Come Nintendo, prima di Nintendo
Pensate alla Balance Board e portatela indietro nel tempo, al 1982 precisamente, e avrete The Joyboard. Il dispositivo non era altro che un joystick per i piedi: su una superficie grande circa 60cm, il giocatore poteva posizionarsi in piedi o inginocchiato e si piegava nella direzione in cui voleva muoversi. Era anche prevista una porta per il classico joystick Atari in modo da poter utilizzare il tasto fire quando necessario. Nulla di più semplice. L’idea alla base non era male e infatti Amiga per farne assaggiare il potenziale includeva nella confezione anche Mogul Maniac, un gioco di discesa sciistica a slalom, che funzionava abbastanza bene. Purtroppo come tutte le idee futuristiche dell’epoca non ebbe tanto seguito, complice anche l’improvviso crack del mercato videogame che portò Amiga ad abbandonare altri due giochi in cantiere per The Joyboard: il promettente simulatore di surfista Surf’s Up e un party game, sulla falsariga del Simon, intitolato Off Your Rocket. Curioso che per quest’ultimo titolo furono prodotte anche le cartucce che vennero inviate ad un’azienda affinché ne applicasse le etichette. Poiché Amiga aveva deciso di abbandonare lo sviluppo di giochi e periferiche su Atari, non aveva più soldi per pagare l’azienda di etichette che finì con il tenersi le cartucce. Nonostante non sia facile vedere dal vivo il The Joyboard, non fu un vero fiasco, anzi, secondo il mitico RJ Mical, storico ingegnere Amiga, ne vendettero abbastanza da guadagnarci.
Ma quello che rende storico e curioso The Joyboard è la sua influenza che ha avuto in uno degli aspetti dei computer dell’Amiga: Guru Meditation, il messaggio di errore che tutti i retrogiocatori della macchina Commodore hanno imparato a conoscere e visto almeno in una volta nel proprio home computer. Praticamente per far fronte ai momenti di stress, quando qualcosa non andava bene e bisognava trovare una soluzione, all’interno dell’azienda avevano sviluppato un gioco intitolato Zen Meditation che consisteva nel sedersi sulla The Joyboard in modo da restarci su perfettamente centrati in equilibro. Solo chi ci riusciva vinceva la partita. Così come gli ingegneri Amiga cercavano la via della soluzione attraverso la meditazione Zen anche il messaggio di errore del caro Amiga ci invitava a meditare sulla soluzione da adottare. Storia.