Gli strategici la fanno da padrona, a partire da Fate of the Dragon, meglio noto in Italia come I Tre Regni, che ci fa rivivere la grande guerra della storia cinese dalla parte di una delle fazioni tra cui scegliere, in un prodotto interessante dal punto di vista della ricostruzione storica che, però, non è sostenuto da un gameplay al livello della concorrenza di maggior successo. Outlive appartiene allo stesso genere videoludico, ma abbraccia un contesto del tutto diverso, portandoci in un remoto futuro che vede un terribile conflitto tra umani ed androidi, non riuscendo comunque ad imporre contenuti significativi né dal punto di vista narrativo che strutturale. Tutt'altro destino per Cossacks: European Wars, che disegna un quadro del nostro continente fra il diciassettesimo ed il diciottesimo secolo, permettendoci di prendere parte alle numerose battaglie che lo hanno contraddistinto, puntando moltissimo sulla scala dei conflitti, restituendoci un controllo su eserciti di migliaia di unità.
Cambiamo genere e passiamo ai giochi di ruolo. Evil Islands non è male, ci cala nei panni di un avventuriero che ha perso la memoria e si ritrova in un arcipelago composto da tre isole che dovrà setacciare per bene per capire di più sull'accaduto; difficile ma bilanciato ed ingegnoso, può essere considerato addirittura un cult game. Si vede anche il team Volition, che prima di raggiungere la grande fama con Red Faction, pubblica per PC e PS2 il gioco Summoner, anche questo un RPG di stampo fantasy, interamente poligonale e con qualche concessione in più del solito alla spettacolarità (ma senza esagerare), riuscendo ad ottenere anche un discreto riscontro commerciale che ne giustificherà il secondo episodio.
Chiudiamo con due brutti abbagli per i fan dei marchi di Evil Dead e X-COM: i primi si beccano Hail to the King, che dovrebbe dare un seguito alle vicende della trilogia cinematografica con un survival horror sulla falsariga di Resident Evil, ma con risultati parecchio deludenti; i secondi accolgono Enforcer, uno spin-off in cui guidare un esoscheletro corazzato in un gameplay di pura azione, molto confuso e dozzinale, troppo distante e poco affine alle abitudini degli irriducibili di UFO.
Tribes 2 I tempi di Halo e Call of Duty erano ancora distanti quando Tribes 2 divenne un cult. Seguito di un già valido FPS da giocare in multiplayer di massa, ebbe il merito di portare il conflitto in una scala ancora più estesa, per un brand che ha poi vissuto momenti di difficoltà per il fallimento del publisher. Eppure con questo sono state celebrate feste, matrimoni e quant'altro nonostante tutto. Tropico Nell'immaginario collettivo, di certo la vita del dittatore non sembra così male. Se poi il territorio su cui governare è una splendida isola tropicale, potrebbe rivelarsi un'esperienza interessante. E così, tra la gestione del reparto militare quanto di quello politico o religioso, Tropico scorre al ritmo di musica caraibica, guadagnandosi una buona quota di appassionati. |
Il Nintendo 64 continua la sua serena marcia verso la pensione accontentandosi di un solo videogioco, quel Dr. Mario che nella sua edizione “64” non manca di confermare le buoni doti che da sempre lo contraddistinguono.
Dr. Mario Un grande publisher non poteva difettare di un puzzle game degno di chiamarsi tale. La Nintendo la butta sul "farmaceutico", immaginando un contesto in cui Mario deve combinare delle medicine per avere la meglio su virus e batteri. Il gioco era già molto godibile nelle sue edizioni ad 8 e 16 bit, ed in questo caso si arricchisce di modalità aggiuntive ed una grafica un pizzico più moderna. |
Il panorama Playstation non è in realtà molto più invitante degli altri. La PS2 si gode un titolo riuscito ed originale come The Adventures of Cookie & Cream, ma soprattutto l'invasione della 3DO Company che, infatti, in un periodo di acuta crisi creativa e finanziaria, moltiplica le uscite per scongiurare il fallimento, facendo leva sui franchise più affermati, ma la qualità media non se ne giova di certo: il TPS Army Men-Green Rogue ci chiede di controllare un soldatino verde e plasticoso, ma altresì potenziatissimo, peccato che il gioco sia meno che mediocre; Army Men-Air Attack 2 è sicuramente migliore, ma si rivela poco più che un porting diretto dell'omonimo prodotto uscito un mese prima per la PSOne; Heroes of Might & Magic – Quest for the Dragon Bone Staff, oltre al titolo lunghissimo, propone una variante per la saga fantasy inventata dalla New World Computing, ma il design di questo spin-off fatica ad imporsi con la sua grafica approssimativa ed un divertimento spesso latitante. Winback: Covert Operations è l'adattamento “enhanced” di un videogame uscito un paio d'anni prima sul Nintendo 64, che in questa occasione conferma il suo gradevole impianto ludico, costruito tra azione e spionaggio. C'è anche Guerre Stellari, questo mese, ma Super Bombad Racing è indirizzato ai più giovani appassionati, e propone gli eroi dei nuovi capitoli della saga in versione “super deformed”, ed il suo target d'elezione spiega il perché delle corse piuttosto blande. La Electronic Arts pubblica Rumble Racing, un prodotto automobilistico molto arcade ed apparentemente umile, ma la grafica spoglia serve per supportare i 60fps che restituiscono una notevole sensazione di velocità, con un certo apprezzamento della critica. Semplicemente disastroso, invece, ESPN National Hockey Night della Kush Games, una delle peggiori simulazioni di questo sport per la PS2.
La prima Playstation si gode ancora qualche uscita grazie alla sua distribuzione capillare, ed Aladdin in Nasira's Revenge della Argonaut è un action tutto sommato rispettabile, tecnicamente valido ma non molto ispirato nel level design. C'è spazio per il commiato della serie MTV Sports, che con TJ Lavin's Ultimate BMX depone le armi e si arrende alla concorrenza con l'ennesimo prodotto che non offre molto oltre al marchio del celebre canale televisivo. Due famosissime serie televisive si godono un tie-in, ma è difficile stabilire quale sia il peggiore: di The Simpsons Wrestling ne parliamo più giù, ma è giusto sottolineare anche l'uscita di Smurf Racer!, che appartiene all'infinita sfilza di racing game con character noti che non aggiunge assolutamente nulla al patrimonio videoludico, ma potrebbe apparire un acquisto imprescindibile per i fanatici dei Puffi!
The Adventures of Cookie & Cream L'obiettivo è raggiungere la fine di un livello a sviluppo verticale, avendo la meglio su piccoli enigmi che spesso non potremo risolvere da soli, ma dovremo alternarci al controllo dei due personaggi per sbloccare alcuni passaggi. Un gioco originale e ben realizzato della From che si è meritato anche una recente riedizione su DS. The Simpsons Wrestling Fan service quello del team Big Ape, che prende i famosissimi character della serie animata ideata da Matt Groening e li mette a combattere su un ring. Ci sono i doppiatori originali, le espressioni celebri del cartone, ma non un impianto ludico soddisfacente, con combattimenti spesso noiosi ed una grafica con qualche incertezza di troppo. |
Gianluca "musehead" Santilio