Lo conoscete Gradius, vero? Si tratta di uno degli sparatutto più influenti della storia, un gran bel titolo il cui sistema di potenziamento dell'astronave ha seminato numerosi adepti. E dopo è arrivato Gradius II, poi un altro Gradius II tutto per MSX e poi il III, il IV, il V, gli spin-off, gli strategici, l'ironico Parodius e la valanga di cloni. Sono cambiati i tempi, le tecnologie, i generi ma lei, la protagonista, no: la Vic Viper!
Lei è un'astronave bellissima e sin dai primi artwork non ha mancato di ammaliare la pletora di videogiocatori che da tempo ormai immemore ne finanzia la sopravvivenza. Biforcuta, con una bella pinna nella zona posteriore e cannoni in vista seminati qui e lì: che splendore. Il suo design è sempre stato particolarmente accattivante, ma alla Konami non hanno lesinato il loro senso dell'humour nel corso degli anni, concedendo alla Vic Viper una parte nel loro shmup Parodius, che, come si deduce dallo stesso nome, rivisita in chiave scanzonata l'universo di Gradius, conferendole un look assai più tondeggiante..
La Vic Viper, ovviamente, è un mezzo da guerra capace di variare e potenziare il proprio armamento nel corso della missione. Un gioiellino da sessanta trilioni di dollari gradiani (cercate pure il cambio in euro), tuttavia, non può certo limitarsi a sparare a destra e sinistra: ha infatti strepitose doti di manovrabilità, può montare uno scudo protettivo ed è addirittura capace di creare discontiuità temporali che le consentono di individuare e rincorrere i nemici senza limiti di epoche. Un prodigio della tecnica che ha un unico, sbalorditivo problema: salvo protezioni accessorie, si frantuma con un singolo proiettile e al minimo contatto con qualsiasi altra cosa. E se il pilota sbaglia il parcheggio o urta un piccione in volo? Vabbè che ogni cosa ha il suo tallone d'Achille, ma qua si esagera...
Ingenuità di progettazione a parte, la Vic Viper ha conosciuto un amore senza confini tra i videogiocatori e la sua fama non ha mancato di straripare un po' dappertutto. Se non c'è da sorprendersi che la Konami abbia infilato la sua navetta in numerosi titoli di sua produzione come Otomedius, il già citato Parodius, Air Force Delta o Zone of the Enders (nel quale la Vic Viper poteva persino trasformarsi in robot), fa già più effetto ritrovarla nell'anime Sky Girls o come carta in Yu-Gi-Ho, seppure questi brand siano comunque riconducibili al patrimonio Konami. Non mancano nemmeno tributi del tutto esterni come quello dell'hentai La Blue Girl o del cult game I Wanna Be the Guy, che gli dedica un'intera minisezione (al solito difficilissima).
Per coloro i quali desiderassero saperne di più, il consiglio è semplice: prendete uno qualsiasi dei Gradius e godetevelo. Può esser bella quanto vogliamo, ma senza il supporto degli straordinari titoli che l'hanno accolta, la Vic Viper sarebbe rimasta un semplice sprite...
Gianluca "musehead" Santilio
parli di quella bianca e rossa vero ?
quasi quasi gli faccio fare quella di StarBlade
Viste cosi ancora meglio pero'!