Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃÃÃà  Nome:   20220123_172943.jpgÃÃÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃÃÃà Dimensione: 60.9 KBÃÃÃÃÃÃÃà ID: 285124Ah, le console cinesi...
Che siano i vecchi “famiclone” o le più recenti console multiemulatore basati su Linux o Android, la costante di questi prodotti della terra del dragone, oltre a un’interpretazione alquanto libertina di concetti come copyright e diritto d’autore, è sempre stata una qualità costruttiva pressoché agghiacciante; prodotti si economici ma scadenti come design e qualità dei materiali, pieni zeppi di rom spesso ripetute e senza alcuna possibilità di modifica o personalizzazione del contenuto.

Arrivati al giorno d'oggi invece la situazione è decisamente cambiata e comprare in rete una console cinese per giocare a titoli retro rappresenta in molti casi una prospettiva decisamente interessante...
Parliamo ad esempio di Anbernic: questa è una gamma di console creata nel 2017 dalla Shenzhen YangLiMing Electronic Technology Co., Ltd, azienda fondata nel 2005 operante nel settore dei dispositivi da retrogaming; specializzati soprattutto in console portatili, i loro prodotti si sono distinti fin dall'inizio per una qualità costruttiva superiore alla media, qualità che è oltretutto progressivamente migliorata portando i loro ultimi dispositivi a non sfigurare con i più blasonati prodotti handheld di casa Sony o Nintendo.

La serie RG351M rappresenta quindi uno degli ultimi loro prodotti non che una delle migliori scelte per avere una console da emulazione portatile a un prezzo contenuto (attorno ai 100 euro)

Unboxing e primo impatto
Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃÃÃà  Nome:   20220123_172748.jpgÃÃÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃÃÃà Dimensione: 53.2 KBÃÃÃÃÃÃÃà ID: 285125La console arriva in una confezione minimale, seppur elegante, una piccola scatolina bianca riportante solamente il disegno del prodotto, le specifiche tecniche e la descrizione dei pulsanti.
All’interno si trovano la console, già corredata di micro-SD, un cavo Type C per la ricarica, un basilare libretto di istruzioni e una lastra proteggi schermo da applicare.
Non è presente alcun caricabatterie, ma dopotutto va benissimo uno qualsiasi di quelli USB utilizzati per il cellulare.

Specifiche tecniche:
PROCESSORE
Marca RockChip
Modello RK3326
Cores 4
Frequenza 1.5Ghz
GPU
Marca Mali
Modello G31-MP2
MEMORIA/STORAGE
RAM 1GB – DDR3L
Storage SD card fino a 256GB (Per sistema operativo e ROM)
DISPLAY
Dimensioni 3.5”
Tecnologia IPS
Risoluzione 480x320
Rapporto 3:2
INTERFACCE I/O
USB 2x Type-C
Audio Jack 3.5mm
BATTERIA
Tecnologia Polimeri di Litio
Capacità 3500mAh
Durata Circa 7 ore
DIMENSIONI/PESO
Dimensioni 15.6 x 7.1 x 1.8 cm
Peso 160gr
ALTRE CARATTERISTICHE
WiFi integrato
Funzione di vibrazione
SISTEMA OPERATIVO
EmuElec (Linux)

Ok, l’hardware non è di ultimissima generazione ma adeguato dato che comunque stiamo parlando di una console low cost.

Design e costruzione
Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃÃÃà  Nome:   Cattura-1.jpgÃÃÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃÃÃà Dimensione: 63.7 KBÃÃÃÃÃÃÃà ID: 285126Il design della console è sobrio e minimale con il display centrale e i tasti disposti attorno in stile PSP.
Rispetto alla comune plastica spesso di infima qualità tipica delle console cinesi, RG351M ha un case in alluminio di ottima fattura che da una sensazione di prodotto premium sia alla vista ma anche come sensazioni durante il gioco; il peso aggiuntivo dato da questo materiale, inoltre, da un feeling più piacevole oltre a dare l'idea di maggiore solidità.

Come tasti è presente una configurazione possiamo dire standard: croce direzionale, 4 tasti principali (A B X Y), 4 tasti dorsali L1/R1 e L2/R2, due levette analogiche oltre che gli immancabili Start e Select; nota positiva per le levette analogiche è la presenza del tasto di pressione, in grado quindi di fornire anche i bottoni L3 e R3.
I tasti di gioco sono in plastica dura, di buona qualità, spessi e piacevoli da premere e quindi in grado di garantire un ottimo feeling tattile. Oltre questo sono ottimi anche sia come sensibilità e risposta durante le sessioni di gioco, sia come posizionamento; l’unica eccezione che mi porta un poco a criticare il design sta nei tasti dorsali, innanzitutto per il loro posizionamento orizzontale sulla parte superiore della console (e quindi con L2/R2 difficilmente raggiungibili) inoltre per il fatto che dispongono di una corsa molto corta; data la buona ergonomia del tutto comunque la loro posizione non è un fattore che renda il gioco eccessivamente scomodo e con un poca di abitudine alla fine diventerà comunque normale usarli senza farci troppo caso.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_160519.jpgÃÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃÃà Dimensione: 66.3 KBÃÃÃÃÃÃà ID: 285127Un’altra piccola critica che mi sento di rivolgere è che forse la croce direzionale e i tasti principali sono un po’ troppo sporgenti rispetto ai pulsanti delle portatili a cui siamo abtuati, ma anche in questo caso ulla che crei problemi durante la pressione o a cui non ci si possa abituare.
Il pulsante di accensione si trova su un lato, ma è incassato in profondità così he sia impossibile premerlo accidentalmente durante le sessioni di gioco; sull'altro lato un trimmer analogico per l'audio, cosa non scontata in queste consoline cinesi dato che spesso sono invece previste combinazioni di tasti per la gestione del volume.
Ultimo fattore degno di nota la presenza sul retro di due comode zone in gomma che aumentano il grip durante il gioco.

Il display centrale ha una risoluzione 480 x 320, non molto alta ma comunque adeguata per i giochi che il sistema dovrebbe emulare.
Le proporzioni sono 3:2 perfette per i giochi GBA ma un po' scomode rispetto alle più generali proporzioni 4:3 il che significa avere in giochi 4:3 con immagini stirate a occupare tutto lo schermo o in alternativa con colonne nere ai lati per adeguare l'immagine; nonostante questo i giochi conservano ancora un bell’aspetto soprattutto se si sceglie di mantenere le proporzioni originali, dato che le bande nere che si fondono bene con la cornice dello schermo.
Dette queste considerazioni, qualunque sia il gioco caricato e la risoluzione/proporzioni del relativo emulatore lo schermo è luminoso e colorato e facile da vedere nella maggior parte delle condizioni di illuminazione.

Software
Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_133229.jpgÃÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃÃà Dimensione: 56.3 KBÃÃÃÃÃÃà ID: 285128Assieme alla console viene fornita una scheda microSD, già partizionata, contenente sia il sistema operativo, sia lo spazio di archiviazione per i giochi: questo significa che la Anbernic è già pronta all'uso così come viene ricevuta e non sono necessarie ne installazioni ne configurazioni.
Va detto che la uSD così come viene ricevuta contiene spesso già una enorme selezione di giochi per un po’tutte le maggiori piattaforme supportate, ma lo sappiamo, è un prodotto cinese e lì il diritto d’autore non esiste; noi però facciamo i bravi e utilizziamo rom solo di giochi che già possediamo legalmente, ok?
Lo stock firmware che viene precaricato nella console è una versione modificata di EmuELEC, una distribuzione Linux dedicata al retrogaming: questa è composta da due parti
  • Emulationstation: il frontend, ossia l'interfaccia utente che permette di catalogare i vari sistemi, i relativi giochi, permettendo di navigare tra di essi e avviare il titolo desiderato
  • Retroarch: il backend, in grado di effettuare l'emulazione vera e propria dei vari sistemi
Le uniche eccezioni in questa accoppiata sono relative ai giochi per Nintendo DS e per PSP dove il frontend va a richiamare gli emulatori dedicati invece che retroarch
Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_133237.jpgÃÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃÃà Dimensione: 56.2 KBÃÃÃÃÃÃà ID: 285129Emulationstation consente inoltre di personalizzare l’estetica dell’interfaccia, andando ad esempio a selezionare il tema di visualizzazione o a scaricare le cover o gli artwork dei giochi presenti; retroarch al contrario consente di andare a personalizzare aspetti relativi all’emulazione e alle performance dei vari sistemi.
Nota positiva sebbene il firmware sia basato su Linux, per i giochi viene utilizzata una partizione dedicata, di tipo FAT32, il che significa che è quindi sempre possibile accedervi e modificarne il contenuto anche con un qualsiasi PC Windows utilizzando un adattatore USB/uSD.

Esperienza Utente
Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_133302.jpgÃÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃÃà Dimensione: 58.2 KBÃÃÃÃÃÃà ID: 285130Come detto lato firmware la console è già pronta all’uso e non sono necessarie ulteriori operazioni; basta caricare i giochi nella partizione appropriata, inserendoli nella cartella della piattaforma adeguata, per lasciare che EmuELEC al primo avvio vada a individuarli e aggiungerli alla libreria.
Completato il boot la prima schermata è quella della selezione del sistema di gioco: vengono mostrati solo i sistemi per cui abbiamo caricato giochi e, in base al tema selezionato, questi sono elencati con piacevoli artwork, foto o altri stili molto carini; scelta la console la seconda schermata è la selezione vera e propria del gioco con i titoli a cui è possibile associare una cover, uno screenshot o nuovamente un artwork adeguato, insomma una interfaccia molto gradevole invece che avere una insipida lista di soli nomi. Fatta la scelta ecco che viene automaticamente lanciato retroarch con il core appropriato e ci si ritrova davanti il caricamento del gioco così come se avessimo acceso la relativa console.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_133410.jpgÃÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃÃà Dimensione: 49.7 KBÃÃÃÃÃÃà ID: 285131Visivamente la resa è ottima sia nel 2D che nel 3D ma va ripetuto come di default come detto il sistema tende a utilizzare tutto lo schermo riadattando l’immagine al formato 3:2 indipendentemente dalla risoluzione originale, cosa che comunque può essere cambiata dalle impostazioni di sistema; certo, lo schermo è un po piccolo e questo in alcuni giochi nati per onsole fissa può portare a rendere un poco più difficoltoso legere cosa è scritto a schermo, ma comunque nulla che renda impossibile godersi i dialoghi di un GDR qualsiasi.
Giocare con Anbernic è piacevole come impugnatura, ergonomia, e anche resa dell’emulazione (nella maggior parte dei casi come vedremo tra poco); sono gestite nativamente tutte le possibilità di salvataggio offerte dai sistemi originali, che sia nella memoria di una cartuccia o in una memory card, per quanto la presenza di retroarch permetta anche di “barare” e di sfruttare i savestate.
Cosa non da poco è prevista una funzione di stand by per cui basta premere il power button per mettere in pausa il sistema e la partita così da riprenderlo comodamente più tardi.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_133457.jpgÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃà Dimensione: 66.1 KBÃÃÃÃÃà ID: 285132Tramite adeguati combinazioni di tasti poi è altrettanto semplice chiudere il gioco, tornare alla schermata iniziale così da lanciarne un altro
Sono poi presenti varie impostazioni per customizzare la propria interfaccia, tra temi e stili di visualizzazione delle singole librerie di giochi, oltre che alla comoda facoltà di aggiungere giochi di qualsiasi sistema a una lista di “preferiti” direttamente dall’interfaccia della console.
Infine, anche se confesso che non ho ancora avuto modo di provarlo la presenza del modulo wi-fi integrato consente tra le altre cose anche il netplay sfruttando proprio questa feature di retroarch.
Alla fine, ci si dimentica quasi che di star giocando con una console cinese anzi, il feeling è proprio quello di un prodotto di qualità.

Performance ed Emulazione
Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_133618.jpgÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃà Dimensione: 57.3 KBÃÃÃÃÃà ID: 285133Il sistema può emulare sistemi di gioco fino alla quinta generazione di console.
Le prestazioni per quanto riguarda i giochi 2D sono pressoché perfette: NES, Game Boy, Game Boy Advance, Neo Geo, Neo Geo Pocket Color, Super NES, Sega Mega Drive, TurboGrafx-16 per citarne solo alcuni sono emulati senza problemi e perfino la prima Playstation viene gestita tranquillamente, con una grafica 3D sempre fluida e un audio stabile
Altre piattaforme un po’ più impegnative possono offrire risultati altalenanti, in base al gioco e a quanto questo metta alla prova l'hardware.
N64, Sony PSP e Sega Dreamcast offrono esperienze che, sebbene possano essere in generale considerate giocabili sono ancora lontanissime da un’emulazione perfetta.
Variando un po come titoli, quelli in 2D non danno praticamente alcun problema: giocare a uno Street Fighter Alpha 3 MAX su PSP o un Marvel vs. Capcom 2 su Dreamcast ad esempio sono un piacere, fluidi e veloci senza alcun problema.
Tra i titoli in 3D invece la situazione si complica e si oscilla da giochi dignitosamente giocabili con qualche sporadica presenza di glitch audio/video a altri talmente lenti da essere inutilizzabili
Va detto che in questo caso il passaggio a un firmware alternativo ha migliorato almeno nella mia esperienza di gioco sensibilmente le performance anche con questi 3 sistemi.
Spendendo 2 righe anche sull’emulazione DS, questa è ben supportata dalla console ma… è abbastanza scomoda; le ridotte dimensioni dello schermo, infatti, rendono poco pratica la visualizzazione affiancata (o peggio sovrapposta) dei due display della portatile Nintendo, cosa che rende il giocare ai relativi giochi veramente troppo faticoso
Relativamente alla batteria la durata media si aggira tra le 6 e le 7 ore

Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_133717.jpgÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃà Dimensione: 52.8 KBÃÃÃÃÃà ID: 285134Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_133821.jpgÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃà Dimensione: 70.4 KBÃÃÃÃÃà ID: 285135Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_134059.jpgÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃà Dimensione: 58.0 KBÃÃÃÃÃà ID: 285136Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃÃà  Nome:   20220121_145818.jpgÃÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃÃà Dimensione: 56.3 KBÃÃÃÃÃà ID: 285137

Custom Firmware
Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃà  Nome:   20220121_15080.jpgÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃà Dimensione: 32.9 KBÃÃÃÃà ID: 285138Il problema principale dello stock firmware è che, in realtà, la RG351 non è tra le piattaforme ufficialmente supportate dal team di sviluppo di EmuELEC…
In pratica Anbernic ha deciso di utilizzare senza alcun permesso una loro versione modificata di EmuELEC nonostante il team di sviluppo abbia espressamente proibito lo sfruttamento commerciale di questa distribuzione; questo comporta che non sono previsti aggiornamenti ufficiali da parte del team EmuELEC ne sarà possibile ottenere il loro supporto. Gli unici eventuali aggiornamenti firmware saranno eventualmente gestiti da Anbernic stessa.
In definitiva quello che si ha è un firmware non totalmente ottimizzato per la console e che difficilmente verrà aggiornato nel corso del tempo; certo, per un utente che vuole solo giocare senza troppi problemi questo nella stragrande maggioranza dei casi sarà più che sufficiente, ma per chi vuole trarre il massimo da questa console il consiglio è quello di passare a uno dei firmware alternativi esistenti come 351ELEC, ArkOS oppure Batocera.

Personalmente tra le alternative disponibili ho installato ELEC351e mi sento di consigliarlo; sempre basato su un fork di EmuElec questo è maggiormente ottimizzato per la RG351, facilmente aggiornabile, e soprattutto per ogni emulatore sono già presenti delle configurazioni di default adattate piattaforma per piattaforma, in particolar modo per le impostazioni video
Come detto in precedenza anche lato emulazione si notano sensibili miglioramenti e, sebbene N64, Sony PSP e Sega Dreamcast rappresentino ancora il limite per questa consolina, le prestazioni sono discretamente migliorate seppure non si sia raggiunta una emulazione perfetta.

Prezzo
In rete il prezzo oscilla tra le 120 e le 150 euro, forse leggermente eccessivo date le prestazioni, pur lodandone comunque la qualità costruttiva.
Per chi volesse spendere un po’ meno comunque suggerisco in alternativa la RG351P, pressoché identica alla RG351M tranne che per la scocca in plastica invece che in alluminio e l’assenza del modulo wi-fi integrato, a fronte di un risparmio attorno ai 25 euro.

Conclusioni
Clicca sull'immagine per ingrandirla.ÃÃÃÃà  Nome:   maxresdefault.jpgÃÃÃÃà Visite: 0ÃÃÃÃà Dimensione: 66.2 KBÃÃÃÃà ID: 285139Per chi cerca una console da emulazione relativamente economica, senza per questo sacrificare la qualità costruttiva o le performance la RG351M è un’ottima scelta.
Perfetta per il vasto parco titoli delle vecchie console a cartucce o della PSX, comunque accettabile quando si entra nel campo di N64 o oltre. Comoda e pronta all'uso per chi vuole semplicemente giocare, versatile ed espandibile per chi vuole divertirsi un po’con il firmware e ottenere il massimo da questo gioiellino.
Certo non è la meno costosa tra le proposte per questa fascia di prestazioni ma dal mio punto di vista può valere la pena investire un qualcosa in più per una console che abbia anche lo stile e l’appeal di un prodotto più pregiato.

Piccola postilla
La serie RG351 è distribuita in 3 versioni, dal medesimo hardware e dalle medesime prestazioni ma con piccole differenze costruttive; oltre alla RG351M presa in esame e alla già citata RG351P (case in plastica, niente wi-fi integrato e quindi prezzo più basso) esiste anche la RG351V.
Nella Anbernic RG351V form factor e disposizione dei tasti richiamano il buon vecchio GameBoy, viene utilizzato un display più grande (640 * 480) ma è presente un solo stick analogico.
Se siete interessati all’acquisto valutate voi quale delle 3 versioni ritenete più adeguata ai vostri gusti.
a cura di Gabriele "For_Great_Justice" Giannini