I vettori venivano usati per avere uno stile grafico più definito e per ricreare su schermo paesaggi tridimensionali impossibili da realizzare con le tecnologie del tempo. Le pecche erano l’assenza dello sfondo, l’assenza di colore, tranne che per i vettori stessi, e l’impossibilità di creare una grafica “corposa”.
L’intera tecnologia fu venduta alla Cinematronics (divenuta famosa per Dragon's Lair) che ne fece il primo coin-op:
All’originale seguì nel 1980 Asteroids Deluxe in cui, oltre ad aggiungere uno sfondo disegnato, veniva aumentata la difficoltà. Nello stesso anno uscì Battlezone in cui ai comandi di un carro armato dovevamo combattere contro un intera armata di nemici immersi in uno splendido (per l’epoca) paesaggio tridimensionale rendendo il titolo Atari il primo in grafica 3D in tempo reale. Lo stupendo cabinato unito ad un notevole realismo nell’azione convinse addirittura l’esercito USA che commissionò una versione speciale che doveva servire per istruire i nuovi piloti di carri armati.
Un’altra grande società che si dedico alla produzione dei Vector Game fu la Sega che in collaborazione con la Gremlin distribuì una certa quantità di titoli, molti dei quali non di eccelsa qualità.
L’ultimo titolo da citare è Omega Race, unico vettoriale prodotto da Midway. Il
Anche se passeggero (durato solo quattro anni, dal 1979 al 1983) il fenomeno dei giochi vettoriali rimane fondamentale nello sviluppo della storia dei videogiochi in quanto ha introdotto elementi come l’alta definizione e la terza dimensione che non potevano essere sviluppati con la tecnologia dell’epoca.
ho sempre sognato di averne uno .... ma ho paura che rimarrà un sogno