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Pianeta Amiga, il raduno storico Italiano dedicato agli amanti di tale tecnologia iniziato nel 1997 con sede "quasi" fissa in quel del palaesposizioni di Empoli (FI), ritorna nel 2012, dopo un gap di ben due anni in cui la manifestazione non si è svolta (2010-2011), con sede a Bologna Centrale. Nelle vesti di redattore per Retrogaming History, zainetto in spalla e fidanzata a corredo, m'imbarco in questa due giorni Bolognese. La manifestazione si è tenuta dal 30 Novembre al 2 di Dicembre 2012, anche se, la prima delle tre giornate, denominata Dev Session, è stata dedicata strettamente a chi volesse apprendere la programmazione Amiga style.




Arrivato alla sede della manifestazione in via Strada Maggiore, un foglio appiccicato su un pilastro (!?) mi suggerisce di entrare nel portone di fianco. Si bussa praticamente a un campanello di casa, il portone viene aperto, si salgono delle scale e si entra in un appartamento in cui si svolge il tutto. Arrivati alle 14:00 e spiazzato un tantino dalla location, trovo tutti in pausa pranzo tranne la cricca Acube Systems con cui faccio subito conoscenza. Individuo prontamente anche Davide"nubechecorre"Palombo di OS4 Games, al quale dichiaro la mia intenzione di scrivere un reportage sulla manifestazione avendo un occhio vigile sulle produzioni videoludiche dedicate ad AmigaOS 4x. Seduti comodi nella sua postazione che vede una Sam440ep all'opera con sopra installato AmigaOS 4.1 update 6, entriamo subito nel vivo con una carrellata di videogame veramente inaspettata.
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Il primo ad essermi mostrato è 1941 Extreme Deluxe, trattasi di un clone del vetusto 1941 della Capcom, che su Amiga ha visto discendenti di lusso come il mai superato Banshee della Core Design. Il titolo in questione è ad opera del Francese HunoPPC, ultrà e programmatore Amiga che sforna porting per questo sistema come se piovesse. La sensazione provata guardando il gioco in azione è stata del tutto positiva e dal gusto squisitamente retrò. Sembrava di trovarsi veramente dinanzi un cabinato da sala tanto in voga a fine anni ottanta inizio novanta. Rapidamente si passa al porting di HURRICAN, reinterpretazione (per chi non lo sapesse ancora) del famoso Turrican di Manfred Trenz ad opera dei Poke991. Hurrican è completamente free e portato su AmigaOS 4.1 ancora una volta dal mitico HunoPPC. Su Hurricane ci sarebbe ben poco da dire, visto che andrebbe letteralmente giocato da chiunque sia passato di Turrican, ma anche da chi, semplicemente, si ritiene amante degli action game con sofisticato stile grafico 2D odierno, di quello pieno di colori e trovate pazzesche. Una sola parola per descriverlo: bellissimo!
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Si continua con un altro titolo multipiattaforma tale BEATS OF RAGE dei Senile Software. Anche qui, come per Hurrican, ci sarebbe poco da descrivere se non il consigliare caldamente a tutti gli amanti dei picchiaduro 2D a scorrimento orizzontale di farci una sana partitina, poiché ci si trova dinanzi ad uno dei maggiori esponenti del genere in questione. Interessante anche la possibilità di trasformare il gioco tramite mod scaricabili gratuitamente in rete, cosi da poter guidare in furiosi combattimenti altri mitici personaggi dei videogame come: Ryu e Chun-Li di Street Fighter, i fratelli Lee di Double Dragon e via discorrendo, fino ad arrivare a più moderne rappresentazioni come Dante di Devil my Cry e i personaggi del survival horror Resident Evill. Un altro videogioco "magico" mostratomi, questa volta convertito dall'Italianissimo e attivissimo Andrea Palmatè, è AQUARIA. Titolo controverso quest'ultimo, che non ho potuto assaporare in pieno per via della situazione confusionaria della manifestazione, non potendo pretendere, di fatto, di restare dinanzi ad un videogame per troppo tempo, soprattutto su un titolo come AQUARIA che richiede pazienza e dedizione per essere assaporato in pieno. Gran bella grafica comunque, cosi come grande è sembrata l'atmosfera. Si è poi continuato con tutta una carrellata di emulatori vari, dall'immancabile SCUMMVM, passando per un perfetto e velocissimo GNGEO, emulatore NeoGeo che schizza a 60fps netti. Ma ciò che mi ha lasciato praticamente di sasso è stato RUN IN UAE, che nella sua ultima release 1.4.0 (nel momento in cui scrivo) suggella quasi del tutto il divario tra Amiga classic e new generation plasmandoli in unica macchina.
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Insomma, la sensazione ricevuta è che il sistema operativo Amiga sia sempre più maturo e pronto a ritornare all'utenza perduta nel tempo, almeno dal lato puramente ludico dove si potrebbe fare certamente di più, ma dove non ci si può nemmeno lamentare più di tanto visto il mercato di nicchia alla quale si rivolge.
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Lasciata finalmente la postazione di AMIGA OS4 GAMES, comincio a girovagare per i banchetti venendo subito a sapere che Andrea Palmatè, nella prima giornata della manifestazione cioè quella dedicata alla programmazione Amiga style, aveva effettuato un porting in "tempo reale" di un videogioco russo. Seduto questa volta nella sua di postazione, chiedo prontamente di visionare tale programma. Trattasi di un platform-shooter free come detto di origine Russa chiamato IL CHANTRA v.1.0.3, che poi alla fine altro non è che una reinterpretazione del famoso titolo Konami CONTRA. Il porting in questione, purtroppo, alla mia visione non ha voluto saperne di funzionare a dovere, impiantandosi sempre sul più bello. Poco importa comunque, poiché non penso di essermi perso chissachè. Quindi, tra una chiacchiera e le simpatiche imprecazioni del programmatore Andrea, saluto e vado altrove.
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Spostando l'attenzione dai videogame a qualcosa di "più serio", al Pianeta Amiga 2012 erano presenti anche rappresentati del mondo MorphOS e Haiku. Del primo si è appresa la bellissima notizia della possibilità di usare questo stupendo sistema operativo Amiga like anche sulle Italiane schede Sam prodotte da Acube Systems dove, ricordo, gira l'ultima versione del sistema Amiga ufficiale. Del secondo conosco poco o nulla al riguardo, sennonché si tratta di un ulteriore e valido sistema operativo che desta parecchia attenzione tra le vecchie guardie Amighiste, sempre presente al Pianeta Amiga da un tot di anni a questa parte. Sarebbe dovuto essere presente anche il terzo sistema Amiga like in gioco, AROS. Non si è visto nulla, purtroppo, anche sapendo che, anch'esso, sarà compatibile con le schede made in ACUBE.
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Era pertanto possibile acquistare l'ultimo numero sia di Bitpale, unica rivista Amiga cartacea rimasta in Italia, sia di Amiga Future, rivista disponibile in lingua Inglese e Tedesco.

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In una stanza apposita era allestito un banchetto che ospitava il torneo di Sesible World of soccer, svoltosi grazie all'aiuto apportato da Andrea Basagni e Simone Bianchini. Almeno sei partecipanti, se non erro, si son dati "battaglia" su questo intramontabile titolo, portandosi da casa il proprio fido joystick/pad. Bellissima iniziativa che sento di lodare in pieno e che spero si possa ripetere aprendo magari le porte ad altri titoli storici Amiga.



CONSIDERAZIONI PERSONALI:


Dirigendomi verso Pianeta Amiga 2012 ero conscio di non andare verso la sede storica del Palaesposizioni di Empoli. Ero consapevole che ad accogliermi non ci sarebbero state le folle oceaniche delle prime edizioni e chissà quali roboanti novità ad attendermi, ma da buon Amighista quale mi ritrovo ad essere, speravo nel meglio possibile offerto da mercato di nicchia nel quale la scena Amiga si muove. Del resto, Pianeta Amiga è sempre Pianeta Amiga, cioè un nome importante dove penso sia giusto mantenere un certo livello di professionalità, una manifestazione che ha dato tanto a tutti, vero ossigeno quando l'aria cominciava a mancare. Mi duole dirlo, purtroppo, cosi non è stato, ritrovandomi in un'edizione che non ho ben capito a cosa mirasse. Pianeta Amiga non può e non deve essere ciò che si è visto in questa edizione 2012. Non sono solito criticare a scena aperta il lavoro svolto da altri, sperando quindi che le mie parole possano essere prese più come consiglio che come critica diretta.
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Buttare comunque cinque sei computer su dei banchetti, non crea certo una manifestazione. Pianeta Amiga 2012 non è stato null'altro che un incontro tra amici appassionati della medesima tecnologia, se ci fosse stata anche una cucina, si sarebbe potuto essere tranquillamente a casa di un qualsivoglia utente. Nulla di male in tutto ciò, figuriamoci, avrei partecipato comunque volentieri all'evento, doveva solo essere giustamente pubblicizzato come un meeting e non come il ritorno del Pianeta Amiga noto ai più. Sono fermamente convinto che per organizzare cose del genere ci voglia tempo e denaro, nessuno lo mette in dubbio, ed è proprio per questo che penso che una volta che si debba organizzare, cacchio, facciamolo per bene! Non voglio nemmeno immaginare qualche anima pia di passaggio sotto i portici di Bologna attratto da qual foglio A4 appiccicato a un pilastro pertanto bagnato, che bussa al campanello e sale per trovarsi dove? Per vedere cosa? Pianeta Amiga 2012 sembra sia stato organizzato avendo bene in mente chi sarebbe giunto alla manifestazione, un tipo di utenza già informata e consapevole del tutto, non si è minimamente preso in considerazione la potenziale presenza di nuovi utenti, ragionamento, secondo me, del tutto sbagliato. Girovagando per la stanza, di fatto, non si capiva cosa si stesse osservando se non interpellando direttamente il proprietario della postazione stessa. Dico, ci voleva tanto a stampare almeno dei fogli informativi poggiandoli su di un piedistallo di fianco ad ogni banchetto com'è sempre stato? Niente, il tutto si dipanava nell'anonimato più assoluto. L'unico banchetto che si riusciva a percepire era quello della rivista Bitplane, poiché riusciva essa stessa a farsi da manifesto. Pertanto, era presente, come già accennato poco sopra, anche la rivista Tedesca Amiga Future, buttata su di un mobiletto senza ma e senza se. ACUBE era sprovvista di macchine AmigaOne 500, quindi nessuno poteva testarle, senza contare "ovviamente" l'assenza del x1000 e di qualche buon rivenditore ufficiale come AmigaKit. Un Pianeta Amiga spoglio dei suoi cavalli di battaglia, nient'altro che un cumulo di utenti, perlopiù OS4, che chiacchieravano tra loro. Ripeto, non ci sarebbe stato nulla di male in tutto ciò, se solo non si fosse chiamato Pianeta Amiga.
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Credo in chi organizza e credo che si possa fare certamente di più. Spero pertanto che il prossimo pianeta Amiga riesca a esser di più ampio respiro, presentando con "classe" quel poco presentabile e non rinchiudendosi a riccio tra le mura di una scena già minuscola. E' con le sfumature che il colore prende vita.

Amiga Forever!

Maurizio "Amy-Mor" Tirone