Cavalcando l'onda dell'esplosione del picchiaduro 3D, avvenuta anche grazie al secondo capitolo di Tekken, nonchè seguendo la legge del mercato che vuole che tante cose di successo siano sfruttate al massimo, anche il famosissimo beat'em up della Namco ebbe l'immancabile anime. L'impressione più rilevante è quella della superficialità, anche se già per un fan non accanito il titolo è sufficiente a spingere alla visione. Chiaramente non è una produzione di alto livello, ma il difetto della somma delle parti lo si riscontra già nell'aspetto. Sembra di vedere una normale puntata di una serie a cartoni, dignitosa sicuramente nella sua qualità ma non pensata per colpire visivamente.
Questa sensazione di poca profondità purtroppo incombe anche...dove fa più male: nella trama. I supporters della serie vorrebbero di certo qualcosa che giustifichi un nome blasonato come Tekken. Non che l'originale sia basato su una grandiosità della storia, ma l'anime ha bisogno di essere seguito con curiosità: nella sfera dei fans, fornire degli spunti interessanti ad approfondire i personaggi, anche solo "animare" i personaggi, è importante. Invece la maggior parte di essi non solo ha una parte marginale, ma addirittura appare soltanto per qualche secondo. La leggerezza della narrazione è giustificabile, meno l'aderenza col videogioco limitata all'apparizione dei personaggi. Anche nelle scene dgli scontri non c'è niente che faccia pensare al "vero" modo di combattere dei protagonisti.
Mostrato nel 1998, l'anime dovrebbe essere basato su Tekken 2, anche se abbia subito l'influenza del terzo e penultimo capitolo uscito per PSX; in effetti potrebbe esser stato sfruttato per solleticare la curiosità verso Tekken 3 con la presenza di alcuni characters.
La storia gira su Jun e Kazuya, incontratisi da bambini, prima che il padre di lui, Heiachi, lo lanciasse da una rupe e segnasse l'inizio della faida familiare dei Mishima. Sullo sfondo della vendetta di Kazuya ci sono alcune trame: Jun e Lei sono dalla parte della legge e si recano al torneo King of Iron Fist indetto da Heiachi sulla sua isola per danneggiare l'organizzazione criminale del capo del clan Mishima; Lee vuole prendere il controllo dell'organizzazione e fare fuori il fratellastro Kazuya, facendo il doppio gioco con Nina ed Anna; Jack2 cerca di salvare una bambina malata.
Come detto, la sensazione che si ha è che la produzione sia solo stata abbozzata, unita in superficie per giustificare un lungometraggio sul gioco in questione. Sembra sia una singola puntata di una serie; commessa oggi, una colpa così farebbe imbestialire i seguaci del picchiaduro, ma al tempo di Tekken the Animation non esisteva sicuramente una fanbase importante come quella attuale (almeno in occidente), pronta a contare al suo interno anche utenti dell'americana Microsoft con l'arrivo di Tekken 6.
Quindi, se questo OAV sia da vedere o meno dipende da persona a persona, chiaramente. Basta non aspettarsi il film definitivo su Tekken e questo potrebbe rivelarsi tutto sommato una rilassante visione per ingannare il tempo, data anche la lunghezza non eccessiva; appunto, pensando ad altri famosi beat 'em up serializzati abbastanza bene, credo che se fosse stato parte di una serie l'idea di superficialità sarebbe scomparsa.