Se oggi volessimo comunicare attraverso immagini o simboli, come noi ci immaginiamo il futuro, e con esso il progresso tecnologico, che cosa utilizzeremmo ? Disegni geometrici stile "cerchi sul grano" ? Nuove forme di scrittura ? Personalmente non saprei dare una risposta a questo tipo di domanda, che probabilmente non è neanche il caso di porsi. Eppure c'è chi, per lavoro, a questa domanda deve trovare risposta. In particolare mi riferisco a registi e sopratutto scenografi, che lavorano nelle produzioni cinematografiche e televisive di fantascienza .
E' innegabile che oggi come oggi il loro compito è facilitato dall'utilizzo di scenografie digitali create da computer. Ma in passato ?
Ecco un esempio di SPAZIO 1999 : le sempre presenti porte scorrevoli, pannelli di controllo con luci, e pulsanti sui quali sono impresse lettere dallo stile "futuristico".
In altri molti film, le scenografie abbondano anche di tubazioni di tutte le misure e lunghezze, con i più improbabili fluidi che vi circolano all'interno, e poi ancora sbuffi di vapore qua e là.
Vi è tuttavia un episodio della serie televisiva Doctor Who, della inglese BBC, nella quale i scenografi hanno - a mio modesto parere - colto l'essenza dell'imminente futuro che di lì a pochi anni si sarebbe spalancato.
Ecco come si presenta parte della scenografia di questo episodio andato in onda per la prima volta il 26 novembre 1977.
Le apparecchiature sono costituite da "texture" di fotografie ingrandite dei microcircuiti presenti sul wafer di silicio dei componenti elettronici. Il tutto conferisce agli ambienti un senso di "alta tecnologia", di futuro. Ciò mi ha particolarmente colpito: non di rado si è visto utilizzare disegni di circuiti elettronici più o meno veritieri, ma microfotografie di DIE mai !
Altra piccola chicca in questa foto presa sempre dallo stesso episodio
Qui è ben visibile il marchio "AMD" sul circuito.
In quel ormai lontano 1977, penso che ben poche persone abbiano capito quei "strani disegni", e quale fantastica rivoluzione quei "disegni" avrebbero portato negli anni a venire.
Proprio l'altro ieri ho guardato (per la prima volta!) Viaggio Allucinante ed era anche lì un festival di fantascienza "creativa", nel senso che gli sceneggiatori hanno dovuto fare le capriole per mettere in piedi delle soluzioni futuristiche inventate di sana pianta, tra l'altro non solo in campo elettronico ma persino biologico. Si navigava nel corpo umano con mappe di carta, le comunicazioni viaggiavano col telegrafo nonostante esistesse una tecnologia per rimpicciolire tutto all'inverosimile. Un po' come nella foto di Spazio 1999 dove l'ipertecnologica plancia è munita di monitor rigorosamente in bianco e nero...