Distribuito in occidente solo attraverso il circuito home cinema (DVD, Blu Ray e UMD), il film è ambientato ben sette anni dopo la distruzione di Raccoon City e la successiva bancarotta della Umbrella, nonchè dopo i fatti accaduti alla fine di Resident Evil 4 proponendosi come collante tra quest'ultimo episodio e Resident Evil 5.
Claire Redfield, sorella di Chris, ora fa parte di un organizzazione non governativa chiamata Terra Save atta a combattere il bioterrorismo e una nuova multinazionale, la WilPharma, accusata di usare il letale T-virus per alcuni esperimenti. Un giorno Claire, mentre si trova in un aeroporto di una piccola cittadina Statunitense, è (caso strano) vittima di un attacco di un presunto gruppo di bioterroristi che ha rilasciato un uomo infettato dal T-Virus nell'aeroporto, innescando il panico nonchè l'ennesima contaminazione. L'incubo di Raccoon City si ripete. Per cercare di contenere l'infezione, il governo invia sul campo l'esperto Leon Kennedy, ormai divenuto un agente segreto addestrato per questo tipo di operazioni. Da qui in poi assisterete ad una storia che poteva essere benissimo quella di un nuovo capitolo della saga, piena di clichè come la protezione della bambina indifesa (simil Shelly Birkin), la morte e trasformazione in zombi dell'amico compagno di squadra, il personaggio doppiogiochista e i classici colpi di scena non colpi di scena. Se nel gioco questa formula poteva andare anche bene (non me ne vogliano i fan, ma i Resident Evil si somigliano un po' tutti) nel film và a mancare proprio l'interazione, l'immedesimazione che il medium videogame ha. Mancanza che si nota anche nei pochi, per non dire nulli, "spaventi" che il film dovrebbe dare o dalla scarsa suspance di alcune scene. A peggiorare ulteriormente le cose ci si mette una strana sensazione che si ha durante l'intera durata del film: che la trama non sia stata ben sviluppata, portando lo spettatore a non capire a pieno alcune scelte dei personaggi e del motivo reale delle loro azioni.
Trattandosi di un film in CG, bisogna spendere anche qualche parola per il lato tecnico che in questo caso risulta altalenante. Infatti, mentre Leon e Claire e qualche altro protagonista risultano modellati e animati ottimamente, lo stesso non si può dire per tutto il resto del cast che, oltre ad essere molto meno curato esteticamente, presenta delle animazioni molto legnose e innaturali, distante anni luce dall'incredibile naturalezza e fluidità del comparto tecnico di un prodotto più "vecchiotto" come Advent Children di Square-Enix. Sull'altalenante andante sono anche gli scenari che alternano alcuni belli e dettagliati come i laboratori WilPharma ad alcuni un po' più semplici e che non vanno oltre il classico "fanno il loro dovere". Niente da dire invece per il sonoro: le musiche in sottofondo accompagnano bene l'azione e il doppiaggio in italiano è più che dignitoso, forse un po' ripulito di alcune parolacce rispetto al parlato originale ma comunque abbastanza fedele.
Un film da buttare, dunque? E invece no. A dispetto di quanto scritto, ad un occhio meno critico Resident Evil: Degeneration va preso per quello che è: un film per il fan. Infatti, alcune scene ben fatte, i continui rimandi agli episodi videoludici, la scelta azzeccata di usare due personaggi importanti e alquanto amati e la natura stessa del film che si propone come "sequel" in grado di chiarire aspetti ancora ignoti del grande intreccio narrativo dell'intera saga, sapranno sfamare l'appassionato più duro e puro.
Sandro "Sunstoppable" Prete