La distribuzione digitale presenta, almeno a livello teorico, molti aspetti interessanti. Accedere on-line ai prodotti videoludici, infatti, si configura come particolarmente comodo, quanto, in linea di principio, pratico ed economico.
Bene, sulla comodità del DD direi che c'è ben poco da eccepire, sulla praticità e l'economicità, invece, beh... dipende molto dalla mole (in dati) del prodotto che si intende scaricare in rapporto con la connessione disponibile e, com'è ovvio, dalla misura in cui il prezzo del gioco si discosti da un'ipotetico "equivalente retail".
L'altro aspetto indubitabilmente positivo del digital delivery è senz'altro l'assenza dei costi legati al supporto fisico e alla distribuzione "materiale". Questo vantaggio per il produttore / publisher dovrebbe comportare (in teoria) prezzi notevolmente più accessibili e una produzione molto più varia e indipendente, anche in virtù della maggiore accessibilità al mercato, con il conseguente ingresso nello stesso di piccoli producer e team indie che, viceversa, non potrebbero sostenere i costi legati alla commercializzazione tradizionale.
Tornando alla questione prezzi, va da sè che i titoli digital-delivery-only dovrebbero costare meno dei "corrispettivi" retail dal momento che gli oneri sostenuti da produttori e publisher sono inferiori... e questo è pacifico.
E tuttavia bisogna tenere conto di un altro aspetto che dovrebbe tradursi in un economicità ancora più accentuata dei DD games.
Acquistare dei titoli tramite un servizio di distribuzione digitale non equivale ad entrare tout court in possesso degli stessi. In realtà il prodotto in oggetto è concesso (a grandi linee) in "comodato d'uso" all'"acquirente", visto che quest'ultimo lo ha praticamente "noleggiato" a "tempo determinato":
"Con il presente Contratto Valve concede e l'Abbonato accetta, una licenza limitata, a termine e non esclusiva, oltre al diritto d'uso del Software per scopi personali, in conformità con il presente Contratto e con le Condizioni di Sottoscrizione. Il Software viene concesso in licenza e non viene venduto. La licenza non conferisce all'Abbonato alcun titolo o proprietà in relazione al Software." ( Steam Subscriber Agreement )
Dunque... mi sembra sufficientemente chiaro "Il Software viene concesso in licenza e non viene venduto. La licenza non conferisce all'Abbonato alcun titolo o proprietà in relazione al Software."... l'"acquisto" di un prodotto videoludico tramite distribuzione digitale "somiglia" ad un "comodato d'uso", altro motivo che dovrebbe contribuire significativamente ad incidere sul prezzo finale.
Voi che ne dite?
Bene, sulla comodità del DD direi che c'è ben poco da eccepire, sulla praticità e l'economicità, invece, beh... dipende molto dalla mole (in dati) del prodotto che si intende scaricare in rapporto con la connessione disponibile e, com'è ovvio, dalla misura in cui il prezzo del gioco si discosti da un'ipotetico "equivalente retail".
L'altro aspetto indubitabilmente positivo del digital delivery è senz'altro l'assenza dei costi legati al supporto fisico e alla distribuzione "materiale". Questo vantaggio per il produttore / publisher dovrebbe comportare (in teoria) prezzi notevolmente più accessibili e una produzione molto più varia e indipendente, anche in virtù della maggiore accessibilità al mercato, con il conseguente ingresso nello stesso di piccoli producer e team indie che, viceversa, non potrebbero sostenere i costi legati alla commercializzazione tradizionale.
Tornando alla questione prezzi, va da sè che i titoli digital-delivery-only dovrebbero costare meno dei "corrispettivi" retail dal momento che gli oneri sostenuti da produttori e publisher sono inferiori... e questo è pacifico.
E tuttavia bisogna tenere conto di un altro aspetto che dovrebbe tradursi in un economicità ancora più accentuata dei DD games.
Acquistare dei titoli tramite un servizio di distribuzione digitale non equivale ad entrare tout court in possesso degli stessi. In realtà il prodotto in oggetto è concesso (a grandi linee) in "comodato d'uso" all'"acquirente", visto che quest'ultimo lo ha praticamente "noleggiato" a "tempo determinato":
"Con il presente Contratto Valve concede e l'Abbonato accetta, una licenza limitata, a termine e non esclusiva, oltre al diritto d'uso del Software per scopi personali, in conformità con il presente Contratto e con le Condizioni di Sottoscrizione. Il Software viene concesso in licenza e non viene venduto. La licenza non conferisce all'Abbonato alcun titolo o proprietà in relazione al Software." ( Steam Subscriber Agreement )
Dunque... mi sembra sufficientemente chiaro "Il Software viene concesso in licenza e non viene venduto. La licenza non conferisce all'Abbonato alcun titolo o proprietà in relazione al Software."... l'"acquisto" di un prodotto videoludico tramite distribuzione digitale "somiglia" ad un "comodato d'uso", altro motivo che dovrebbe contribuire significativamente ad incidere sul prezzo finale.
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