Premessa:
Apro questo Topic non per creare una guerra del "ho ragione io!" "no io! e te lo dimostro". Lo apro perché è un argomento interessante e vastissimo da analizzare, e le vostre opinioni saranno sicuramente importanti.
Mia personale opinione
Secondo me gli aspetti da analizzare sono due:
1 - Il miglioramento della tecnologia che vi è ogni anno che passa.
2 - Il fattore emotivo.
Per il primo punto c'è poco da discutere, nessuno può mettere in dubbio l'evoluzione straordinaria che ha avuto la tecnologia dagli anni '80 ad oggi e che avrà domani, oggi possiamo vedere, giocare, cose che 20 anni fa ci sembravano fantascienza.
Il secondo punto invece, è più vasto: come ormai saprete io sono cresciuto con PSX, N64, il primo GameBoy, e nonostante ora conosca e apprezzi molto ciò che c'è stato prima, i miei ricordi più belli sono legati necessariamente da quelle console citate a venire (eccezion fatta per Amiga32CD che mi fu regalata da mio zio, ed infatti ne sono ancora molto legato). Cosa voglio dire? Voglio dire che molti di voi, essendo più anzianotti del sottoscritto, hanno vissuto certe cose quando io manco ero nato, e sicuramente non possono essere così affezionati ai 32bit come lo sono io, così come la generazione dopo di me stende un tappeto rosso alla generazione 64/128, la quale per me è stata nettamente inferiore: insomma, i nostri ricordi, le nostre partite notturne con o senza amici influenzano non poco la nostra visione del videogame, e penso sia questo il motivo per cui io preferisco un Mario ad un Sonic e molti di voi il contrario.
Ed oggi?
Oggi viviamo nella società della comunicazione e dell'immagine, bisogna essere frenetici, apparire belli e forti, e questo è stato man mano creato anche nel videogioco in generale, poiché come ogni arte, anche quella videoludica rappresenta la società in cui, volenti o no, ci si trova.
Oggi un gamer vuole l'online, vuole una film interattivo, vuole dimostrare al Mondo di essere più forte, e con una grafica del genere si sente protagonista; io 20 anni fa volevo solo divertirmi e perdere qualche ora a sognare, e così sono cresciuto, i videogame negli anni '90 volevano dire "Ormai puoi fare quello che vuoi" oggi "Dimostra cosa sai fare, io ho tutti gli strumenti che ti servono".
Ricordo con nostalgia anche le sale giochi, le quali stavano già scomparendo ma ho sempre amato, ci perdevo delle ore in tutto quel "Mondo colorato"!
Conclusione
E' per questi motivi che ho deciso di provare a creare videogiochi, voglio trasmettere la mia idea di videogioco, la mia generazione, il mio concetto di divertimento.
In tutto questo non mi serve una grafica da paura, non mi serve l'online, per me sono cose aggiuntive al divertimento ma non certo fondamentali, il vero cuore di un videogioco è l'idea stessa dei creatori che vogliono portate su un video, un personaggio che rimane nel cuore di un giocatore vale mille volte di più di un record mondiale. Ma ripeto: questa è la mia generazione e soprattutto i miei ricordi che parlano.
Apro questo Topic non per creare una guerra del "ho ragione io!" "no io! e te lo dimostro". Lo apro perché è un argomento interessante e vastissimo da analizzare, e le vostre opinioni saranno sicuramente importanti.
Mia personale opinione
Secondo me gli aspetti da analizzare sono due:
1 - Il miglioramento della tecnologia che vi è ogni anno che passa.
2 - Il fattore emotivo.
Per il primo punto c'è poco da discutere, nessuno può mettere in dubbio l'evoluzione straordinaria che ha avuto la tecnologia dagli anni '80 ad oggi e che avrà domani, oggi possiamo vedere, giocare, cose che 20 anni fa ci sembravano fantascienza.
Il secondo punto invece, è più vasto: come ormai saprete io sono cresciuto con PSX, N64, il primo GameBoy, e nonostante ora conosca e apprezzi molto ciò che c'è stato prima, i miei ricordi più belli sono legati necessariamente da quelle console citate a venire (eccezion fatta per Amiga32CD che mi fu regalata da mio zio, ed infatti ne sono ancora molto legato). Cosa voglio dire? Voglio dire che molti di voi, essendo più anzianotti del sottoscritto, hanno vissuto certe cose quando io manco ero nato, e sicuramente non possono essere così affezionati ai 32bit come lo sono io, così come la generazione dopo di me stende un tappeto rosso alla generazione 64/128, la quale per me è stata nettamente inferiore: insomma, i nostri ricordi, le nostre partite notturne con o senza amici influenzano non poco la nostra visione del videogame, e penso sia questo il motivo per cui io preferisco un Mario ad un Sonic e molti di voi il contrario.
Ed oggi?
Oggi viviamo nella società della comunicazione e dell'immagine, bisogna essere frenetici, apparire belli e forti, e questo è stato man mano creato anche nel videogioco in generale, poiché come ogni arte, anche quella videoludica rappresenta la società in cui, volenti o no, ci si trova.
Oggi un gamer vuole l'online, vuole una film interattivo, vuole dimostrare al Mondo di essere più forte, e con una grafica del genere si sente protagonista; io 20 anni fa volevo solo divertirmi e perdere qualche ora a sognare, e così sono cresciuto, i videogame negli anni '90 volevano dire "Ormai puoi fare quello che vuoi" oggi "Dimostra cosa sai fare, io ho tutti gli strumenti che ti servono".
Ricordo con nostalgia anche le sale giochi, le quali stavano già scomparendo ma ho sempre amato, ci perdevo delle ore in tutto quel "Mondo colorato"!
Conclusione
E' per questi motivi che ho deciso di provare a creare videogiochi, voglio trasmettere la mia idea di videogioco, la mia generazione, il mio concetto di divertimento.
In tutto questo non mi serve una grafica da paura, non mi serve l'online, per me sono cose aggiuntive al divertimento ma non certo fondamentali, il vero cuore di un videogioco è l'idea stessa dei creatori che vogliono portate su un video, un personaggio che rimane nel cuore di un giocatore vale mille volte di più di un record mondiale. Ma ripeto: questa è la mia generazione e soprattutto i miei ricordi che parlano.
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