempito di gettoni a suo tempo... salvo poi magari riconsiderarli anni dopo e concludere che, in certi casi, non erano poi 'sto granchè?
Magari perchè eravate patiti di un certo genere al punto da giocare a quello che trovavate in sala giochi... a patto che rientrasse nella categoria eletta.
Magari perchè quel particolare coin-op non vi metteva in difficoltà (o per una difficoltà bassa o per una vostra predisposizione) e potevate giocare a lungo... spendendo poco.
Magari perchè avevate un amico con gusti analoghi e potevate così giocare in due a quel titolo che sembrava piacere solo a voi.
Magari perchè quel coin-op che tutto sommato vi divertiva era quasi sempre sguarnito di fila o esente da "gufi" che aspettavano un vostro sbaglio per subentrarvi.
Magari perchè... era un bellissimo gioco!
Beh... a me è capitato eccome! In seguito, a rivedere coin-op relativamente mediocri e a suo tempo ipergettonati, fa un effetto un po' strano, ma tant'è...
Andro Dunos è uno shoot'em up senza particolari doti tecniche che presenta un'estetica discretamente dimessa per essere un titolo per Neo Geo MVS. Perchè mi piaceva? Semplice: gli sparatutto sono sempre stati il mio genere preferito e questo in particolare aveva musiche piacevoli ed una curva di progressione della difficoltà soprendentemente lenta... in sostanza "ti sparavi" 5 livelli senza grande impegno ed era pure abbastanza divertente (poi la difficoltà si faceva sentire). Visto che mi bastava un gettone per giocare per un bel po', Andro Dunos era un'ottima scelta.
Fatal Fury 2 è sempre stato uno dei miei coin-op preferiti e soprattutto piaceva anche ad un paio di miei amici... per cui lo "scozzo a Fatal Fury in sala" era pressochè obbligato. Era facile rendersi conto che il gameplay di FF2 fosse assai meno bilanciato rispetto a Street Fighter II e che il titolo SNK soffrisse di alcune mancanze sulla "IA" degli avversari. Ad esempio non era difficile sconfiggere senza colpo ferire gran parte dei personaggi con un uso accorto della "gomitata in corsa" di Andy Bogard (combinazione "gomitata in corsa" + calcio basso) e quindi giocare un po' al gatto col topo nel single player per poi impegnarsi contro i combattenti finali. A livello tecnico, Fatal Fury 2 dava le migliori soddisfazioni quando giocavi con avversari umani sufficientemente rodati.
Da notare che il titolo SNK aveva il grosso vantaggio di non presentare file davanti al cabinato... file che invece dovevi sciropparti per gli Street Fighter II.
Ashura Blaster è un vertical shooter à la Twin Cobra. Segni particolari? 4 Smart Bomb ben concepite. Nient'altro? Beh... una valida colonna sonora. Per il resto nulla di che: la grafica ha una tavolozza molto spenta, il dettaglio è abbastanza ridotto per essere un coin-op del 1990 e la programmazione non è il massimo (troppi rallentamenti). Eppure era una delle mie tappe fisse e ci giocavo spesso con un amico... motivo? Predilizione di entrambi per il genere e divertimento assicurato nel co-op mode.
Twin Eagle... altro giro, altro vertical shooter. Questo titolo Seta datato 1988 aveva un livello di difficoltà quasi improponibile e un'estetica un po' confusa nei contorni. In compenso dava la possibilità di distruggere gran parte degli elementi rappresentati sul fondale e presentava un look "digitalizzato" di grande effetto. Lasciavano senza parole le brevissime musiche campionate e la sezione à la Firefox con tanto di brano cantato in sottofondo (ipergasante!). Indubbiamente c'era di meglio, ma che ve devo dì... mi prendeva bene!
Zed Blade... uno sparatutto a scorrimento orizzontale per Neo Geo MVS. Beh... senza infamia e senza lode. Questo titolo NMK presenta un'estetica che varia da accettabile a mediocre (soprattutto considerando l'hardware su cui gira e l'anno di realizzazione). In effetti l'unico indizio che ci può rivelare come si tratti di un titolo per Neo Geo è la valida colonna sonora (adoro la BGM del secondo livello). Perchè mi piaceva... motivazione simile ad Andro Dunos, ovvero una certa facilità iniziale che si trasformava gradualmente in quella sfida che gli appassionati del genere ricercano in ogni sparatutto.
Fighting Hawk... altro erede di Flying Shark. Come al solito, segni particolari zero... salvo una colonna sonora stilisticamente molto particolare. Eppure mi piaceva molto! Probabilmente dopo Flying Shark e Twin Cobra non ero molto selettivo nei confronti dei titoli appartenenti a questo genere...
Megablast (occhio: Xenon 2 non c'entra)... sparatutto a scorrimento (prevalentemente) orizzontale datato 1988 e firmato Taito. Peculiarità? Un curioso sistema di armamenti multidirezionale con possibilità di cambiamento arma e potenziamento separato nelle 4 direzioni. Tutto chiaro? Beh... si vede dal filmato... Tecnicamente era passabile ma tutt'altro che stupefacente (interessante comunque la colonna sonora), ma dava soddisfazione per il notevole livello di sfida, il massiccio blastaggio multi-direzionale e le armi "esagerate". Da superfan Taito, poi, adoravo la citazioni "arkanoidiane" e "bubblebobbliane"
E voi? Quali coin-op "così-così" avete riempito di gettoni a suo tempo... salvo poi magari riconsiderarli anni dopo e concludere che, in certi casi, non erano poi 'sto granchè?
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