Originariamente inviato da Jaaak87
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Non si tratta di un evoluzione mercantilistica che possa definirsi come "di là da venire".
Quello dei videogiochi è già un mercato e lo è da parecchio tempo... l'evoluzione recente del mercato videodico è data dall'aumento delle proporzioni dello stesso che sono di notevolissimo rilievo.
In parole povere i videogiochi "muovono parecchi soldi" e rappresentano grandi interessi.
Non si tratta di previsioni per il futuro, ma della presa d'atto di una situazione presente.
Secondo me si tratta di uno stato di cose assolutamente positivo in quanto consente alle grandi società che investono nel settore di garantire un'offerta massiccia, capillare, ben modulata, nonchè particolarmente differenziata.
Nessuno dei grandi dell'industria videoludica intende rinunciare ad una fetta della torta... e questa torta è immensa impicando introiti potenziali di notevolissimo rilievo.
Il fatto che i "commensali" di questo gigantesco banchetto videoludico siano pochi, non comporta un problema dal momento che la concorrenza è comunque ben presente e ciò garantisce una continua evoluzione dell'hardware e un susseguirsi di mosse e contromosse finalizzate a garantire l'offerta videoludica più allettante dei competitor.
Per un'efficace concorrenza sono sufficienti due competitori... a meno che non si mettano d'accordo sotto banco, naturalmente.
Per quanto riguarda i piccoli publisher, non è infrequente che siano stati contrattualizzati dai grandi nomi (EA, Ubisoift, Activision...) e continuino a lavorare sotto tali etichette... l'unica possibilità di una produzione indipendente è costituita dalle produzioni a basso costo e dal digital delivering che, torno a dire, non ha controidicazioni di rilievo.
Chiaramente il mio punto di vista sul digital delivering è di ordine prettamente pratico.
Se fossi un collezionista molto probabilmente sarei assai meno entusiasta del possibile (probabile) abbandono del supporto fisico, ma, dal momento che non lo sono e mi interessano essenzialmente i giochi e non il "collaterale" (supporto, box, libretto ecc..), il passaggio al digital delivering non mi crea il benchè minimo rimpianto per dischetti, cartucce, CD, DVD e relativi package.
A questo punto l'unica "giustificazione" per l'adozione di un package in un titolo moderno è un dispositivo di controllo ad hoc, come, ad esempio, la Balance Board nel caso di Wii Fit e di Wii Fit Plus.
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