Quali sono le esigenze ludiche di questa nuova tipologia di videogiocatore?
Dall'Intervista a Andrea Persegati, General Manager di Nintendo Italia pubblicata sul sito de La Stampa.
Come volevasi dimostrare. I videogiochi cosi' come li abbiamo conosciuti stanno morendo.
Il futuro che ci aspetta: su 10 nuovi titoli, 6 party games che sfrutteranno nuovi controller motion sensitive, 2 giochettini "in grado di divertire tutta la famiglia", 1 gioco su licenza da film, ed infine 1 gioco rigorosamente "sequel" di una idea antica (Zelda 213, il Pensionamento di Link, Metroid 934 ex-alpha XYZ 24, etc etc...)
E poi ci si chiede se il mercato e' malato per colpa della pirateria ...mha' chissa'...
Credete sia pazzo/esagerato/nostalgico/antico?
Bene leggetevi cosa ha in mente Nintendo pe ril futuro:
Però mi sembra che il mercato sia un po’ dissociato, da una parte invoglia le famiglie a giocare insieme, dall’altra punta sul 3D che, soprattutto quello casalingo visto dall’esterno, occhialini, pad in mano, davanti a un televisore, dà un’idea di alienazione. Non trova?
Ecco, vedremmo videogiochi complessi per questi nuovi sistemi?
Capito?
A buon intenditor (retrogamer) poche parole...
ll neo-gamer, attratto dallo spot pubblicitario, dalla una muova interfaccia o dal prezzo allettante, dice: proviamoci. Portata a casa la console inizia a giocarci. Ora se il gioco (so che sto dicendo una banalità però alla fine di questo si parla) lo diverte, se mettendosi davanti alla televisione, non una ma più volte, continua ad aver voglia di ritornarci, se ancora di più il sistema lo fa socializzare, non necessariamente con gente che sta dall’altra parte del mondo, ma con persone che stanno nella stessa casa e con cui, a volte, fa fatica a parlare e trova in nello strumento un trait d'union, allora comincia ad usarlo. Usandolo il nuovo giocatore scopre delle dimensioni che fino a poco tempo prima aborriva, ma che invece potrebbero essere interessanti anche per lui e pian piano a titoli come “Zelda” piuttosto che “Halo”, arriva. È fondamentale, però, non farlo stancare all’inizio. Occorre fornire dei contenuti divertenti ai nuovi giocatori.
Come volevasi dimostrare. I videogiochi cosi' come li abbiamo conosciuti stanno morendo.
Il futuro che ci aspetta: su 10 nuovi titoli, 6 party games che sfrutteranno nuovi controller motion sensitive, 2 giochettini "in grado di divertire tutta la famiglia", 1 gioco su licenza da film, ed infine 1 gioco rigorosamente "sequel" di una idea antica (Zelda 213, il Pensionamento di Link, Metroid 934 ex-alpha XYZ 24, etc etc...)
E poi ci si chiede se il mercato e' malato per colpa della pirateria ...mha' chissa'...
Credete sia pazzo/esagerato/nostalgico/antico?
Bene leggetevi cosa ha in mente Nintendo pe ril futuro:
Però mi sembra che il mercato sia un po’ dissociato, da una parte invoglia le famiglie a giocare insieme, dall’altra punta sul 3D che, soprattutto quello casalingo visto dall’esterno, occhialini, pad in mano, davanti a un televisore, dà un’idea di alienazione. Non trova?
Noi la funzionalità del 3D, in questo momento, la vediamo sulle console portatili che hanno una dimensione ludica personale. Per quella domestica, con la Wii, puntiamo unicamente su quelli che sono i nostri cavalli di battaglia, contenuti divertenti e rivolti a tutta la famiglia.
Lei mi chiedeva, tempo fa, non so se anticipo la domanda, quando vedremmo videogiochi famigliari di grande spessore…
Lei mi chiedeva, tempo fa, non so se anticipo la domanda, quando vedremmo videogiochi famigliari di grande spessore…
Secondo me la verità è che un videogioco per core gamer, leggero, fa molti meno danni di un videogioco per casual gamer della stessa tipologia. Nel senso che il core gamer vede una bella copertina, legge un paio di buone recensioni di un titolo che è una scopiazzatura d’un altro famoso e ben fatto, magari lo compra, magari ci gioca per dieci minuti, riconosce la schifezza e lo accantona.
Il casual gaamer, o meglio in neo-gamer, invece, se si trova una porcheria tra le mani, un gioco leggero, scopiazzato, sulla falsa riga di buoni titoli usciti prima, ci gioca dieci minuti e non solo butta via il gioco, ma rischia di mettere in cantina la console. Il danno potenzialmente per il mercato nel suo insieme, potrebbe essere enorme.
Detto questo non sta a noi giudicare chi produce giochi di bassa qualità. Ci sono sempre stati e sempre ci saranno, esattamente come accade per altri prodotti d’intrattenimento.
Il casual gaamer, o meglio in neo-gamer, invece, se si trova una porcheria tra le mani, un gioco leggero, scopiazzato, sulla falsa riga di buoni titoli usciti prima, ci gioca dieci minuti e non solo butta via il gioco, ma rischia di mettere in cantina la console. Il danno potenzialmente per il mercato nel suo insieme, potrebbe essere enorme.
Detto questo non sta a noi giudicare chi produce giochi di bassa qualità. Ci sono sempre stati e sempre ci saranno, esattamente come accade per altri prodotti d’intrattenimento.
A buon intenditor (retrogamer) poche parole...
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