Sembra che i PC desktop si avviino verso il declino e seguano le orme dei netbook, di fatto già largemente soppiantati dai tablet.
La notizia ricorre e si arricchisce di impietosi dati di vendita che certificano una riduzione dell'appeal commerciale dei personal computer e un crollo dell'appetibilità dei netbook ( http://www.pcprofessionale.it/2013/0...sce-il-tablet/ ):
dati-vendita-PC-gennaio-2013.jpg
"In calo le vendite natalizie dei PC, chi compra preferisce il tablet
11 Gennaio 2013
È stato un Natale amaro per i costruttori di personal computer come Dell, Hp e Lenovo, che per la prima volta in cinque anni, hanno visto flettere il mercato PC in quella che storicamente è la stagione più profittevole per l’industria IT, l’ultimo trimestre dell’anno.
Stando ai dati diffusi da IDC l’effetto Windows 8 non c’è stato, o almeno non sul comparto del personal computer: chi ha potuto spendere, in questo Natale di crisi, si è orientato verso prodotti come tablet e smartphone.
Nel 2012 i produttori di PC hanno venduto 352 milioni di unità, -3,2 % rispetto al 2011, stando ai dati preliminari di IDC che sottolinea come questo sia stato il primo anno con il segno meno davanti, dal 2001 a oggi.
Per il 2013 la società di analisi di mercato prevede un debole +2.8% di crescita nelle vendite PC: sono finiti i tempi in cui le persone cambiavano PC desktop ogni cinque anni, oggi c’è chi aspetta anche 10 anni a sostituire il computer di casa, magari acquistando in parallelo altri prodotti, come smartphone e tablet. E anche la domanda proveniente dai mercati emergenti è più orientata verso questa tipologia di dispositivi che non verso il PC tradizionale. La speranza di una ripresa per i PC è legata a due fattori, dicono gli analisti, la crescita dell’ecosistema di Windows 8 e delle sue app e la discesa dei prezzi degli ultrabook, i prodotti in questo momento più appetibili sul mercato.
In questo momento Microsoft continua a soffrire la concorrenza dell’iPad di Apple e di altri tablet che erodono quote di mercato alla fascia basse dei PC, e questo nonostante l’uscita di WIndows 8 e dei numerosi tablet basati sul nuovo sistema operativo (Surface in primis).
L’assenza di Microsoft al CES di Las Vegas non è sfuggita agli analisti: il suo spazio vuoto è stato riempito dai vari Asus, Samsung Electronics ed LG che hanno potuto mostrare gli ultimi leggerissimi laptop, i maxi schermi da computer e naturalmente i tablet con Windows 8.
Per questo mese è attesa l’uscita del Surface con WIndows 8 Pro e processore Intel, un tablet che sarà perfettamente compatibile con Office e le applicazioni tradizionali da PC, a differenza del primo modello di Surface basato su processore ARM. E a questo punto chi avrà più bisogno di un PC desktop?"
Per quanto riguarda i netbook:
"Netbook verso l'estinzione:
spariscono scalzati dai tablet Acer e Asus, i due maggiori sostenitori dei netbook, smetteranno di produrli quest'anno. Le tavolette economiche con Android e gli ultrabook hanno reso inutile la categoria che un tempo salvò il mercato del personal computing
Addio netbook, stroncato dal touchscreen
ADDIO netbook: i computer portatili economici e compatti inventati da Asus nel 2007 si estingueranno entro quest'anno. I due principali sostenitori di questa categoria, Asus e Acer, hanno annunciato che metteranno fine alle rispettive produzioni dei mini computer a basso costo, quindi quando le scorte saranno esaurite "il mercato dei netbook morirà ufficialmente". La decisione segue quelle analoghe di Dell, HP e Samsung comunicate a inizio 2012 e decreta di fatto la fine di una categoria che ha avuto una vita breve ma intensa, e che per un certo periodo di tempo ha addirittura svolto il ruolo di salvatrice dell'industria PC.
Ricordiamo infatti che i netbook sono nati come una soluzione miniaturizzata dei normali computer portatili, con lo scopo di soddisfare l'esigenza di mobilità che esprimevano i consumatori e di avvicinare il PC alla portata di tutti. Non è un caso che l'allora amministratore delegato di Asus Italia Luca Rossi avesse presentato i nuovi computer definendoli la "democratizzazione del PC".
I prodotti replicavano il comune notebook puntando su schermi più piccoli, pesi più contenuti, listini bassi e potenze di calcolo adeguate alla navigazione su Internet e l'esecuzione di applicazioni poco impegnative. Le vendite nei primi anni andarono subito a gonfie vele fra gli studenti, ma anche fra i consumatori privati che non avevano un PC e che non erano disposti a investire un budget sostanzioso per acquistarlo.
Secondo le indagini di mercato nel primo trimestre del 2009 i netbook rastrellarono il 22% del mercato PC e in tutto l'anno la crescita fu del 79% grazie a 30,2 milioni di unità vendute. Il periodo d'oro continuò nel 2010, quando furono venduti 32 milioni di unità. Nel 2011 arrivò la prima battuta d'arresto: i piccoli computer economici persero il 33,5% su base annua e nel terzo trimestre 2011 le vendite dei netbook sono vennero superate per la prima volta da quelle dei tablet. Le previsioni che ABI Research pubblicò nel 2009 davano le vendite dei netbook a 139 milioni di unità nel 2013 ma la realtà è che il numero sarà molto più vicino allo zero che alla cifra stimata.
Asus e Acer, i due produttori che più di ogni altro avevano cavalcato il successo dei netbook, erano rimasti gli unici baluardi dei mini PC, ma ormai li producono principalmente per i mercati emergenti come il sud-est asiatico e il Sud America - ora obiettivi primari per i tablet Android a basso costo. Sono proprio questi i primi colpevoli della fine dei netbook, perché chi era alla ricerca di un prodotto ultra economico con prestazioni limitate ha trovato proprio in questi prodotti un'alternativa altrettanto valida.
Il declino dei netbook tuttavia è iniziato quando i produttori hanno arricchito oltre misura la dotazione per soddisfare le richieste di maggiore potenza. Al sistema operativo Linux fu presto sostituito Windows XP (più amato dagli utenti ma costoso), gli schermi da 7 pollici furono presto rimpiazzati da quelli da 10 e da 11 pollici, i dischi fissi diventarono sempre più grandi e così la dotazione di memoria. I prezzi lievitarono al punto da limitare il vantaggio economico di un netbook rispetto a un notebook.
Nel contempo la portabilità, che era il fiore all'occhiello dei netbook, diventò una caratteristica di secondo piano quando arrivarono i tablet prima e gli ultrabook in seguito, entrambi capaci di soddisfare meglio le esigenze di chi cercava un prodotto maneggevole e con una buona autonomia. Certo il prezzo salato degli ultrabook (portatili ultraleggeri simili al MacBook Air) non può competere con quello dei netbook, ma in risposta ai sistemi ultrasottili più lussuosi sono fiorite decine di soluzioni a basso costo con dimensioni comunque compatte e autonomia prolungata.
Infine non è da dimenticare la crisi economica che all'inizio ha favorito la diffusione dei netbook promuovendoli come salvatori dell'intera categoria dei personal computer. Oggi il quadro finanziario globale resta difficile, ma i tablet Android a basso costo vengono preferiti dagli utenti che hanno un budget ridotto. Finisce così la breve ma intensa vita dei netbook, che hanno esaurito la propria utilità e che probabilmente verranno rimpianti da pochi in un'epoca in cui non si può più fare a meno del touchscreen."
Che cosa sta succedendo? I personal computer si avviano a divenire un oggetto "superato" (almeno nel più comune -mainstream- uso privato e domestico), oppure stanno semplicemente cambiando forma? Ha senso accomunarli ai tablet, scivolando, così, in paradossi come quello che segue? ( http://www.tomshw.it/cont/news/apple...o/42951/1.html )
Apple primo produttore mondiale di computer, scherziamo?
- pubblicato giovedì 07 febbraio 2013 alle 13:02
leggi i commenti
Secondo la società di ricerca Canalys Apple sarebbe il primo produttore mondiale di computer, grazie al fatto che fra settembre e dicembre un computer ogni sei venduti è stato un iPad. È quello che succede mischiando PC e tablet senza ritegno: forse è il momento di fermarsi a riflettere.
Negli ultimi tre mesi del 2012 un computer ogni sei venduti è stato un iPad. Il dato a dir poco bizzarro è stato calcolato da Canalys, che come noto ha il vizio di accorpare i tablet multimediali con i PC e fare di tutta l'erba un fascio. Dal nostro punto di vista così facendo si dà un'idea falsata dell'andamento del mercato. Infatti quello che ne deriva è che nel periodo in esame le vendite di computer sono aumentate del 12% rispetto allo stesso periodo del 2011, per un totale di 134 milioni di unità. Inutile dire che in questa visione fantascientifica Apple è il primo produttore al mondo di computer, grazie alla spedizione di 27 milioni di unità e a una quota di mercato superiore al 20%.
HP sarebbe seconda con 15 milioni di PC, Lenovo terza con una quota di mercato dell'11% e Samsung a seguire con il 9%, frutto delle forti vendite di "computer" (11,7 milioni di unità). La mancanza del distinguo fra il parziale PC e quello tablet insomma fa sì che chi non abbia a listino tablet di successo inevitabilmente perda posizioni nel comparto computer.
Nel documento riassuntivo fortunatamente Canalys scrive che "il mercato dei notebook ha continuato a vacillare, con volumi piatti rispetto allo stesso periodo del 2011". A questo si aggiunga quello che tutti sappiamo bene, ossia che "il segmento pad, invece, è cresciuto del 75% a 46,2 milioni di unità". Meno male che una distinzione a un certo punto c'è.
E si apprende anche che la crescita di Apple è stata trainata dalla forte domanda per il mini iPad. Secondo Canalys il mini ha costituito la metà di tutte le consegne di iPad grazie al prezzo più basso e al design compatto. Nonostante la crescita di Apple, Samsung non se la cava affatto male, dato che fra settembre e dicembre ha spedito complessivamente 7,6 milioni di tablet, di cui la maggior parte di fascia bassa.
Non rientra nella classifica globale di produttori di PC, ma ha giocato un ruolo importante anche Amazon, che con 4,6 milioni di unità è cresciuta del 18%. Merito dell'arrivo dei Kindle Fire anche al di fuori degli Stati Uniti, che ha compensato molto bene il calo del mercato interno. Grazie a Samsung e Amazon Google ha visto crescere le quote di mercato di Android al 46 percento.
Sono interessanti infine le motivazioni addotte da Canalys a spiegazione dell'insuccesso di Windows RT. Secondo i suoi calcoli Microsoft avrebbe consegnato qualcosa come 720mila unità. Tim Coulling, come altri analisti, punta il dito sul prezzo alto e sulla strategia di canale fallimentare, ma aggiunge la mancanza di chiarezza sulle funzioni del suo sistema operativo in versione RT. "Ci aspettiamo che Microsoft riconsideri la propria strategia di prezzo per RT nelle prossime settimane, e che metta in campo una strategia per educare i consumatori e supportare maggiormente gli OEM" ha concluso.
Samsung Galaxy Tab 2 - PR
I dati sui tablet sembrano interessanti, quanto a quelli sui PC invece ci sembra più realistico far riferimento alle stime di IDC. I calcoli di Canalys sono comunque utili come spunto di riflessione sull'evoluzione tecnologica.
Ammettiamo che ormai sono molti gli utenti che scelgono il tablet al posto del computer tradizionale, perché per l'uso che fanno del supporto hardware un prodotto full touch senza tastiera è più che sufficiente. Tuttavia continuiamo a restare perplessi davanti all'accorpamento tout court di desktop, notebook, netbook e tablet di qualsiasi forma e dimensione. Nonostante il successo innegabile di questi ultimi, restiamo convinti che le funzioni offerte da un computer tradizionale del vadano ben oltre.
Che poi un tablet sia dotato di processore, memoria e spazio di archiviazione come un computer è pacifico, ma allora tanto vale conteggiare nel mucchio anche smartphone e phablet. Perché no?"
Cosa ne pensate?
La notizia ricorre e si arricchisce di impietosi dati di vendita che certificano una riduzione dell'appeal commerciale dei personal computer e un crollo dell'appetibilità dei netbook ( http://www.pcprofessionale.it/2013/0...sce-il-tablet/ ):
dati-vendita-PC-gennaio-2013.jpg
"In calo le vendite natalizie dei PC, chi compra preferisce il tablet
11 Gennaio 2013
È stato un Natale amaro per i costruttori di personal computer come Dell, Hp e Lenovo, che per la prima volta in cinque anni, hanno visto flettere il mercato PC in quella che storicamente è la stagione più profittevole per l’industria IT, l’ultimo trimestre dell’anno.
Stando ai dati diffusi da IDC l’effetto Windows 8 non c’è stato, o almeno non sul comparto del personal computer: chi ha potuto spendere, in questo Natale di crisi, si è orientato verso prodotti come tablet e smartphone.
Nel 2012 i produttori di PC hanno venduto 352 milioni di unità, -3,2 % rispetto al 2011, stando ai dati preliminari di IDC che sottolinea come questo sia stato il primo anno con il segno meno davanti, dal 2001 a oggi.
Per il 2013 la società di analisi di mercato prevede un debole +2.8% di crescita nelle vendite PC: sono finiti i tempi in cui le persone cambiavano PC desktop ogni cinque anni, oggi c’è chi aspetta anche 10 anni a sostituire il computer di casa, magari acquistando in parallelo altri prodotti, come smartphone e tablet. E anche la domanda proveniente dai mercati emergenti è più orientata verso questa tipologia di dispositivi che non verso il PC tradizionale. La speranza di una ripresa per i PC è legata a due fattori, dicono gli analisti, la crescita dell’ecosistema di Windows 8 e delle sue app e la discesa dei prezzi degli ultrabook, i prodotti in questo momento più appetibili sul mercato.
In questo momento Microsoft continua a soffrire la concorrenza dell’iPad di Apple e di altri tablet che erodono quote di mercato alla fascia basse dei PC, e questo nonostante l’uscita di WIndows 8 e dei numerosi tablet basati sul nuovo sistema operativo (Surface in primis).
L’assenza di Microsoft al CES di Las Vegas non è sfuggita agli analisti: il suo spazio vuoto è stato riempito dai vari Asus, Samsung Electronics ed LG che hanno potuto mostrare gli ultimi leggerissimi laptop, i maxi schermi da computer e naturalmente i tablet con Windows 8.
Per questo mese è attesa l’uscita del Surface con WIndows 8 Pro e processore Intel, un tablet che sarà perfettamente compatibile con Office e le applicazioni tradizionali da PC, a differenza del primo modello di Surface basato su processore ARM. E a questo punto chi avrà più bisogno di un PC desktop?"
Per quanto riguarda i netbook:
"Netbook verso l'estinzione:
spariscono scalzati dai tablet Acer e Asus, i due maggiori sostenitori dei netbook, smetteranno di produrli quest'anno. Le tavolette economiche con Android e gli ultrabook hanno reso inutile la categoria che un tempo salvò il mercato del personal computing
Addio netbook, stroncato dal touchscreen
ADDIO netbook: i computer portatili economici e compatti inventati da Asus nel 2007 si estingueranno entro quest'anno. I due principali sostenitori di questa categoria, Asus e Acer, hanno annunciato che metteranno fine alle rispettive produzioni dei mini computer a basso costo, quindi quando le scorte saranno esaurite "il mercato dei netbook morirà ufficialmente". La decisione segue quelle analoghe di Dell, HP e Samsung comunicate a inizio 2012 e decreta di fatto la fine di una categoria che ha avuto una vita breve ma intensa, e che per un certo periodo di tempo ha addirittura svolto il ruolo di salvatrice dell'industria PC.
Ricordiamo infatti che i netbook sono nati come una soluzione miniaturizzata dei normali computer portatili, con lo scopo di soddisfare l'esigenza di mobilità che esprimevano i consumatori e di avvicinare il PC alla portata di tutti. Non è un caso che l'allora amministratore delegato di Asus Italia Luca Rossi avesse presentato i nuovi computer definendoli la "democratizzazione del PC".
I prodotti replicavano il comune notebook puntando su schermi più piccoli, pesi più contenuti, listini bassi e potenze di calcolo adeguate alla navigazione su Internet e l'esecuzione di applicazioni poco impegnative. Le vendite nei primi anni andarono subito a gonfie vele fra gli studenti, ma anche fra i consumatori privati che non avevano un PC e che non erano disposti a investire un budget sostanzioso per acquistarlo.
Secondo le indagini di mercato nel primo trimestre del 2009 i netbook rastrellarono il 22% del mercato PC e in tutto l'anno la crescita fu del 79% grazie a 30,2 milioni di unità vendute. Il periodo d'oro continuò nel 2010, quando furono venduti 32 milioni di unità. Nel 2011 arrivò la prima battuta d'arresto: i piccoli computer economici persero il 33,5% su base annua e nel terzo trimestre 2011 le vendite dei netbook sono vennero superate per la prima volta da quelle dei tablet. Le previsioni che ABI Research pubblicò nel 2009 davano le vendite dei netbook a 139 milioni di unità nel 2013 ma la realtà è che il numero sarà molto più vicino allo zero che alla cifra stimata.
Asus e Acer, i due produttori che più di ogni altro avevano cavalcato il successo dei netbook, erano rimasti gli unici baluardi dei mini PC, ma ormai li producono principalmente per i mercati emergenti come il sud-est asiatico e il Sud America - ora obiettivi primari per i tablet Android a basso costo. Sono proprio questi i primi colpevoli della fine dei netbook, perché chi era alla ricerca di un prodotto ultra economico con prestazioni limitate ha trovato proprio in questi prodotti un'alternativa altrettanto valida.
Il declino dei netbook tuttavia è iniziato quando i produttori hanno arricchito oltre misura la dotazione per soddisfare le richieste di maggiore potenza. Al sistema operativo Linux fu presto sostituito Windows XP (più amato dagli utenti ma costoso), gli schermi da 7 pollici furono presto rimpiazzati da quelli da 10 e da 11 pollici, i dischi fissi diventarono sempre più grandi e così la dotazione di memoria. I prezzi lievitarono al punto da limitare il vantaggio economico di un netbook rispetto a un notebook.
Nel contempo la portabilità, che era il fiore all'occhiello dei netbook, diventò una caratteristica di secondo piano quando arrivarono i tablet prima e gli ultrabook in seguito, entrambi capaci di soddisfare meglio le esigenze di chi cercava un prodotto maneggevole e con una buona autonomia. Certo il prezzo salato degli ultrabook (portatili ultraleggeri simili al MacBook Air) non può competere con quello dei netbook, ma in risposta ai sistemi ultrasottili più lussuosi sono fiorite decine di soluzioni a basso costo con dimensioni comunque compatte e autonomia prolungata.
Infine non è da dimenticare la crisi economica che all'inizio ha favorito la diffusione dei netbook promuovendoli come salvatori dell'intera categoria dei personal computer. Oggi il quadro finanziario globale resta difficile, ma i tablet Android a basso costo vengono preferiti dagli utenti che hanno un budget ridotto. Finisce così la breve ma intensa vita dei netbook, che hanno esaurito la propria utilità e che probabilmente verranno rimpianti da pochi in un'epoca in cui non si può più fare a meno del touchscreen."
Che cosa sta succedendo? I personal computer si avviano a divenire un oggetto "superato" (almeno nel più comune -mainstream- uso privato e domestico), oppure stanno semplicemente cambiando forma? Ha senso accomunarli ai tablet, scivolando, così, in paradossi come quello che segue? ( http://www.tomshw.it/cont/news/apple...o/42951/1.html )
Apple primo produttore mondiale di computer, scherziamo?
- pubblicato giovedì 07 febbraio 2013 alle 13:02
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Secondo la società di ricerca Canalys Apple sarebbe il primo produttore mondiale di computer, grazie al fatto che fra settembre e dicembre un computer ogni sei venduti è stato un iPad. È quello che succede mischiando PC e tablet senza ritegno: forse è il momento di fermarsi a riflettere.
Negli ultimi tre mesi del 2012 un computer ogni sei venduti è stato un iPad. Il dato a dir poco bizzarro è stato calcolato da Canalys, che come noto ha il vizio di accorpare i tablet multimediali con i PC e fare di tutta l'erba un fascio. Dal nostro punto di vista così facendo si dà un'idea falsata dell'andamento del mercato. Infatti quello che ne deriva è che nel periodo in esame le vendite di computer sono aumentate del 12% rispetto allo stesso periodo del 2011, per un totale di 134 milioni di unità. Inutile dire che in questa visione fantascientifica Apple è il primo produttore al mondo di computer, grazie alla spedizione di 27 milioni di unità e a una quota di mercato superiore al 20%.
HP sarebbe seconda con 15 milioni di PC, Lenovo terza con una quota di mercato dell'11% e Samsung a seguire con il 9%, frutto delle forti vendite di "computer" (11,7 milioni di unità). La mancanza del distinguo fra il parziale PC e quello tablet insomma fa sì che chi non abbia a listino tablet di successo inevitabilmente perda posizioni nel comparto computer.
Nel documento riassuntivo fortunatamente Canalys scrive che "il mercato dei notebook ha continuato a vacillare, con volumi piatti rispetto allo stesso periodo del 2011". A questo si aggiunga quello che tutti sappiamo bene, ossia che "il segmento pad, invece, è cresciuto del 75% a 46,2 milioni di unità". Meno male che una distinzione a un certo punto c'è.
E si apprende anche che la crescita di Apple è stata trainata dalla forte domanda per il mini iPad. Secondo Canalys il mini ha costituito la metà di tutte le consegne di iPad grazie al prezzo più basso e al design compatto. Nonostante la crescita di Apple, Samsung non se la cava affatto male, dato che fra settembre e dicembre ha spedito complessivamente 7,6 milioni di tablet, di cui la maggior parte di fascia bassa.
Non rientra nella classifica globale di produttori di PC, ma ha giocato un ruolo importante anche Amazon, che con 4,6 milioni di unità è cresciuta del 18%. Merito dell'arrivo dei Kindle Fire anche al di fuori degli Stati Uniti, che ha compensato molto bene il calo del mercato interno. Grazie a Samsung e Amazon Google ha visto crescere le quote di mercato di Android al 46 percento.
Sono interessanti infine le motivazioni addotte da Canalys a spiegazione dell'insuccesso di Windows RT. Secondo i suoi calcoli Microsoft avrebbe consegnato qualcosa come 720mila unità. Tim Coulling, come altri analisti, punta il dito sul prezzo alto e sulla strategia di canale fallimentare, ma aggiunge la mancanza di chiarezza sulle funzioni del suo sistema operativo in versione RT. "Ci aspettiamo che Microsoft riconsideri la propria strategia di prezzo per RT nelle prossime settimane, e che metta in campo una strategia per educare i consumatori e supportare maggiormente gli OEM" ha concluso.
Samsung Galaxy Tab 2 - PR
I dati sui tablet sembrano interessanti, quanto a quelli sui PC invece ci sembra più realistico far riferimento alle stime di IDC. I calcoli di Canalys sono comunque utili come spunto di riflessione sull'evoluzione tecnologica.
Ammettiamo che ormai sono molti gli utenti che scelgono il tablet al posto del computer tradizionale, perché per l'uso che fanno del supporto hardware un prodotto full touch senza tastiera è più che sufficiente. Tuttavia continuiamo a restare perplessi davanti all'accorpamento tout court di desktop, notebook, netbook e tablet di qualsiasi forma e dimensione. Nonostante il successo innegabile di questi ultimi, restiamo convinti che le funzioni offerte da un computer tradizionale del vadano ben oltre.
Che poi un tablet sia dotato di processore, memoria e spazio di archiviazione come un computer è pacifico, ma allora tanto vale conteggiare nel mucchio anche smartphone e phablet. Perché no?"
Cosa ne pensate?
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