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ID: 253301Un saluto a tutti, io sono Paolo e sono nato il 3 giugno 1986. Si tratta esattamente dello stesso giorno in cui è nato anche il famoso tennista spagnolo Rafael Nadal ma questa è un’altra storia. Sono alto circa 193 cm ed è per questo che molti mi chiamano big Paul o Paolone.
Fin da bambino i videogiochi hanno esercitato su di me un’attrazione magica, quasi feticista. A dimostrazione di ciò ricordo due episodi raccontati da mia madre. Quando ero appena in grado di camminare, alla vista di un cabinato arcade, mi ci fiondavo subito e, sulle punte dei piedi, schiacciavo a caso pulsanti e stick analogici senza neanche aver inserito un gettone o le classiche 500 Lire. Ho sempre avuto attitudine per il disegno fin dall’asilo e, a vedermi davanti il solo scorrere di sprite animati, per me era già come guardare un cartone animato, per me significava vedere dei disegni in movimento. Penso sia lo stesso incantesimo che aveva esercitato a suo tempo la lanterna magica, antenata delle macchine fotografiche. Nel secondo episodio frequentavo la prima o la seconda elementare. Eravamo in gita a Desenzano, una città bresciana sul lago di Garda. Improvvisamente i miei genitori mi persero di vista e, presi ovviamente dal panico, iniziarono a cercarmi. Chiamarono in causa anche i vigili del posto ma nulla. Alla fine però mi ritrovarono. La verità è che io mi ero allontanato, attirato dalle vetrine di un negozio di videogiochi sotto i portici del centro. Fui io stesso che tornai dai miei genitori i quali stavano a soli pochi metri dal negozio in questione.
I videogiochi crescendo, insieme alle serie animate e ai fumetti, fecero da panacea per la mia creatività e attitudine all’arte. Se non fosse per queste cose probabilmente non sarei la persona che sono adesso ovvero uno studente di pittura presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Al di là della frequentazione delle sale giochi che non è mai terminata, la mia esperienza di videogiocatore casalingo iniziò col pc. Al tempo non me ne rendevo conto ma avevo a disposizione una serie di giochi importantissimi. Uno su tutti era Prince of Persia. Poi avevo titoli come Nibbles, Sokoban, Goblins, Grand Prix Circuit, ecc. Accolto da grande felicità arrivò il Game Gear con il quale polverizzai cartucce come Fatal Fury Special o Batman Returns. Giunsero successivamente Super Nintendo prima e Playstation poi ovvero le mie due console del cuore. Grazie ai 16 bit della casa di Kyoto si era realizzato il sogno di avere Street Fighter a casa visto che in precedenza mi continuavo ad autoinvitare da Ricky, mio grande amico d’infanzia, che se l’era fatto prestare a sua volta. Con il monolite grigio della Sony invece se ne realizzò un altro: avere il 3d a portata di dito. Nel frattempo conobbi internet e lì nacque la mia passione per il retrogaming. Grazie all’emulazione potei viaggiare nel passato e scoprire parte dei fondamenti dei videogiochi moderni in modo da comprendere meglio quest’ultimi. Queste scoperte dipendevano da due fattori principali: la nostalgia e la curiosità. La prima mi permetteva di rivivere con più nitidezza i miei ricordi mentre la seconda era stimolata dal fatto di cercare giochi che potevo solo immaginare nella mia fantasia perché ne ignoravo l’esistenza. In seguito arrivò la Playstation 2 che seppe darmi parecchie emozioni anche se non come ai tempi d’oro. Chiude il sipario la Playstation 3 che per adesso mi ha dato soddisfazione solo per Metal Gear Solid 4 ed NBA 2k8.
Grazie ai ragazzi di retrogaminghistory ho potuto dare finalmente sfogo a due mie passioni: una è recensire, l’altra ovviamente i videogiochi, passati e nuovi. Nello scrivere recensioni il mio obiettivo, oltre ovviamente ad esaltare ciò che di buono c’è nei giochi, è rievocare la nostalgia. Quest’ultima è un sentimento che mi piace moltissimo, la provo verso tutti i miei oggetti personali: giocattoli, vestiti, tovaglie, biciclette, scarpe, di tutto. Faccio assai fatica a separarmi da queste cose anche se non mi sono più di alcuna utilità. E’ un sentimento triste ma allo stesso tempo mi infonde una grandissima tenerezza e uno struggimento interiore tali da farmi sembrare di riuscire a cogliere per un attimo come ci si senta ad essere infiniti.
Per concludere vorrei descrivere il nostro essere retrogamers con queste parole:
“Un tempo sapevamo ridere e poi ci siamo accontentati di sorridere. Arrivò poi il retrogaming e ci sembrò di poter ridere di nuovo”.
Questo è ciò che voglio esattamente rievocare attraverso le mie recensioni. Buon viaggio a tutti.


Nome e Cognome: Paolo Richetti

Nickname: Big_Paul86

Email: paolo_artist@yahoo.it

Hobby: Arte di ogni tipo (figurativa, scultura, musica, cinema), Videogiochi, Anime e fumetti (sia manga che statunitensi), Tv, Internet, Calcio (super tifoso della Juventus), Basket (super tifoso dei LA Lakers). Sylvester Stallone e Del Piero.

Videogiochi preferiti: Prediligo principalmente le saghe di Street Fighter, Metal Gear Solid, Final Fantasy e Pro Evolution Soccer (fin dai tempi dei 16 bit). Poi ci sono tutta una serie sterminata di singoli titoli che m’hanno preso il cuore che non sto qui ad elencare.