Il genere storicamente forse più prolifico, quello dei FPS, conosce No One Lives Forever, strepitosa rivisitazione parodistica delle storie di agenti segreti, e Counter-Strike, uno shooter multiplayer che ha impazzato sui server di tutto il mondo e che ha dettato molte regole per le esperienze online di cui oggi godiamo, e pensare che era solo un mod di Half-Life... Più controverso è Delta Force: Land Warrior della Novalogic, FPS tattico sempre valido sul fronte delle vendite ma quasi mai davvero convincente dal punto di vista tecnico e ludico, nemmeno in questa terza uscita.
E' un mese davvero importante per i grandi ritorni: su tutti, inevitabilmente, c'è il quarto e criticatissimo episodio di Monkey Island, che costa una lunga pausa a Guybrush; Jetfighter 4 è un buon prodotto nato quando i simulatori di volo sono in picchiata vertiginosa, al punto da risultare anche l'ultima uscita del team che diede il via a questa fortunata saga, i Mission Studios; Call to Power 2 non è altro che un nuovo Civilization, ma ufficiale a metà, visto che usciva senza la supervisione di Sid Meier, una mancanza che si riscontrava in un gameplay meno brillante del solito; Mechwarrior 4, invece, segna proprio il ritorno della FASA sullo sviluppo diretto dei giochi sui giocattoloni robotici, con risultati apprezzatissimi da critica e pubblico. Non manca nemmeno un remake molto coraggioso come realMyst, una vera scommessa per dare una tridimensionalità reale all'originale della Cyan: i risultati sono una resa grafica notevole al costo di richieste hardware importanti ed un gameplay parzialmente snaturato per via della libertà totale di movimento.
Si rivede anche il buon vecchio logo di Star Trek, stavolta il Deep Space Nine, con un TPS interessante chiamato The Fallen in cui si possono controllare Sisko, Kira ed il mitico Worf alla ricerca delle componenti di un'arma devastante. Un TPS potrebbe essere anche The Devil Inside, un titolo molto originale strutturato come una trasmissione televisiva, con tanto di cameraman che ci segue e collegamenti da studio, nel quale l'obiettivo è avere la meglio di un percorso “horror” ad eventi soprannaturali. Peccato che la Cryo in parabola discendente non abbia accostato al tutto un gameplay convincente...
Escono anche il secondo ed il terzo episodio della miniserie di tie-in dedicata a Blair Witch Project, videogiochi mossi dall'engine di Nocturne di buona qualità ma incapaci di raggiungere grandi successi. Molto migliore, anzi, davvero notevole è Sacrifice della Shiny, un gioco di strategia in tempo reale graficamente impressionante, molto originale e davvero vario. Il suo unico problema è quello di essere ambizioso e apparentemente troppo complesso, non rimediando riscontri favorevoli nei negozi.
Escape from Monkey Island Se vieni identificato come l'orgoglio delle avventure grafiche, non puoi fallire nemmeno se ti chiami Vitopennello. Mr. Threepwood si rende protagonista della peggiore delle sue avventure, nata per adattarsi ai PC come alle console, sposando un'interfaccia che nulla ha a che vedere con lo SCUMM. Il vero problema, però, è la sceneggiatura con i suoi enigmi e dialoghi che sfigurano al cospetto del passato. Un'avventura decente ed al contempo un fiasco terribile. No One Lives Forever Goldeneye su Nintendo 64 aveva fatto scuola e il titolo Monolith riparte proprio da lì: missioni diversificate, atmosfere da spy-story, ambientazioni variegate. Di nuovo c'è l'affascinante e procace protagonista femminile, una buona dose di humour demenziale ed una trama che, grazie al CD, può permettersi di spiegarsi molto meglio. Uno dei migliori titoli del suo tempo. |
Il Nintendo 64 si avvia serenamente alla chiusura della sua carriera, dignitosa nonostante la sconfitta nella console-war. Nemmeno nei periodi più bui sono mancati i buoni software e questo mese è il turno dell'amatissimo Banjo-Tooie di casa Rare a meritare gli applausi. Oltre ad esso non c'è molto, visto che Tom & Jerry in Fists of Furry è un action game basato sul popolare cartoon incapace di lasciare il segno, così come Mickey's Speedway USA, un racing nato all'ombra di Super Mario Kart, fatto piuttosto bene ma clamorosamente “già visto”.
Hey You, Pikachu! sembra rivoluzionario per l'implementazione del microfono con cui impartire ordini al “coso giallo”, in realtà Seaman prima di lui lo faceva meglio e quel che rimane non sembra molto più di un giochino dedicato ai fan più sfegatati dei Pokémon.
Banjo-Tooie Rare e Nintendo 64 hanno rappresentato un binomio perfetto, poi il gruppo si lacerò, molti partirono e la qualità delle uscite calò drasticamente. Questo titolo è, per fortuna, della vecchia generazione e ci ripropone tutta la folta di schiera di bestioline che aveva animato il già acclamato Banjo-Kazooie. I due character oggi non sono più al massimo splendore, e questo episodio probabilmente ancora il più valido. |
Rimaniamo nella stessa generazione e diamo uno sguardo alla Playstation, anch'essa pronta a deporre le armi in favore della neonata PS2, tuttavia non prima di aver rimediato altri soldini nell'imminente Natale. EA pubblica quello che può essere forse considerato il miglior FPS per la piattaforma (non particolarmente fortunata nel genere), ovvero Medal of Honor: Underground, ma di primo piano è anche Driver 2.
Ritorna anche Crash con un party-game chiamato appunto Crash Bash, in cui ci aspettano ben 28 minigiochi da affrontare preferibilmente in compagnia. L'illustre Frogger diventa un platform 3D con Frogger 2, un volenteroso tentativo di rinfrescare l'idea originale riuscito soltanto parzialmente.
Micro Maniacs Racing rappresenta Micro Machines senza auto, un racing game bizzarro ma divertente della stessa Codemasters, mentre nello stesso genere lascia molto più perplessi 007: Racing, un mix di corse e combattimento veicolare a bordo delle macchine del noto agente segreto (quindi non più tanto segreto). Cool Boarders 2001 chiude con un'uscita mediocre questa serie che aveva goduto di una certa popolarità negli anni passati, ma a quanto pare la mancanza di qualità prima o poi viene punita...
Ci sono anche due tie-in di pellicole acclamate: il primo è Blade, derivato dal film a tema vampiresco con Wesley Snipes, che dimostra come le operazioni commerciali non abbiano età, segnando dei giudizi critici davvero poco lusinghieri; l'altro è Emperor's New Groove, noto da noi come Le Follie dell'Imperatore, un divertentissimo cartoon della Disney che ha avuto la fortuna di trasformarsi un dignitoso platform.
Chiudiamo, infine, con Sheep, un puzzle-game fuori di testa in cui il nostro compito altro non è che di controllare un gregge di pecore attraverso percorsi più o meno accidentati, più o meno fantascientifici, assolutamente improbabili. Carino, ma non un classico alla Lemmings.
Driver 2 Quando la sfida non era ancora straripata sulla Playstation 2, GTA non poteva competere qualitativamente con Driver. Questo secondo episodio, poi, si espande moltissimo e migliora sensibilmente la fase di guida, senza farsi mancare sfiziose aggiunte al gameplay. Una buona prova per lo storico team Reflections. Medal of Honor: Underground L'orgoglio dei FPS su Playstation si chiamava Medal of Honor, ed era proprio un bel giocare. Questo secondo episodio ci mette nei panni di una soldatessa che si trova di fronte a missioni talvolta meno brutali e più “sottili” rispetto al solito. Vario e divertente, fu un valido trampolino per le uscite della generazione successiva della serie. |
Per la Sega, la chiave di un'eventuale vittoria sulla rampante Playstation 2, ancora abbondantemente in fase di rodaggio, può essere solo un'offerta di titoli e soprattutto esclusive di primissimo piano. Nulla di tutto questo avviene a Novembre, dove sulla Dreamcast ci sono principalmente titoli destinati al formato multipiattaforma: Tomb Raider Chronicles è la quinta apparizione di Lara sui sistemi da casa e comincia davvero a stancare; Chicken Run è il tie-in di Galline in Fuga, un action game accettabil ma ben lontano dal rimanere impresso; Star Wars: Demolition è una delle peggiori uscite legate a Guerre Stellari, un titolo di combattimento veicolare davvero privo di mordente; arriva Ready2Rumble 2, un gioco di pugilato simpatico, demenziale e divertente, ma nemmeno è lui è rimasto esclusivo per la piattaforma Sega.
Tra i “Dreamcast-only” troviamo il primo Eldorado Gate, una serie di videogiochi firmata Capcom che prevedeva uscite bimestrali a prezzo ovviamente ridotto, una formula che ricorda quella dell'italiana Simulmondo coi vari Tex, Diabolik e Dylan Dog e che è stata anche riscoperta recentemente col digital delivery, ma questo esperimento della casa giapponese non è mai arrivato in Occidente, per cui l'unica soluzione per godersi questi interessanti JRPG è d'imparare l'idioma nipponico...
Sempre dalla Capcom riceviamo Cannon Spike, uno shooter molto particolare, simile a Robotron concettualmente, nel quale potevamo controllare personaggi ben noti come Arthur di Ghosts'n Goblins o alcuni presi da Street Fighter. Uscito prima in sala giochi, questa conversione si rivela decisamente convincente.
Chiudiamo la panoramica Dreamcast con un'ultima esclusiva, purtroppo poco lusinghiera: Sonic Shuffle porta il porcospino e i suoi amici a competere in un'allegra gara composta da tanti minigames. Siamo proprio di fronte all'ennesimo clone di Mario Party, ma di buono pare esserci solo la grafica, mentre per tutto il resto è meglio lasciar perdere...
Tomb Raider Chronicles Lo sfruttamento del fenomeno Lara raggiunge il suo apice: dopo quattro episodi già molto simili tra loro, la Core lancia sul mercato una sorta di compilation di missioni e situazioni varie, ma senza apportare significative introduzioni dal punto di vista tecnico. La critica, che fino ad allora si era rivelata piuttosto paziente, comincia a puntare l'indice verso l'eroina britannica, costretta poi a prendersi un periodo di riflessione di ben tre anni. |
Passiamo all'ultima console da esaminare, la Playstation 2. Il suo inizio è stato col botto soprattutto grazie alle vendite, mentre l'offerta software si è finora distinta per pochi esponenti realmente significativi. Neanche per la PS2 è un Novembre eccezionale.
Nell'attesa di impratichirsi con l'ostica architettura hardware della macchina (gli sviluppatori che si tuffano su di essa stimano un'attesa di alcuni anni per poterla sfruttare al meglio), escono un po' di giochi meno impegnativi tecnicamente. Gradius III & IV è una compilation con i due giochi Konami, dove il più interessante è decisamente il quarto che non ha mai goduto di un porting per l'homegaming. Una semplice conversione è anche Dead or Alive: Hardcore, caratterizzata da alcune aggiunte rispetto alle versioni da sala e Dreamcast che fanno da contraltare ad un rendering leggermente meno convincente.
Non molto più elaborato è Super Bust-A-Move, ovvero un nuovo episodio per il mitico Puzzle Bobble, arricchito di schemi speciali e variazioni per una formula valida ma ampiamente esplorata già nel 2000. NASCAR 2001 è un racing game valido, lontano anche lui dal migliore sfruttamento della piattaforma, così come ESPN Winter X Snowboarding si limita ad un lavoro adeguato e nulla più, risultando gradevole e poco altro, rimanendo comunque un gradino sotto SSX, uscito da poco.
Wild Wild Racing segna il debutto sulla Playstation 2 della Rage, che si presenta con un racing game votato all'off-road, interessante per l'epoca ma piuttosto anonimo per il giorno d'oggi. Molto più interessante dal punto di vista concettuale è Orphen: Scions of Sorcery, un tie-in di un anime omonimo che si presenta come avventura con elementi action ed RPG, oggi palesemente invecchiato ma con buoni argomenti per i suoi tempi. Il suo publisher è l'Activision, che lo stesso mese regala alla console Sony anche Sky Odyssey, titolo in cui ci tocca prendere i controlli di alcuni velivoli per poi affrontare missioni di diverso genere: pur non tecnicamente impressionante, risulta molto gradevole da giocare, con uno spirito à la Pilotwings che farà la gioia dei fan del capolavoro Nintendo. Chiudiamo con Summoner dei Volition, nel dettaglio qui in basso.
...E noi ci ritroviamo a Dicembre!
Summoner Il team dei Volition sarebbe diventato molto più famoso in futuro grazie alla saga di Red Faction, ma il suo curriculum già vantava i prestigiosi Descent Freespace. Tali sviluppatori erano dediti alla programmazione per Windows, ma l'arrivo della Playstation 2 rese le conversioni su console molto più accessibili e così tentarono di rendere multipiattaforma Summoner, un action-RPG accolto con grande calore anche dalla comunità Sony, al punto che il secondo capitolo divenne un'esclusiva PS2. |
QUell'anno uscì anche il penosissimo Daikatana, brutto brutto ma avevo ancora fiducia in ION Storm (di essa ho apprezzato i vari Thief)
eccezionale Medal of Honor 2 ,come il 1° incredibilmente giocabile e coinvolgente.
Banjo-Tooie, il mio gioco preferito!