Lungo la storia del videoludo si sono susseguite grandi opere, giochi considerati capolavori, degni di far parte di classifiche, top 10,100,1000 di sempre; ma solo alcuni sono degni di essere considerati veramente "immortali", sembra che alcuni giochi abbiano come una magia all'interno, frutto di idee geniali e avanti con i tempi, prendiamo ad esempio Doom, ormai ha quasi 20 anni eppure a rigiocarlo adesso (anche giocato da un bambino di oggi), sembra quasi non sentirne il peso, e questo non è dato solo dalla sua originalità o innovazione (per i tempi) ma da tante piccole idee che vanno oltre il semplice concept di gioco, piccoli particolari, un ottimo level design, zone segrete da scoprire, terrificanti stanze buie a luci intermittenti, forse la magia dei giochi immortali è proprio questa, il non limitarsi ad un ottimo concept di gioco, non limitarsi a proporre nuove tipologie di gioco o stupire graficamente, ma andare oltre il semplice "definire un nuovo genere", come se quel genere fosse già esistito ed avessere voluto aggiungere qualcosa in più... gli esempi possono essere molteplici, da Outrun a Super Mario Bross, Da Sonic a Berzerk, Da Streets of Rage 2 a Pac Man e così via, ma vorrei separarli dalle pietre miliari quali Double Dragon per fare un esempio, che, a parer mio risulta invecchiato non benissimo nel tempo... Ecco, forse sto cadendo nel soggettivo, e allora scatta la doppia domanda:
Quali caratteristiche secondo voi definiscono "la magia" all'interno dei videogiochi immortali, e quali secondo voi sono effettivamente immortali e quali (nonostante magari definiti pietre miliari appunto) sono in effetti invecchiati maluccio?
Forza, voglio un bel topic dissacrante, sfogatevi!
Quali caratteristiche secondo voi definiscono "la magia" all'interno dei videogiochi immortali, e quali secondo voi sono effettivamente immortali e quali (nonostante magari definiti pietre miliari appunto) sono in effetti invecchiati maluccio?
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