Lara è un’ archeologa, ricca dalla nascita, i cui genitori sono morti quando lei era ancora bimba.
Nel videogioco la signorina Croft è coraggiosa, forte, formosa, sensuale, sprezzante del pericolo e in ogni avventura “da giocare” ha sempre qualche reliquia da recuperare.
Quando un videogioco viene “trasportato” in un film il rischio di sconvolgimenti o film dal basso profilo sia artistico che visivo è molto alto.
Fortunatamente questa volta il film riprende abbastanza bene la filosofia del videogioco a cui si ispira.
Lara è impersonata da Angelina Jolie. L’attrice si identifica decisamente bene per quanto riguarda formosità corporea e in particolare per tutto quanto riguarda la femminilità aggressiva e sexy che ha fatto innamorare tanti giocatori che, con pad o tastiera alla mano, esploravano ambienti antichissimi e pieni di pericoli.
Non solo: particolare cura è stata riposta anche nel vestiario della protagonista, nelle sue movenze che ricordano le abilità di salto, capriola e arrampicata viste nel gioco, negli ambienti antichi e d’atmosfera (alcuni direttamente presi dai videogiochi, esempio: Venezia), nella presenza della “casa di Lara” e nelle 2 pistolone che la nostra bella ragazzotta impugna per eliminare i cattivi.
Insomma ad una prima visione sembrerebbe che questo film sia un ottimo prodotto,
La trama di questo film non ha nulla a che vedere con nessuna di quelle viste nei videogiochi. Anche se la storia di fondo non è affatto male non si capisce davvero il motivo di questa scelta, visto che anche le “storie” contenute nelle avventure “giocabili” erano assolutamente valide per la creazione di qualsiasi film e avrebbero dato a questa produzione cinematografica ancora maggiore somiglianza al capolavoro videoludico.
Ecco la trama:
Lara cerca un oggetto che consente di controllare il flusso del tempo e quindi anche di modificarlo. Questo oggetto è un triangolo magico e funziona solamente una volta ogni 5000 anni, secondo una precisa congiunzione astrale. Il Triangolo potrebbe permettere alla ragazza più atletica del mondo di rivedere suo padre morto a cui lei è particolarmente affezionata.
L’oggetto desiderato è diviso in 2 parti da recuperare e comporre, e per trovarle serve un altro oggetto che funge da chiave (nel pieno stile del videogioco).
Sulle tracce del triangolo “spezzato” da ricomporre ci sono anche gli Illuminati, una setta che desidera utilizzare il potere dell’oggetto magico per scopi non proprio altruisti.
Il resto lo lascio scoprire a chi fosse interessato a vedere il film…
Prima di tutto, nel film, mancano del tutto le situazioni di solitudine e ricerca tipiche del videogioco, tutto è incentrato sull’azione e su Lara, gli elementi archeologici sono li solo per fare atmosfera e per dare una parvenza di avventura. Altri film hanno saputo ricreare sensazioni di avventura decisamente migliori, basti pensare a un qualunque Indiana Jones o ai recenti “il mistero delle pagine perdute” e “il mistero dei Templari”.
È un peccato perché Tomb Raider avrebbe avuto davvero le carte in regola per mischiare sapientemente elementi di avventura con elementi di combattimento; scene d'azione con scene di solitudine, paura e mistero.
Qui invece si è voluto puntare tutto sulla sensualità della protagonista e sull’azione dei combattimenti, in modo da far passare quasi in secondo piano la trama.
Più che sensualità si potrebbe parlare di sesso e basta, visto che nel film si sprecano le inquadrature al seno e alle parti basse, fin ad arrivare a situazioni al limite dell’osceno come la scena in cui Lara cavalca una grossa pietra appuntita (di forma vagamente fallica) appesa al soffitto e la spinge fin a bucare un’ antica ampolla…
Tra i difetti vi è anche la sceneggiatura che risulta a volte confusa: più volte accadono cose che non si spiegano, come per esempio le bambine che aiutano la protagonista in alcune situazioni senza apparente motivo. Un po’ di mistero poteva sicuramente giovare ad un film che tratta di argomenti avventurosi ma realizzato nel modo in cui è stato concepito in questa produzione, più che un mistero sembrano scene buttate li tanto per allungare la durata complessiva della visione. Un altro esempio di azione incomprensibile o comprensibile solo per far emergere una troppo ostentata e quasi ridicola determinazione e aggressività della protagonista, è quando Lara distrugge un antichissimo orologio probabilmente di estremo valore perché intuisce dal nulla che l’oggetto nasconde qualcosa di importante. L’intuizione ci può anche stare ma cacchio, se dentro un oggetto ce n’è un altro importante non
Gli effetti speciali sono buoni e ben realizzati, le scene di combattimento sono gradevoli ma perdono il confronto con moltissimi altri film.
L’interpretazione dei vari attori è tutto sommato sufficiente ma nessuno, a mio avviso, eccelle. In particolare proprio Angelina Jolie se da un lato riesce a interpretare abbastanza bene il ruolo della donna ”fatale” (anche se a volte risulta forse troppo ostentato), dall’altro lato risulta poco credibile in altre situazioni recitative (tristezza, sorpresa, affetto, ecc.).
Avrei preferito una Lara meno ostentata e finta (davvero poco credibile l’interpretazione della tristezza dovuta al padre morto!) e meno volgare, avrei desiderato una sceneggiatura migliore e anche meno azione e più avventura.
Personalmente non ho apprezzato questo film ma vista la buona somiglianza al videogioco e la tutto sommato apprezzabile qualità di effetti visivi e dei combattimenti, nonché della resa delle ambientazioni decido di assegnargli un voto discreto.
Titolo originale: Lara Croft Tomb Raider
Anno: 2001
Durata: 100 minuti
Genere: Avventura
Regia: Simon West
Produttore: Lawrence Gordon, Lloyd Levin
Interpreti e personaggi
Angelina Jolie: Lara Croft
Jon Voight: Lord Richard Croft
Iain Glen: Manfred Powell
Noah Taylor: Bryce
Daniel Craig: Alex West
Richard Johnson: Gentleman
Chris Barrie: Hillary
Julian Rhind-Tutt: Mr. Pimms
Leslie Phillips: Wilson
Robert Phillips: Julius
Rachel Appleton: Lara da giovane
Ozzie Yue: Vecchio monaco buddista
Dario "Dariolino78" Lanzetti