Io proprio non me lo ricordo un periodo così florido di capolavori fantasy.
In realtà, non ne sono un grandissimo fan, i miei gusti hanno riguardato sempre generi differenti, così come ho preferito diverse ambientazioni. Quest'anno, però, è oggettivamente impossibile non venire travolti da qualcuno.
Dragon's Dogma, Dark Souls, Asura's Wrath, Skyrim e sicuramente qualcun'altro che dimentico. Come si fa?
Fra l'altro, è impossibile dedicarsi a tutto, visto che sono spesso dei giochi dalla longevità mostruosa. Ero indeciso se dedicare le mie energie a Dark Souls o Skyrim. Alla fine ho optato per il secondo, comodamente giocabile dal mio PC in ogni pausa (questo le console, purtroppo, non me lo daranno mai).
Quest'anno venivo da un altro videogioco grandioso: Dragon Age. Mi era piaciuto davvero tantissimo, tant'è che consumai in un attimo anche l'espansione. Epico, con una sceneggiatura molto godibile e sostenuta, personaggi assolutamente memorabili e un sacco di trovate geniali. E' proprio quello che mi manca in Skyrim.
Devo dire che non è partito alla grande, anche se è stato un po' come me lo aspettavo, dato che ho spolpato per bene Morrowind e persino Daggerfall (non c'è niente da fare, da quel gioco ogni altro RPG mi sembra minuscolo). In Skyrim i combattimenti sono curati, senza dubbio, ma mancano di carisma. In generale, sono piuttosto lenti e prevedibili. Poi, a ben vedere, cercano solo di essere verosimili. Inoltre, l'ambiente di gioco è davvero ostile, dilaniato da freddo e tempeste fa venire voglia di qualcosa d'altro. I dialoghi, poi, sono patetici: noiosi, senza un personaggio carismatico, almeno finora, caratterizzazione pari a zero per chiunque.
Ho insistito, ho continuato a giocare con convinzione. Mi assegnano alcuni compiti, c'è da camminare parecchio. Qui è nato l'amore. La protagonista qui è la terra, quella stessa che poco prima mi sembrava così inospitale. Osservo la mappa: diamine, c'è da camminare tantissimo e non ho ancora un cavallo. Per andare a trovare i Barbagrigia bisogna arrampicarsi su un monte altissimo e la strada è così ripida... batto un sentiero, sembra quello giusto. Sul mio cammino scopro un forte occupato da malviventi, ma me ne sbarazzo in un attimo. Poco più avanti una Fatua Madre, tenacissima. Mi ammazza puntualmente. Le provo tutte, dopo una certa insistenza e la giusta protezione dal ghiaccio riesco ad avere la meglio di pochissimo. Proseguo, ma da lì non si passa. Bisogna affrontare il monte dall'altro versante.
Mentre circumnavigo le pareti più scoscese il sole comincia a spuntare. Sole per modo di dire: Talvolta, le uniche luci che si riescono ad osservare sono quelle di un'aurora boreale che danza all'orizzonte. Ma è bello notare come l'atmosfera si schiarisca durante la salita. E quando arrivo in alto la visuale è mozzafiato: mi sembra di dominare il mondo mentre la tempesta di neve si riposa per un istante. Trovo i Barbagrigia per un poco emozionante allenamento. Mi rivelano alcune cose su di me. Sono poco interessanti. Mi sento un avventuriero adesso. Non voglio chiacchiere, datemi solo un nuovo obiettivo, una nuova strada da seguire. Tornare a Dragonreach? Sarà fatto, ma passando per un'altra via. Voglio scoprire come soffia il vento da quella torre in lontananza.
E così andrà per chissà quanto ancora.
In realtà, non ne sono un grandissimo fan, i miei gusti hanno riguardato sempre generi differenti, così come ho preferito diverse ambientazioni. Quest'anno, però, è oggettivamente impossibile non venire travolti da qualcuno.
Dragon's Dogma, Dark Souls, Asura's Wrath, Skyrim e sicuramente qualcun'altro che dimentico. Come si fa?
Fra l'altro, è impossibile dedicarsi a tutto, visto che sono spesso dei giochi dalla longevità mostruosa. Ero indeciso se dedicare le mie energie a Dark Souls o Skyrim. Alla fine ho optato per il secondo, comodamente giocabile dal mio PC in ogni pausa (questo le console, purtroppo, non me lo daranno mai).
Quest'anno venivo da un altro videogioco grandioso: Dragon Age. Mi era piaciuto davvero tantissimo, tant'è che consumai in un attimo anche l'espansione. Epico, con una sceneggiatura molto godibile e sostenuta, personaggi assolutamente memorabili e un sacco di trovate geniali. E' proprio quello che mi manca in Skyrim.
Devo dire che non è partito alla grande, anche se è stato un po' come me lo aspettavo, dato che ho spolpato per bene Morrowind e persino Daggerfall (non c'è niente da fare, da quel gioco ogni altro RPG mi sembra minuscolo). In Skyrim i combattimenti sono curati, senza dubbio, ma mancano di carisma. In generale, sono piuttosto lenti e prevedibili. Poi, a ben vedere, cercano solo di essere verosimili. Inoltre, l'ambiente di gioco è davvero ostile, dilaniato da freddo e tempeste fa venire voglia di qualcosa d'altro. I dialoghi, poi, sono patetici: noiosi, senza un personaggio carismatico, almeno finora, caratterizzazione pari a zero per chiunque.
Ho insistito, ho continuato a giocare con convinzione. Mi assegnano alcuni compiti, c'è da camminare parecchio. Qui è nato l'amore. La protagonista qui è la terra, quella stessa che poco prima mi sembrava così inospitale. Osservo la mappa: diamine, c'è da camminare tantissimo e non ho ancora un cavallo. Per andare a trovare i Barbagrigia bisogna arrampicarsi su un monte altissimo e la strada è così ripida... batto un sentiero, sembra quello giusto. Sul mio cammino scopro un forte occupato da malviventi, ma me ne sbarazzo in un attimo. Poco più avanti una Fatua Madre, tenacissima. Mi ammazza puntualmente. Le provo tutte, dopo una certa insistenza e la giusta protezione dal ghiaccio riesco ad avere la meglio di pochissimo. Proseguo, ma da lì non si passa. Bisogna affrontare il monte dall'altro versante.
Mentre circumnavigo le pareti più scoscese il sole comincia a spuntare. Sole per modo di dire: Talvolta, le uniche luci che si riescono ad osservare sono quelle di un'aurora boreale che danza all'orizzonte. Ma è bello notare come l'atmosfera si schiarisca durante la salita. E quando arrivo in alto la visuale è mozzafiato: mi sembra di dominare il mondo mentre la tempesta di neve si riposa per un istante. Trovo i Barbagrigia per un poco emozionante allenamento. Mi rivelano alcune cose su di me. Sono poco interessanti. Mi sento un avventuriero adesso. Non voglio chiacchiere, datemi solo un nuovo obiettivo, una nuova strada da seguire. Tornare a Dragonreach? Sarà fatto, ma passando per un'altra via. Voglio scoprire come soffia il vento da quella torre in lontananza.
E così andrà per chissà quanto ancora.
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