Clicca sull'immagine per ingrandirla.Ãà  Nome:   20220301_224348.jpgÃà Visite: 0Ãà Dimensione: 37.6 KBÃà ID: 285286Torniamo a parlare di console cinesi e stavolta occupiamoci di una delle console low cost più interessanti mai arrivate dalla terra del dragone.
Parliamo di Retroid Pocket 2, console lanciata sul mercato da GoRetroid alla fine del 2020 e basata su un sistema operativo Android; se le console su base Linux offrono un’esperienza molto più “verticale”, con un frontend accattivante e un backend basato su retroarch o emulatori dedicati, e dove tipicamente quasi nulla è lasciato a carico dell’utente se non lo stile grafico (o la scelta radicale di passare direttamente ad un firmware alternativo più o meno facilmente aggiornabile nel tempo), una console Android permette al contrario un esperienza estremamente più flessibile ma, come vedremo, meno user friendly.

Unboxing e primo impatto
La console arriva in una elegante se pur minimale confezione: una scatola bianca riportante nel lato frontale il disegno della console e nel lato posteriore un pratico schema con tutti i bottoni e le interfacce disponibili nella console.
Aprendo la scatola troveremo la console, dotata di una poco capiente micro SD come memoria esterna, un cavo USB C per la ricarica (Ma niente caricabatterie), una lastra proteggischermo, uno stringatissimo foglietto di istruzioni (In cinese), e infine un cavo mini-hdmi – hdmi utile per la connessione con il televisore di casa.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.Ãà  Nome:   RP2_Colors.jpgÃà Visite: 0Ãà Dimensione: 69.8 KBÃà ID: 285287






Specifiche tecniche
PROCESSORE: Quad Core Cortex-A7 1.5GHZ
GPU: ARM Mali400-MP2 @500Mhz
MEMORIA/STORAGE: RAM 1GB LPDDR3
Storage 8GB EMMC: SD card
DISPLAY: 3.5″ 640×480 IPS
INTERFACCE I/O: USB 1x Type-C
Audio: Jack 3.5mm
Video: Mini HDMI
BATTERIA: 4000mAh
DIMENSIONI/PESO: Dimensioni 15.3 x 8.1 x 3.0 cm
ALTRE CARATTERISTICHE: WiFi integrato, Bluetooth 4.0
SISTEMA OPERATIVO: Android 6.0

Design e costruzione
Clicca sull'immagine per ingrandirla.à  Nome:   20220302_191039.jpgà Visite: 0à Dimensione: 63.0 KBà ID: 285288Esteticamente la console ha un look molto gradevole, con quel suo stile un poco tozzo e squadrato in contrapposizione alle linee più morbide (e spesso identiche tra loro) della maggior parte di queste open console. Oltretutto viene venduta offrendo una vasta scelta di stili e colorazioni, da quelli più vintage che richiamano i pad del Super Nintendo oppure il caratteristico violetto del Gamecube, fino alle scocche trasparenti... insomma ce ne è per tutti i gusti.
Detto questo il form factor è ancora una volta quello orizzontale in stile PS Vita come la stragrande maggioranza di queste consoline ma con la croce direzionale e l’analogico sinistro invertiti, proprio come nei pad della xbox.
La console è in plastica, ma di buona qualità e piacevole al tatto e, nonostante l’apparenza, non è leggerissima come sembra. Molto buona l’ergonomia con un ottima disposizione dei tasti sulla plancia e con sul retro due piccole bombature in prossimità dei tasti dorsali per rendere più salda e confortevole la presa della console; gli stessi dorsali sono stati progettati con un delizioso design proprio per lasciarvi comodamente le dita nei casi giochi in cui proprio questi bottoni siano necessari.
Sempre a proposito di pulsanti la configurazione è quella classica ma con 2 dolorose mancanze… Abbiamo la croce direzionale, 4 tasti principali (A B X Y), 4 tasti dorsali L1/R1 e L2/R2, gli ovvi pulsanti Start e Reset, il tasto di on/off, i 2 pulsanti volume e il pulsante “home” necessario per Android e infine una sola levetta analogica a sinistra e uno stick a scorrimento digitale in sostituzione di quella destra; assenti invece i 2 tasti L3 e R3 in quanto le due levette non hanno la funzionalità di pressione.
Queste sono 2 lacune abbastanza curiose rispetto alla stragrande maggioranza dei prodotti concorrenti e oltretutto lo stick destro è qualcosa di incomprensibile: è una sorta di slider che funziona in digitale oltremodo rigido e duro e estremamente scomodo da utilizzare.
Detto questo però va anche considerato che il target di questo prodotto non supera la prima playstation e non vi sono poi cosi tanti giochi che richiedano un doppio analogico…

Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   20220302_192745.jpg  Visite: 0  Dimensione: 57.5 KB  ID: 285292Ad ogni modo la qualità dei tasti è eccellente: piacevoli al tocco, reattivi durante il gioco, realizzati in plastiche di ottima qualità e sopratutto sporgenti in modo non eccessivo dalla scocca cosa che li rende ancora più comodi; un plauso anche alla croce direzionale, anche questa sporgente al punto giusto, leggermente concava e dotata di un solidissimo perno centrale che la rende comodissima durante il gioco e veramente perfetta nei vecchi picchiaduro. Solido, sensibile e comodo al punto giusto l’analogico di sinistra nonostante le piccole dimensioni.

Anche i tasti dorsali meritano un plauso per il loro design: disposti in modo verticale come nei comuni pad, abbiamo i 2 pulsanti L1 e R1 piccoli ma ben sporgenti e quindi facilmente accessibili e al di sotto L2 e R2, leggermente cocavi cosi da migliorare la presa. eramente comodissimi nonostante la relativa compattezza del tutto.
Piccola nota di colore, anche il sound offerto da croce direzionale e pulsanti principali è estremamente piacevole con dei gratificanti “click” solo leggermente ovattati; tutt’altro feeling rispetto al sound un poco più sgraziato dei pulsanti di altre console cinesi di pari livello.
Il display centrale è un 4:3 con una risoluzione da 640 x 480 ed è adeguato, molto luminoso e ben visibile in qualsiasi condizione di illuminazione esterna
Software

E’ una console Android per cui nella flash interna troveremo una versione customizzata di Android 6 con preinstallati Retroarch ovviamente ma anche svariati emulatori stand alone dedicati alle singole piattaforme.
Esiste anche un port di Android 8.1 realizzato per la RP2 e in rete si trovano alcune guide su come fare l’installazione, ma personalmente non ho mai trovato tempo da dedicarvi per cui lascio ai lettori la curiosità di sperimentare.
L’uso di questo sistema operativo porta inevitabilmente vantaggi e svantaggi.

Partendo dai contro, beh, scordatevi la comodità di avere un frontend piacevole e un Retroarch attivo ma ben nascosto alla vista e già configurato, qua si deve avere a che fare con i singoli emulatori direttamente e ammetto che non è stata una passeggiata… Sono impazzito per giorni tra esperimenti e suggerimenti nei forum per trovare una configurazione di Retroarch che mi consentisse di giocare a SuperMarioWorld senza essere massacrato da un lag nei comandi terribile e questo solo per citarne uno…
Inoltre l’assenza di un frontend dedicato rende il tutto un poco più asettico e spartano, rendendo necessario ogni volta lanciare manualmente l’emulatore desiderato in base al gioco e da qui esplorare il filesystem in cerca del titolo da lanciare…
Però ovviamente ci sono anche diversi vantaggi non trascurabili.

1) Flessibilità
Clicca sull'immagine per ingrandirla.à  Nome:   20220302_182342.jpgà Visite: 0à Dimensione: 44.2 KBà ID: 285289Il primo vantaggio è che il sistema offre molte più possibilità e applicazioni: tra i vari software presenti infatti si trova preinstallato ScummVM e i nostri punta e clicca preferiti saranno sempre a portata di mano, basta impostare analogico e pulsanti in modalità “mouse” e il gioco è fatto.
O ancora è presente SteamLink e questo consente lo streaming di streaming dei giochi dal proprio PC.
Per poter gestire tutte le possibilità offerte dalla console, una pratica app preinstallata consente di cambiare con un click le impostazioni dei comandi nelle seguenti modalità:
• Controller
• Mouse
• Touch Screen
Passando cosi in un attimo dall’usare l’intera console come un pad per giocare, all’utilizzare l’analogico come un puntatore nelle avventure grafiche su Scummvm o come un touch emulato per navigare nel playstore o per i giochi Android che lo richiedono.

2) Presenza del PlayStore
Nel caso in cui gli emulatori preinstallati non diano le prestazioni desiderate, la presenza del PlayStore consente comodamente di andare a cercare tra le app una valida alternativa così da testarne e verificarne in prima persona le performance.
E non solo, anche l’aggiornamento degli emulatori stessi risulta essere estremamente più facile potendo essere gestito direttamente dallo store ogni volta che un nuovo update è disponibile.

3) Non solo retrogaming
La presenza del PlayStore consente anche di espandere la propria esperienza anche a titoli non strettamente retro in quanto è possibile installare giochi nativi Android e goderseli tranquillamente con controlli fisici senza doverli affrontare con un touch screen.
A titolo di esempio nella console si trova preinstallato AM2R (Another Metroid 2 Remake) e goderselo con tasti e croce direzionale è veramente gratificante.

4) Miglior sfruttamento della microSD
Nella Console il sistema operativo è memorizzato nella eMMC interna mentre i giochi vanno caricati in una microSD card; dato che questa scheda non dovrà occuparsi anche di contenere il firmware di sistema sarà quindi possibile dedicarne l’intero spazio disponibile come archiviazione per la nostra libreria di titoli gaming.
Insomma scegliendo una console su base Android si va a barattare la praticità di un prodotto immediato comodo e pronto all’uso per uno con meno automatismi, ma anche dalle potenzialità molto superiori.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   20220302_192430.jpg  Visite: 0  Dimensione: 54.7 KB  ID: 285293Esperienza Utente
La console viene fornita già con una (piccola) uSD pronta per caricarci i propri giochi e iniziare a divertirsi, ma nulla toglie che si possa sostituire con una molto più capiente; l’unica operazione preliminare da questo punto di vista a carico dell’utente sarà quindi andare a caricare nella scheda i giochi desiderati.
Accesa la console ci si trova davanti al classico android con orologio, calendario, e altre app di default in bella vista nella schermata principale, potendo poi richiamare il menu con tutte quelle effettivamente installate nel sistema.
L’assenza di un vero frontend dedicato rende il tutto un poco più spartano rispetto alle console Linux per cui invece di una piacevole interfaccia che permette di navigare fluidamente tra sistemi e titoli disponibili sarà necessario districarsi manualmente tra le varie icone di sistema per lanciare l’emulatore desiderato e da qui esplorare il filesystem in cerca del gioco da lanciare.

Scorrendo tra il software preinstallato è quindi possibile trovare vari emulatori per Android come Retroarch, ScummVM, PPSSPP, Mame4droid, Mupen64… Nulla viene preconfigurato per cui per ogni emulatore sarà necessario impostare quantomeno il path da cui caricare i giochi oltre che eventualmente altre impostazioni dedicate come ad esempio l’associazione di default tra core e gioco nel caso di Retroarch.

Portando come esempio proprio Retroarch la situazione iniziale non è delle più amichevoli: è si possibile aggiungere i giochi a delle specie di playlist cosi da avere un catalogo interno ordinato per sistemi di gioco, ma questa operazione non viene effettuata automaticamente ed è quindi necessario che l’utente la esegua ogni volta che aggiunge un qualche titolo alla libreria nella uSD card.
Aggiunti i giochi e associati i core necessari inoltre spesso può esser necessario andare a intervenire nel dttaglio in altre impostazioni, come ad esempio quelle relative a compensare/ridurre l’input lag dei comandi.

Nella mia esperienza con Retroarch ad esempio ho trovato incomprensibilmente funestati da lag i vecchi platform di casa Nintendo (nes, snes, gameboy) mentre altre giochi delle medesime console anche più frenetici e veloci (tipo mariokart) hanno causato molti meno problemi…
Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   20220302_192131.jpg  Visite: 0  Dimensione: 59.9 KB  ID: 285294Però in questo caso la grande flessibilità data da Android può essere di aiuto perché nei casi più “gravi” basta accedere al playstore per scaricare uno degli altri emulatori dedicati fino a trovare quello che dia le prestazioni più soddisfacenti.

Alla fine quindi, con un poca di pratica e tentativi, sarà facile trovare il miglior set di emulatori e/o impostazioni necessarie per cui sarà sufficiente lanciare la app dedicata, cercare il gioco voluto e divertirsi
Tolti i fastidi nella parte di “preparazione e comprensione del setup ideale” passiamo al gioco e la resa è ottima sia per giochi bidimensionali che tridimensionali; lo schermo grande e luminoso è una gioia per gli occhi e l’impugnatura comoda rende l’esperienza di gioco piacevole e divertente per tutte le console che il dispositivo è in grado di emulare; certo, rimane il fatto che l’assenza di un frontend implica che il passaggio da un gioco a un altro su un altra piattaforma implica il dover chiudere l’emulatore attualmente in uso e andare manualmente a cercare l’altro e da qui il gioco ogni volta...

A esaltare ulteriormente la flessibilità della console però ci pensa anche l’uscita video mini-hdmi che consente di connettersi al televisore di casa e passare da un utilizzo da console portatile a uno da console fissa, andando a utilizzare la Retroid Pocket stessa come un pad; anche in questo caso la resa è molto buona per quanto va detto che il cavo incluso nella confezione non sia particolarmente generoso come estensione...
La presenza del modulo wi-fi inoltre, oltre a permettere come detto gli aggiornamenti online consente anche il netplay per gli emulatori che lo supportano per cui è possibile anche il gioco online con gli amici.
Tutto questo conferma quindi la bontà di un prodotto che, seppure molto ostico come primo impatto, sa essere estremamente flessibile e sfruttabile sotto diversi punti di vista, oltretutto con il feeling di un prodotto veramente di qualità.

Performance ed Emulazione
Clicca sull'immagine per ingrandirla.à  Nome:   20220303_233045.jpgà Visite: 0à Dimensione: 63.3 KBà ID: 285291Il sistema può potenzialmente emulare sistemi di gioco fino alla quinta generazione di console.
Premesso che, come detto in precedenza, può essere necessario un poco di lavoro alla ricerca dell’emulatore migliore o della configurazione perfetta, non si ha praticamente nessun problema nel godersi giochi fino alla 5a generazione videoludica (con la dolorosa assenza dell’osticissimo Sega Saturn) e qualcosa della 6a (GBA e in parte Dreamcast).
Certo non per tutte le piattaforme è disponibile un emulazione perfetta dell’intero parco titoli disponibile; PSP, N64 e Dreamcast spingono al limite le capacità della console e l’esperienza può variare molto da un gioco all’altro passando da situazioni di totale ingiocabilità ad altre con un livello minimo e accettabile di glitch audio/video che rendono comunque possibile godersi tranquillamente la partita.
Per quanto riguarda gli arcade vanno che è una meraviglia. NeoGeo, CPS, tutti fluidissimi e bellissimi da vedere e estremamente reattivi nei comandi
Lato ScummVM infine, tutto perfetto. Presa dimestichezza nell’usare l’analogico come puntatore del mouse i giochi si lasciano giocare comodamente e sono ottimi come come resa audio e video.
Relativamente alla batteria la durata media si aggira tra le 6 e le 7 ore ma va segnalata l’assenza di una vera funzione di StandBy in quanto, proprio come ovviamente nei cellulari, viene semplicemente data la possibilità di spengere il display lasciando la console attiva.

Prezzo
In rete il prezzo a cui è possibile reperirla si aggira attorno agli 80 euro (ma occhio alle spese di spedizione), un prezzo assolutamente competitivo e adeguato per la console e per ciò che offre, non fosse che...

Conclusioni…?
Economica, di buona qualità, esteticamente bellissima e dalle buone prestazioni di emulazione. E anche abbastanza macchinosa da usare per sfruttarla al 100%, questa è la Retroid Pocket 2.
Perfetta per il vasto parco titoli dell’era 2D, dei cabinati da sala giochi o della PSX, ben più che soddisfacente anche con le più toste Dreamcast, PSP o Nintendo 64, in generale sempre e comunque comoda e divertente da usare sia per il retrogaming sia per lo streaming da PC.
Non è una console immediata e pronta all’uso e questo può tenere lontano chi cerca una console, magari da regalare, che offra un frontend accattivante e sia subito pronta all’uso... ma come detto con un poca di pazienza si può raggiungere una flessibilità irraggiungibile su altri prodotti.

Detto questo posso quindi assolutamente concludere che se avete voglia di perderci un po’ di tempo per la configurazione la RP2 è sicuramente un prodotto consigliato che dovreste acquistare e….

* Rumore di graffio nel vinile *
* Fermo immagine *

Conclusioni (Quelle vere)
Clicca sull'immagine per ingrandirla.à  Nome:   20220307_223254.jpgà Visite: 0à Dimensione: 74.0 KBà ID: 285290Dopo tante lodi spese su questo piccolo gioiellino probabilmente vi starete aspettando spassionati consigli di acquisto e se questa recensione fosse stata scritta appena un paio di mesi fa be sarebbe proprio questa la conclusione.
E invece no.
No perché nel mentre è successa una cosa:è stata annunciata una nuova console che mette in discussione quanto possa essere conveniente o meno acquistare la RP2.
Parliamo di una console della GoRetroid, parliamo della… Retroid Pocket 2+
Una console che come suggerisce il nome è una versione riveduta e potenziata della RP2, venduta a un prezzo clamorosamente competitivo (100 dollari nel sito ufficiale).
Non ho ancora avuto modo di provarla ma a giudicare dai video che si trovano in rete (Che lasciano intravedere un discreto potenziale anche nell’emulazione Saturn e persino Gamecube) e considerando il rapporto qualità prezzo ancora più favorevole, è difficile consigliare la versione base sapendo che la versione “plus” della stessa offre prestazioni ancora migliori a un prezzo solo di poco superiore, per cui tenete d’occhio la versione nuova (e magari aspettatevi un articolo al riguardo quando deciderò di recuperarla).
Ad ogni modo, anche ammettendo che acquistare la versione base oggi non sia la cosa più logica e conveniente, questo non cambia il fatto che la RP2 originale sia stata un ottima console nonché uno dei prodotti più interessanti tra le portatili cinesi e che sia stato proprio il suo successo a portare alla nascita di una versione potenziata.

a cura di Gabriele "For_Great_Justice" Giannini