Partiamo sempre dal mercato computer, dove su Amiga arrivano due capolavori d'incommensurabile qualità: Turrican 2 e Speedball 2, entrambi dei must per ogni appassionato Commodore.
Preoccupante, invece, la marea di titoli facilmente dimenticati dal popolo 16-bit. Blinky's Scary School è un platform game a flip screen molto colorato ma dal look comunque obsoleto, in cui fanno capolino anche degli elementi da action-adventure come la raccolta e l'uso di oggetti. Crime Wave, invece, è una sorta di NARC per quanto riguarda le tematiche e l'impostazione del gameplay focalizzato sullo shooting a scorrimento orizzontale, ma è davvero squallido in tutti i suoi aspetti. Metal Masters è sicuramente più simpatico e ci mette alle prese con combattimenti fra robot molto nello stile di Rise of the Robots, per fortuna presentando una gradevolezza maggiore di questo mito del trash. Horror Zombies from the Crypt è un gioco di piattaforme che di orrorifico ha soprattutto la qualità ed il design grafico, per non parlare della colonna sonora martellante... insomma, non proprio un trionfo per la Millennium. Obitus della Psygnosis è veramente un titolo ostico, ma originale e pieno di fascino, un RPG che esce fuori dai dungeon e li sostituisce con un'inquietante foresta, ma pochi riescono a goderselo.
Dopo tanta roba “average”, spuntano videogiochi degni di menzione, per nostra fortuna. Midwinter II: Flames of Freedom è un'ambiziosa action-adventure di spionaggio in cui dovremo fare davvero di tutto, con un buon motore 3D che ci permetterà di controllare numerosi veicoli per una struttura complessiva d'avanguardia per l'epoca; Pro Tennis Tour 2 è forse la migliore simulazione di questa disciplina per Amiga/ST, realizzata dalla Blue Byte, offriva un gameplay non troppo arcade ma comunque accessibile, con una grafica rispettabile; indimenticabile Wrath of the Demon, strepitoso esercizio tecnico con numerosi punti in comune con Beast, ma con una maggiore varietà di gioco, peccato che anch'esso preferisca dare precedenza al reparto audiovisivo piuttosto che a quello ludico, ma non ci sono dubbi sul fatto che meriti di essere provato estensivamente.
Breve focus sulle conversioni: quella di Teenage Mutant Hero Turtles è abbastanza pietosa, anche a causa di un gioco originale non irresistibile, ma gli evidenti problemi tecnici sono poco giustificabili; Super Monaco GP fa la sua bella figura nel passaggio su computer da una scheda da bar veramente performante, inoltre viene anche espanso con nuove piste; anche Dragon's Lair 2 fa il possibile per non sfigurare su dischetti, ma l'inevitabile ridimensionamento toglie molta spettacolarità ed il perfido swap disk è al limite della sopportazione.
Parliamo più del solito anche del mercato DOS, perchè i personal computer di Bill Gates sono in rapidissima crescita e vantano titoli di primo piano. Links è una simulazione golfistica dalla grafica impressionante che strizza l'occhio al fotorealismo grazie ai prodigi della VGA, ma è solida anche sotto il profilo ludico imponendosi come un punto di riferimento per il genere per lungo tempo. La Infogrames ci presenta uno dei più coraggiosi esperimenti della sua carriera e non solo: Alpha Waves è complicato da circoscrivere ad una categoria, ma mescola elementi da platform, puzzle game ed art game, presentando il risultato sotto spoglie completamente poligonali ed ipnotiche, fortemente new-age. Stellar 7, invece, è un ottimo remake di un classico per Apple II che sfrutta bene le nuove risorse tecnologiche messe a disposizione da VGA, 386 e Soundblaster, colpendo anche per il generoso parlato digitalizzato. Sulle riviste suscitano impressione le generose forme che Cassanda Peterson presta al personaggio della strega Elvira, che col suo tie-in, però, riesce a spaventare un bel po' di videogiocatori, poichè un horror così ben disegnato non l'aveva ancora visto nessuno, riuscendo ad inaugurare una breve serie di buon successo. 4D Sports Driving, noto anche come Stunts, è un racing game caratterizzato soprattutto da un editor di semplice utilizzo capace di permettere a chiunque di realizzare i propri tracciati, ma anche le sezioni di guida sono ben fatte, con ogni auto dalle peculiarità ben riconoscibili ed una splendida opzione di replay. Citiamo, infine, Oil's Well, un simpatico puzzle della Sierra che ibridizzava alcuni elementi di Pac-Man (la raccolta delle palline) con un movimento del nostro sprite vicino a quello di Qix.
L'immortale Commodore 64 non vuol saperne di tirare le cuoia e lo dimostra con Creatures, amatissimo platform game della Thalamus in cui dovevamo controllare un esserino indefinibile per vari stage, compresi i fantastici torture screen, in cui dovevamo fare i conti con un enigma da risolvere in fretta per salvare la pelle ad un nostro compagno. E che dire della versione di Turrican II, curata da Manfred Trenz in persona? Uno dei massimi lavori presenti per questo home computer.
Speedball II Ice creaaaam! Dagli spalti di uno stadio metallico si leva questa voce digitalizzata che esprime perfettamente la cura per i dettagli e l'atmosfera che pervade questo lavoro dei Bitmap Brothers. Il primo Speedball era già molto buono, ma qui si raggiungono risultati assai migliori nel campo tecnico e viene affinato il gameplay, difficile ma appassionante. Tra i migliori giochi di sempre nel particolare genere degli sport futuristici. Turrican II: the Final Fight Che lo si prenda su Amiga o C64, è un capolavoro. Sul primo ci si può gustare un Chris Huelsback in stato di grazia, sul secondo un Manfred Trenz in vena di straordinari. Un gioco capace di lasciarsi ispirare da più titoli appartenenti a generi diversi, eppure in grado di esprimere una formula di run'n'gun molto riconoscibile. Un perfetto mix di azione ed esplorazione che ha inciso in via definitiva il nome di Turrican nell'elite dei classici. |
Dal Giappone arriva una parziale offensiva della Nintendo alla Sega, dato che quest'ultima stava rubando tutta la scena delle console a 16-bit, e lo fa parlando dei suoi capolavori per Super Nintendo alle riviste europee, macchina che in USA e Giappone è una realtà. La strada per i nostri negozi è lunga ancora un anno, ma lasciano di stucco le immagini e le notizie che arrivano da chi il Super Nintendo lo ha preso per importazione, in primis grazie al meraviglioso Super Mario World, ma lasciano di sasso anche gli screenshot di Final Fight, un adattamento non perfetto, con alcune mancanza a partire da un personaggio, ma la riproduzione della scheda da bar Capcom è a dir poco convincente.
Il rivale Megadrive è già arrivato ai fatti, portando delle argomentazioni sicuramente valide come Gynoug, uno shooter notevolmente atmosferico. Dynamite Duke è un altro sparatutto ma alla Operation Wolf, ovvero con inquadratura alle spalle del nostro avatar e nemici che si muoveranno in passerella di fronte a noi in un videogioco complessivamente non clamoroso. Curioso il destino di Magical Flying Hat Turbo Adventure, un platform game simpatico ed estremamente nipponico che arriverà qualche tempo più in là in Europa sotto le mentite spoglie di Decap Attack, rappresentando una total conversion radicalissima. Da qui in poi tutte conversioni: Air Buster è una buona riproduzione di un coin-op Kaneko, di per sé non trascendentale ma capace di accontentare sui 16-bit Sega gli ammiratori della versione arcade; stesso tragitto per Dangerous Seed della Namco, che però nel passaggio deve sorbirsi un'antiestetica barra laterale ed una riduzione di colori che non gli donano un look molto al passo coi tempi; Darius II mantiene le ottime sensazioni del coin-op originale, vanta delle musiche assai orecchiabili e c'è da rammaricarsi soprattutto per la mancanza del gioco in doppio; Wonderboy III: Monster Lair è un run'n'gun travestito da hack'n'slash, ma rimane anche nell'ambito dell'homegaming un capitolo piuttosto oscuro di questa gloriosa saga; ultima conversione è quella di Gain Ground, uno dei giochi più controversi della storia Sega, caratterizzato da schermate fisse in cui eliminare degli avversari e capace di offrire anche una certa quota di strategia, falciato da quasi tutta la critica ma capace di guadagnarsi anche dei convinti fan.
La terza protagonista della moderna generazione di console è il PC Engine che in Europa la gente può comprare solo per vie traverse. Diventa difficile quindi gustarsi il Bomberman che ha portato la mascotte Hudson allo status di popolarità, ma non è certo l'unica uscita: Makai Prince Dorabocchan è un platform nella media in cui interpreteremo l'importante figura del figlio pacioccoso di Dracula; Toy Shop Boys, invece, meriterebbe un premio per la demenzialità, infilandosi nella categoria degli shoot'em up fuori di testa tanto cara al pubblico NEC; Cyber Combat Police è un prodotto Shinobi-like, con visuale laterale ma ambientazione fantascientifica che, tuttavia, non è esattamente invidiabile per la concorrenza; lo stesso vale per Champion Wrestler, tentativo quantomai umile della Taito di simulare le spettacolari lotte americane. Nomi importanti tra le conversioni: Out Run non è una trasposizione favolosa, ma accettabile; identica sorte per Thunderblade, ma qui c'è da riconoscere la devastante superiorità dell'hardware dell'arcade; tutto ciò non vale per Saint Dragon, che poteva colmare le distanze tecniche dall'originale molto più facilmente e che invece ne viene fuori con un porting piuttosto svogliato.
Super Mario World Mario e Luigi non possono nemmeno godersi una piccola vacanza senza che Peach non si renda protagonista di un altro rapimento. Questa volta però avviene sul Super Nintendo, di cui Super Mario World non può che essere uno strepitoso promotore. Tantissimi livelli, tutti fantastici per un videogioco che compare in tutte le liste dei migliori titoli di sempre. Gynoug Non capita spesso di controllare un angelo, soprattutto se è dotato di una potenza di fuoco da fare invidia alla Vic Viper. Il titolo della Masuya si snoda per sei livelli ripieni di nemici di ogni genere, i cui boss meritano una menzione d'onore per il design, a metà fra l'organico ed il metallico, capace di renderli assolutamente indimenticabili. |
Sulla trasposizione da coin-op si basa, invece, il meglio dell'offerta Master System: Pac-Mania è un porting eccellente tanto dal punto di vista tecnico quanto per fedeltà, capace di restituire tutte le stesse sensazioni dell'originale; un plauso anche per California Games della Epyx, qui davvero in gran forma in tutte le sue discipline, e non soffre nemmeno di tagli presenti persino su Megadrive; Strider, invece, è piuttosto distante dalla versione arcade, e fa quel che può sugli 8-bit Sega, riuscendo comunque a galleggiare più in alto delle tristi conversioni per computer. Di giochi originali ce ne sono appena due: Danan – The Jungle Fighter non è un capolavoro, ma una sorta di Rastan più verboso capace di destare l'interesse dei più avvezzi al genere fantasy-eroico; sicuramente meglio di World Cup Italia '90, la cui unica fortuna è quella di approdare su una console dove le simulazioni calcistiche non hanno conosciuto grandi esponenti.
Non dimentichiamoci di GameBoy e Lynx! Il portatile della Nintendo si becca i porting di Contra, Robocop e Chase HQ, tutti abbastanza ben fatti con qualche remora per l'ultimo. L'ambiziosa e sfortunata macchina Atari, invece, riceve Rampage, bellissimo graficamente ma limitato nel gameplay già nella sua forma originale, e Rygar, un altro gioiellino tecnico, per fortuna abbastanza divertente, ma caratterizzato da una lunghezza conflittuale per la fame energetica del Lynx.
Chiudiamo il mese con la nostra consueta finestra sulle proposte a gettone. La Sega causa la caduta di diverse mascelle con Rad Mobile che, grazie alla mostruosa potenza della scheda System 32, restituisce un gioco di guida veloce, spettacolare e coinvolgente. Agli antipodi, c'è il ritorno di un grande classico: la Data East ci regala Super Burger Time, infilando nella formula originale livelli molto più complessi, una buona varietà di nemici ed addirittura boss di fine livello. Persino i lasergames ritrovano visibilità grazie a Mad Dog McCree!
Solar Jetman Avete presente i numerosi giochi, specialmente diffusi fino all'inizio degli anni Ottanta, in cui si controllavano dei mezzi alle prese con problemi di gravità? Ecco, togliete le astronavi e metteteci un umano (anche lui, talvolta, opportunamente inscatolato), infilato nella sua tuta alla ricerca di pezzi e carburante per ricostruire una nave interstellare. Difficilissimo ma molto giocabile, Solar Jetman vi farà vagare per tanti pianeti, ognuno con le sue leggi fisiche. Mad Dog McCree Arriva un sussulto per gli appassionati di lasergames, che mettono da parte joystick e cloche per imbracciare una pistola e calarsi nella leggendarie storie del selvaggio West. “Cane pazzo” McCree ha rapito una donzella di un villaggio e voi, abili acrobati delle sparatorie, la dovrete liberare. La grafica è tutta filmata e recitano attori in carne ed ossa, ma non sempre con risultati apprezzabilissimi. Un gioco che ha goduto di una certa popolarità anche nelle conversioni per home-consoles. |
Gianluca "musehead" Santilio
Che lo si prenda su Amiga o C64, è un capolavoro.
ps: ti ho spoilerato il vid!
capolavori ci ho giocato fino a consumarli su Amiga500
Un amico e compagno di classe delle superiori, visto che abitava in un paesino distante dalla città, mi diede i soldi e per una settimana andavo a mettere in croce i negozi di informatica dell'epoca per comprarlo (in versione c64). Mi dicevano sempre "passa domani, passa domani", e alla fine arrivò.
Comunque la versione Amiga l'ho sempre preferita
Che partite e sfide con amici a Speedball 2 ...poi Turrican 2 notti isonni giocando e viggiando con le musiche di un mito.
Anche io sono tra i fans di Gain Ground, gioco fin troppo maltrattato dalla critica ma in realtà profondo e godibile. Un titolo da riscoprire!