Alzi la mano chi di voi non è mai entrato in una sala giochi! Penso il 99% di voi abbia alzato la mano da buon (vecchio?) retrogiocatore. La sala giochi era il punto di ritrovo per fare amicizia tra una partita ai videogame e una ai flipper. Era l'unico modo per provare videogames che mai avremmo potuto vedere in casa (vi sfido a farvi entrare in casa la ferrari coin op del mitico Outrun). Venite con noi di RH in questo piccolo angolo amarcord dove un quartetto di inguaribili nostalgici racconta la loro vita in questi luoghi diventati uno dei simboli del videogiocatore degli anni 80 e 90. Buon ascolto!
Beh... l'argomento "sala giochi" è molto vasto... come del resto sono parecchi gli anni che vedevano i coin-op come uno dei più importanti punti di riferimento
Qualcosa mi dice che avremo modo di riparlarne
Al liceo studiando a Milano le cose sono migliorate perché in effetti nelle sale trovavi praticamente solo studenti liceali...sopratutto negli orari scolastici ovviamente Ahah. L' Astragames in pieno centro a Milano era l' equivalente della città dei balocchi di lucignolo!
Poi un' altra famosa era in zona porta Venezia,ma non ricordo il nome. La preferivo tra l' altro all' astrale perché anche se più piccola aveva videogame più aggiornati, con molti cabinati belli grossi tipo quello di dungeon e ben cinque postazioni di virtual racing ad esempio! Sfide consecutive assicurate! Poi ogni Bar della metro aveva il suo arcade di riferimento. Spesso scendevo alla fermata di un mio amico per sfide ad autosprint, kof e captain commando! E quella pausa extra voleva dire bus perso sicuro e un' ora di ritardo a casa! [emoji13
edit: Piccolo ricordo dei tempi in età elementari. Mio padre non era proprio felice di questa mia passione, poichè anche al mare passavo spesso più tempo all'ombra dei cabinati che al sole! :P Ricordo che a volte "scappavo" dal cortile di casa, in teoria per giocare all'aperto, per infilarmi nel bar all'angolo. In un tardo pomeriggio primaverile ero andato "Pericolosamente" in orario di rientro di mio padre dal lavoro (o forse era rientrato prima lui chissà)...beh ero intento a giocare all'arcade di quel bar (di cui ricordo bene le immagini ma non il titolo del gioco) e all'improvviso ho sentito un dolore lancinante all'orecchio...era mio padre che mi afferrò per riportarmi a casa letterarmente a forza! Aveva parcheggiato proprio li' vicino si vede e aveva buttato un occhio al bar che (sfiga voleva) aveva il cabinato proprio davanti alla porta d'ingresso dannazione!! ahah! Ero dispiaciuto soprattutto per la partita in corso persa!! Da quel giorno le "fughe" giochistice le riservai solo ai giorni in cui ero da mia nonna... che tra l'altro aveva un paio di sale giochi più vicine e la bicicletta che mi permetteva di raggiungerle in modo indisturbato e con meno sospetti ...finche' degli zingari non me la rubarono mentre ero intento a giocare a karate champ (se non ricordo male) al bar della stazione...ma questa è un'altra storia e la si dovrà raccontare un'altra volta (cit.). (prima del furto qualche tempo addietro, sempre in quel bar, dei "simpatici bulletti" mi spostarono la bicicletta per farmi uno scherzo mooolto divertente...la trovai poco distante con le ruote sgonfiate...quanto darei per vendicarmi ora!
Insomma all'epoca, per quanto mi riguarda almeno, era una passione davvero pericolosa!! Ahaha
ps: non so se ricordate, ma secondo me all'epoca proprio per l'esigenza di avere monetine disponibili anche in spiaggia, era nato un accessorio porta monete ottimizzato per i "salagiochisti" compulsivi. Era una sorta di tubo di plastica dal diametro delle monete piu' grandi appunto con annesso spago da mettere al collo!
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Complimenti!