Gone Home
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ppv_014_gone_home-still002.jpg 2013-08-14_00007.jpg GoneHome5.jpg
Proprio pochi minuti fa ho portato a termine questo trasportante titolo della FullBright Company, e che dire... è stato un viaggio graduale, pieno di 'calore', ricerca e voglia di dipanare il mistero/i all'interno di quella che inizialmente sembra una comunissima e grande casa americana - con il suo legno, il suo scantinato, le sue scale, le tante camere piccole/grandi.
Parto con il dire che Gone Home è ambientato nel 1995, e vuole essere in un certo senso anche una lettera d'amore per i favolosi '90s, che io stesso (cresciuto mangiando musica, serie TV, videogiochi, e teens movies) ho amato tantissimo ed in cui ho trovato il massimo dell'entusiamo per le mie passioni. Quando troverete le VHS registrate in casa con l'etichetta 'X-Files' non potrete non tornare indietro con la mente e i ricordi, e lo stesso varrà con altri indizi e citazioni di quel periodo. Lo stesso e unico loading iniziale sarà affidato al riavvolgimento di una cassetta MC.
Nei panni della protagonista ventenne, siete di ritorno a notte fonda da una vacanza che i vostri genitori vi hanno permesso di passare in Europa. Tutto comincia dalla vostra chiamata alla segreteria, dove avvertite del vostro rientro... e poi siete sotto la pioggia di un violento temporale davanti a casa. Nel portone però, è attaccato un biglietto, dove vostra sorella minore, Sam vi intima di non cercarla.
A casa infatti, non c'è nessuno: neanche il resto della famiglia.
Qui comincia il nostro viaggio nei ricordi e nei tanti vani della enorme casa, nel tentativo di ricostruire le esistenze delle persone e le tante sotto-trame di cui le pareti della casa stessa sono intrise. Non ci sono nemici da abbattere, non ci sono armi da maneggiare, trappole da piazzare, inquetanti presenze da cui scappare. Solo noi, la tempesta che fuori si fa sentire con la sua violenza e che comunque partecipa ad aumentare in noi il senso di warm e rifugio all'interno delle mura domestiche, le mille porte da aprire e i mille oggetti da analizzare e investigare (ogni oggetto è ricreato realisticamente nel minimo dettaglio, ed è ruotabile e spostabile), permettendoci di sbloccare le pagine di diario della nostra sorellina, di apprendere dove siano andati tutti, e cosa sia successo mentre noi eravamo nel vecchio continente ed anche prima.
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Proprio pochi minuti fa ho portato a termine questo trasportante titolo della FullBright Company, e che dire... è stato un viaggio graduale, pieno di 'calore', ricerca e voglia di dipanare il mistero/i all'interno di quella che inizialmente sembra una comunissima e grande casa americana - con il suo legno, il suo scantinato, le sue scale, le tante camere piccole/grandi.
Parto con il dire che Gone Home è ambientato nel 1995, e vuole essere in un certo senso anche una lettera d'amore per i favolosi '90s, che io stesso (cresciuto mangiando musica, serie TV, videogiochi, e teens movies) ho amato tantissimo ed in cui ho trovato il massimo dell'entusiamo per le mie passioni. Quando troverete le VHS registrate in casa con l'etichetta 'X-Files' non potrete non tornare indietro con la mente e i ricordi, e lo stesso varrà con altri indizi e citazioni di quel periodo. Lo stesso e unico loading iniziale sarà affidato al riavvolgimento di una cassetta MC.
Nei panni della protagonista ventenne, siete di ritorno a notte fonda da una vacanza che i vostri genitori vi hanno permesso di passare in Europa. Tutto comincia dalla vostra chiamata alla segreteria, dove avvertite del vostro rientro... e poi siete sotto la pioggia di un violento temporale davanti a casa. Nel portone però, è attaccato un biglietto, dove vostra sorella minore, Sam vi intima di non cercarla.
A casa infatti, non c'è nessuno: neanche il resto della famiglia.
Qui comincia il nostro viaggio nei ricordi e nei tanti vani della enorme casa, nel tentativo di ricostruire le esistenze delle persone e le tante sotto-trame di cui le pareti della casa stessa sono intrise. Non ci sono nemici da abbattere, non ci sono armi da maneggiare, trappole da piazzare, inquetanti presenze da cui scappare. Solo noi, la tempesta che fuori si fa sentire con la sua violenza e che comunque partecipa ad aumentare in noi il senso di warm e rifugio all'interno delle mura domestiche, le mille porte da aprire e i mille oggetti da analizzare e investigare (ogni oggetto è ricreato realisticamente nel minimo dettaglio, ed è ruotabile e spostabile), permettendoci di sbloccare le pagine di diario della nostra sorellina, di apprendere dove siano andati tutti, e cosa sia successo mentre noi eravamo nel vecchio continente ed anche prima.
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