Garriott, o meglio "Lord British" come è noto tra gli appassionati, è un personaggio decisamente singolare anche per i canoni dell'industria videoludica: proveniente da una famiglia molto acculturata (padre astronauta e professore alla Stanford University, madre in possesso di una laurea magistrale in arte), durante l'università è stato membro del club di scherma e della Society For Creative Anachronism (una società che si occupa di rievocazioni storiche medioevali), si interessa di illusionismo e magia, e nella sua villa/museo ad Austin in Texas, chiamata "Britannia Manor", ha organizzato per qualche tempo una elaborata avventura in stile GDR dal vivo (sempre nei panni di Lord British) per la gioia dei selezionati partecipanti!
Gli esordi
Nell'autunno 1980 Richard si iscrive all'Università del Texas e coinvolge l'amico Ken Arnold nella realizzazione di un nuovo progetto in BASIC, dal titolo provvisorio di "Ultimatum". Dopo aver scoperto che tale nome era già stato messo sotto copyright da un produttore di giochi da tavolo, decise di abbreviare il titolo del progetto in "Ultima". Nello stesso periodo nasce anche lo pseudonimo "Lord British", affibbiatogli dai compagni di corso, che avevano scoperto le sue origini anglosassoni e il suo hobby di fare il master di D&D! Alla fine dell'anno Ultima è pronto per essere commercializzato dalla California Pacific: si rivela un altro successo, che oscura del tutto il già considerevole record di Akalabeth.
Un altro visionario, Terry Gilliam, fu l'involontario ispiratore di questi concetti così particolari: Garriott infatti basò l'idea del viaggio temporale e dei portali sul film "I banditi del tempo" del regista inglese, dal quale ricalcò anche la mappa che gli avventurieri della pellicola usano per navigare le diverse ere temporali. Data la complessità della navigazione tra le epoche, Lord British decise di aiutare il giocatore includendo in ogni confezione del gioco una mappa dello spazio-tempo in stoffa. Fu questo il motivo che spinse Garriott ad appoggiarsi per la distribuzione del suo gioco a Sierra, l'unica casa che accettò la proposta.
La mappa divenne così un altro punto cardine nel campo del packaging dei giochi: non solo tutti i capitoli di Ultima successivi al secondo inclusero nella confezione una mappa del mondo in cui si svolge l'avventura, ma in seguito altri oggettini (in gergo "feelies") come monete o pendenti si aggiunsero alla lista dei "regali" di Lord British ai giocatori.
Ultima II però è considerato da molti appassionati di vecchia data il nadir della serie, non solo a causa delle situazioni improbabili per quello che vorrebbe essere un gioco di ruolo epico (combattere contro orchi nel nostro presente? Rubare un razzo al KGB per andare nello spazio?), ma anche per la presenza di numerosi bug e feature poco apprezzate, nonché da una trama che sostanzialmente ricalca il primo episodio (dobbiamo affrontare al posto di Mondain la strega Minax, apprendista e amante del suddetto). Tuttavia, l'idea dei moongates rimarrà anche nei capitoli successivi, dove però saranno un mezzo per teleportarsi all'interno del mondo di gioco piuttosto che per viaggiare nello spazio-tempo.
Nel 1983 Sierra pubblica, senza autorizzazione alcuna da parte di Garriott, un mediocre GDR per Commodore VIC-20 intitolato "Ultima: Escape From Mt. Drash". Il gioco non ha nulla a che vedere con la saga di Ultima a parte il titolo (il monte Drash era un luogo presente nel primo Ultima), del quale comunque la casa non possedeva i diritti. Per questo motivo Garriott rompe con Sierra e decide di cercare un nuovo distributore, e in seguito di fondarlo: furono queste le origini della Origin Systems (scusate il gioco di parole).
Origin Systems, Inc. nacque nella primavera del 1983, fondata da Garriott, suo padre Owen, suo fratello Robert e l'amico Chuck Bueche, il quale come molti altri colleghi di Lord British venne trasfigurato nel mondo di Ultima diventando il personaggio di Chuckles, il giullare di corte.
Una curiosità relativa al titolo: un messaggio che appariva al termine dell'avventura esortava ad inviare alla sede della Origin una prova del completamento del gioco, in seguito a cui il giocatore vittorioso avrebbe ricevuto un certificato (firmato da Lord British!) che ne attestava l'abilità, consuetudine questa ripresa anche da successivi giochi della serie.
Garriott dev'essere proprio un personaggio, avevo visto un paio di mesi fà su Deejay Tv, nel programma Motherboard, una bella intervista dove mostrava la sua villa con tanto di passaggi segreti e dungeon accessibili risolvendo enigmi stile punta e clicca!
A questo indirizzo:
trovate il video in questione, purtroppo sono riuscito a trovarlo solo in inglese, ma si dovrebbe capire abbastanza.