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ID: 250626Requiem per la Dreamcast. Prima ancora che la console war iniziasse per davvero, la Sega dichiara la morte ufficiale della sua ultima console a causa di vendite disastrose che l'hanno portata ad un soffio dalla bancarotta e da questo Marzo termina il supporto della casa madre verso la propria creatura, il cui impegno si limiterà alla conclusione dei videogames in fase di sviluppo e, come il pubblico scoprirà, nemmeno tutti. La terribile decisione getta nello sconforto i fan, ma non sembra possibile trarre profitti con due agguerriti nuovi rivali come Gamecube e Xbox all'orizzonte ed una pirateria che ha umiliato le vendite del software.

Torniamo come di consueto ai PC per cominciare la nostra panoramica. Sono trenta giorni gustosi in virtù dell'ottima qualità media dei prodotti in uscita. La componente più rilevante è quella strategica: arriva in tutto il mondo Europa Universalis, oggi un vero cult game di straordinaria profondità e complessità, che sotto la dura scorza di una grafica essenziale e zero concessioni allo spettacolo, cela una sfida fortemente incentrata sulla politica; anche Kohan: Immortal Sovereigns punta poco sull'estetica e molto sui contenuti, configurandosi come un ottimo RTS di stampo fantasy caratterizzato da scelte insolite per il genere, come risorse non fisse che condizionano tutto il resto del gameplay; Earth 2150 presenta tutt'altro scenario, futuristico al 100%, con grafica completamente tridimensionale per adeguarsi agli standard tecnici moderni, incontrando un riscontro così buono da surclassare in scioltezza il predecessore Earth 2140 e da guadagnarsi ben due espansioni oltre che un seguito a sua volta; di gran lunga il più originale è però Black & White della Lionhead Studios di Peter Molyneaux, con cui il designer francese reinventa l'amato genere dei god-games consentendoci di controllare una potentissima creatura che verrà influenzata pesantemente dalle nostre decisioni, un prodotto osannato a suo tempo, oggi però additato quale uno dei più sopravvalutati di sempre.
Accomunati dalle meccaniche di gioco, ma relativi ad universi eccezionalmente differenti, sono Star Trek: Away Team e Fallout Tactics: nel primo, non molto ben accolto dalla critica, parteciperemo alle missioni a terra dello staff della leggendaria Enterprise utilizzando controlli tipici da action-RPG; nel secondo ritorneremo nelle lande apocalittiche del brand Fallout, ma la mancanza della Black Isle Studios in cabina di regia si sente, ed il gioco, pur complessivamente valido, delude una parte degli appassionati, principalmente a causa di una marcata rigidità di fondo.
Passando ad altri generi, troviamo una bella accoppiata della Codemasters, che con Colin McRae 2.0 porta su Windows un titolo tecnicamente eccellente (e pesantissimo da gestire) coadiuvato da un gameplay che ha fatto scuola nei giochi di rally, e 1nsane, molto meno serioso ed incentrato sui fuoristrada alle prese con i percorsi più assurdi, meno notevole qualitativamente, ma dotato di un ottimo impianto per le partite online.
L'action-adventure A Sangue Freddo è un po' Resident Evil senza zombie per via della telecamera e dei controlli, ma l'ambientazione da thriller hollywoodiano non è supportata da una giocabilità molto ottimizzata, con passaggi davvero frustranti. Adventure Pinball, invece, è la risposta della EA a chi si chiedeva come potesse essere un gioco di flipper potenziato dal motore di Unreal, un titolo simpatico da provare, ma incapace di eccellere soprattutto a causa di una fisica imperfetta che non è proprio il massimo per un prodotto del genere.
L'uscita più rilevante, però, è senz'altro quella del prode Serious Sam!

Serious Sam: the First Encounter
L'impressionante crescita della moda del poligonale aveva indirettamente tolto agli FPS la frenesia di Doom, che usando sprites per i nemici poteva visualizzarne in grandi quantità. La Croteam, allora, progetta un engine pensato apposta per invertire la tendenza, inventandosi anche un personaggio sulla scia di Duke Nukem, ma assai più demenziale. Serious Sam si guadagna gli elogi della critica e del pubblico per la rinfrescata che porta al genere e per effettivi meriti di un'azione sfrenata e coinvolgente.



La drammatica situazione apertamente ammessa dalla Sega già da un po', ma culminata con la fine del supporto alla Dreamcast a partire da questo mese, non poteva che scoraggiare anche le compagnie di produzione di videogiochi. Così, fra i cinque titoli pubblicati è dura trovarne di memorabili: Daytona USA 2001 è molto più di un porting del classico da sala giochi, con quattro piste e un'estetica migliorata, ma offre controlli criticabili e modifiche alla fisica delle vetture non molto gradite; Unreal Tournament è una conversione valida di un classico per PC, ma la maturità del gioco online su Dreamcast non è paragonabile a quella di Windows, ridimensionando notevolmente il peso del gioco; Surf Rocket Racers tenta di riprodurre le atmosfere di Wave Race sulla console Sega, con risultati dimenticati con molta fretta dal pubblico. Record of Lodoss War, invece, ha sicuramente senso pur rimanendo di nicchia, ed è il tie-in di un classico dell'animazione giapponese proposto sotto forma di RPG isometrico, valido per gli amanti del cartone. Roba buona anche per gli appassionati di shoot'em up grazie a Mars Matrix, conversione di un omonimo coin-op della Capcom da controllare con un unico pulsante, con la modalità di fuoco che dipenderà dal timing col quale lo premeremo.

Un Nintendo 64 sempre dignitoso, invece, tiene botta anche questo mese con un'offerta piccola ma impreziosita dall'uscita del celebre Conker's Bad Fur Day. Pokémon Stadium 2, invece, propone le solite meccaniche riguardanti tali creaturine, le quali non hanno mai incontrato giudizi particolarmente favorevoli sull'homegaming. Molto peggio fa comunque Aidyn Chronicles: the First Mage che nelle intenzioni della THQ deve tappare la peggiore falla della softeca N64, quella dei giochi di ruolo, ma nonostante l'apprezzabile impegno nello studio di una sceneggiatura godibile, salta subito fuori la scarsa vocazione della console per questo genere, con scenari alquanto spogli, texture poco gratificanti e totale assenza di FMV che fanno mancare la necessaria dose d'atmosfera.

Conker's Bad Fur Day
Conker è solo un tipo che ama prendersi delle sbronze, peccato che a volte esageri. E così un bel giorno s'è risvegliato tutto stordito in un luogo assolutamente sconosciuto, col solo desiderio di tornare dalla propria ragazza, ma il viaggio si rivelerà più complicato del previsto. Questo titolo della Rare è un vero gioiello del Nintendo 64 e dei platform 3D in generale, grazie alla sua trama simpaticissima ed una realizzazione tecnica strepitosa che aggira molti dei limiti della macchina.



Se prima la Playstation 2 prosperava soprattutto grazie all'incapacità della concorrenza di attuare delle strategie commerciali vincenti, da ora è il caso di applaudire anche alla bontà del software in uscita, che segna anche la discesa in campo di due fra i più importanti game designer di sempre: Hideo Kojima e Kenji Inafune. Questo mese ci sono tre giochi molto interessanti che tratteremo meglio più in basso: Shadow of Memories, Onimusha: Warlords e Zone of the Enders. Tra le pubblicazioni “secondarie” troviamo tre conversioni piuttosto note: MDK 2 era già uscito per Dreamcast, ma sulla PS2 si arricchisce di contenuti aggiuntivi, per il resto rimane un valido ma difficilissimo action-game; 4x4 EVO è un racing game su fuoristrada, genere molto in voga in questo periodo, nato su PC e complessivamente ben accolto; Quake III Revolution è la trasposizione del famoso FPS della id Software, qui in buona forma e più orientato al single-player grazie ad una campagna inedita appositamente implementata. Unison è un rhythm game che ha il merito di simulare i movimenti dei protagonisti con il doppio stick analogico piuttosto che con la consueta pressione dei tasti; Tiger Woods è l'esordio del campionissimo del golf sulla PS2 con un prodotto che tiene fede alla buona reputazione della serie; Sarge's Heroes 2 rappresenta un altro debutto, quello della serie Army Men, ma non è sulla seconda piattaforma Sony che ha goduto degli episodi migliori e le difficoltà commerciali e creative della 3DO Company sono piuttosto evidenti. Molto originale è Ring of Red, uno strategico a turni della Konami in cui bisogna impartire dei comandi a dei mech per liberare l'isola giapponese di Hokkaido da una fantomatica invasione sovietica. C'è spazio anche per una delusione da parte della Squaresoft: pubblica The Bouncer, ma i pomposi video rilasciati a scopo pubblicitario mostravano una splendida grafica effettivamente presente che solo parzialmente riusciva a compensare le magagne di una giocabilità davvero troppo lenta per un beat'em up, per non parlare di una longevità terribilmente risicata.
La prima Playstation, invece, si avvia serenamente verso il pensionamento, accompagnata questo mese da pochi prodotti dedicati: Army Men Final Front è un titolo d'azione di valore medio, scorrevole ma senza acuti; Ford Racing può accontentare gli irriducibili appassionati del marchio americano, ma chissà quanti ce ne sono, fatto sta che per tutti quanti gli altri rimane un gioco di corse abbastanza mediocre; Metal Slug X, infine, è una versione riveduta e corretta del classico SNK, con una maggiore difficoltà e modifiche minori al gameplay.

Shadow of Memories
La Konami tenta di offrire qualcosa di diverso al pubblico Playstation 2, proponendo questa avventura assai peculiare. Siamo morti, ma uno spiritello ci concede la possibilità di tornare in vita e scongiurare il nostro tragico destino. E lo farà più volte... Ne viene fuori una storia più bizzarra e dai finali multipli che, pur non essendo un capolavoro, sa rimanere impressa.





Onimusha: Warlords

Il genio di Kenji Inafune, ex guru della Capcom, debutta con uno dei suoi marchi di maggiore successo. Questo primo episodio somiglia un po' ad un Resident Evil coi samurai ed è caratterizzato da un'atmosfera molto riuscita, nata da un ottimo impianto tecnico e dei ritmi compassati ma davvero calzanti all'ambientazione e alla solennità dei combattimenti.





Zone of the Enders
Un altro game designer d'eccezione onora la nuova console Sony, anch'esso con un nuovo brand da proporre. ZOE di Hideo Kojima arriva sfruttando il traino di Metal Gear Solid, del cui secondo episodio è presente una demo sul DVD del gioco, ma pure caratterizzato da un'eccessiva brevità, questo nuovo lavoro del talento giapponese è un anime da giocare, un mech game coinvolgente ed estremamente ben raccontato, con idee suggestive e dotato come al solito di un'estetica interessante.