Il duo più in voga del momento, quello Amiga-ST, non si fa mancare la solita quota di giochi dimenticabili: Wanderer 3D è uno shooter pseudo-vettoriale che veniva proposto con un bel paio d'occhialini per la visione stereoscopica, peccato che il software fosse una vergognosa patacca, e T-Bird non era molto meglio, anche lui uno sparatutto in falsa tridimensionalità. Tra gli sportivi, o presunti tali, c'è Pro Powerboat Simulator, mediocre racing game su motoscafi, e Skate Wars, che con lo skateboard non c'entra nulla e somiglia piuttosto ad uno Speedball a sviluppo orizzontale. Controverso è invece Monty Python Flying Circus, un po' shooter ed un po' platform, condito dallo spirito demenziale della serie di riferimento ed un gameplay non proprio perfetto. Meglio dedicarsi a Cadaver dei Bitmap Brothers oppure Rick Dangerous 2, di gran lunga più amati dai retrogiocatori.
In questo mese possiamo assistere anche a due esperimenti molto coraggiosi: il primo è il famoso Captive di Tony Crowther, mentre il secondo è Corporation della Core Design, una sorta di prototipo di FPS, con scenari 3D e nemici in bitmap, per quanto la vocazione non sia esattamente quella di sparatutto. Sempre la Core presenta Torvak the Warrior, un platform hack'n slash senza né ritmo né carisma. Per un po' di sano divertimento è meglio ripiegare su Ivan Stewart's Super Off Road, un racing game a schermo fisso, una sorta di Super Sprint a tema 4x4 valido in tutte le versioni dall'Amstrad all'Amiga. Come esclusiva per il 16-bit Commodore, però, c'è un grosso calibro della Cinemaware, lo spettacolare Wings.
Captive Nella solitudine di una cella, il protagonista del gioco si ritrova clamorosamente in mano un apparecchio in grado di controllare quattro droidi a distanza. Da qui nasce il geniale gameplay di Captive, che ci propone una visuale in soggettiva tipica dei giochi di ruolo occidentali, ma con un'ambientazione fantascientifica e molti rompicapo riusciti. Cadaver I Bitmap Brothers facevano rumore ad ogni loro uscita, ogni loro prodotto era una vera esplosione di carisma. Cadaver era un esperimento molto coraggioso, un action adventure con un forte accento sull'esplorazione che non intendeva farsi mancare tutti i vezzi estetici del caso. Il team inglese, tuffandosi per la prima volta del genere, raggiunge ancora il successo, facendo incetta di premi, ma da giocare oggi non è esattamente una passeggiata. Wings Videogiochi ed atmosfere hollywoodiane, una vera fissa per la Cinemaware che per rincorrere il mito del film interattivo è crollata investendo precocemente nella tecnologia del CD. Sui Amiga ed ST, però, seguendo le sue idee, lanciava capolavori come Wings, dove nei panni di un pilota della Prima Guerra Mondiale dovevamo affrontare spettacolari missioni, circondati da una meravigliosa atmosfera. Rick Dangerous 2 Riccardo il pericoloso ritorna, ma stavolta niente più scenari alla Indiana Jones. I cattivoni stavolta sono alieni, quindi vai con ambientazioni futuristiche e raggi laser a profusione. Il gioco è sempre quello, il perfido “trial and error”, un cammino di morti ripetuti per superare schermate che richiedono un timing ed una precisione nei movimenti al limite della follia. Se però siete degli ossi duri... |
Piuttosto deludente è il panorama console: tra Master System e NES spunta il solo Summer Games, ma non è altro che la conversione dell'ottimo multievento conosciuto sui computer ad 8-bit. Per la generazione successiva va sottolineata la dignitosa trasposizione su Megadrive del coin-op Super Monaco GP della stessa Sega, anche se la console del mese è senza dubbio il PC Engine con la conversione delle conversioni: Splatterhouse!
Per qualche titolo nuovo di zecca conviene fare una passeggiatina in sala giochi, dove le due novità si chiamano Hammerin' Harry e Columns, forse non due capolavori ma entrambi piuttosto noti.
Splatterhouse Una conversione arcade-perfect sulla macchina NEC non era forse attuabile, ma il lavoro svolto per la trasposizione di questo classico della Namco è notevole. Il gioco rimane la stessa maratona splatter/horror vista in sala giochi che, anche con la giusta dose di ironia, rivisita tutti i clichè tipici del caso in chiavi di action game a scorrimento orizzontale. Hammerin' Harry Probabilmente non è mai stato considerato un capolavoro, ma Hammerin' Harry è uno di quei videogiochi che sa farsi ricordare. Armati solo di un enorme martello dobbiamo farci strada attraverso vari scenari di azione piattaformica, facendo i conti con boss puntualmente fuori di testa da sconfiggere con le doti della nostra originale arma. Columns Se ne copi l'impostazione e sei un puzzle game, non puoi che essere additato quale “Tetris-clone”. In realtà, Columns è debitore piuttosto nei confronti di Klax e del suo concetto di combinazione di colori. Anzi, forse è un vero ibrido tra il coin-op Atari e l'opera di Pajitnov, divenendo molto popolare su varie piattaforme. |
Wigs, beh, Cinemaware e Amiga=SPETTACOLO!
Quoto in pieno!
Com'è tipico dei prodotti firmati Bitmap Brothers la difficoltà è decisamente arcigna ed effettivamente il sistema di controllo non aiuta (ho sempre pensato che, visto il genere di titolo, i BB avessero sbagliato a puntare tutto sul joystick).
Fra l'altro è uno dei quei giochi che vanno esplorati pixel per pixel e mappati accuratamente... senz'altro richiede pratica e molta perseveranza che poi viene, a conti fatti, debitamente ripagata
Nonostante tutto ADORAVO Cadaver nella versione per il mio Atari ST... i due dischetti del titolo BB erano "assidui frequentatori" del drive... anche per l'impagabile atmosfera tesa, cupa e tendenzialmente oppressiva degli ambienti (anche il sonoro era eccellente per un titolo su ST... a partire dalla superba musica digitalizzata dell'intro -semplicemente perfetta per anticipare il feeling fantasy-medievaleggiante del gioco- per proseguire con gli adeguati FX ingame...).
Fra l'altro ho scoperto solo fuori tempo massimo (qualche anno fa) che per Atari ST (e sicuramente anche per Amiga) esistevano dei Cadaver data disk con nuovi livelli che, fra l'altro, erano pensati per valorizzare gli Atari 1040 con 1 MB di RAM...
Ai tempi giocai su PC a Captive, piuttosto noioso e Rick Dangerous II, relativamente divertente anche se di scarsa profondità. Provai anche Columns su non ricordo quale sistema, ma preferivo Tetris, Klax e Block Out.
Il primo Cadaver, invece, è datato 1990 (seguì un Cadaver: The Pay Off nel 1991)... chiaramente, su Atari ST e Amiga, Cadaver spiccava per la carenza di particolari "concorrenti" nell'ambito del genere, arcade adventure analoghi caratterizzati dalla sua stessa impostazione isometrica... da notare che, nel 1994, su Super Nintendo ottenne un certo successo Equinox / Solstice II... titolo da inscrivere nello stesso genere firmato dal team inglese Software Creations (nel 1990 lo stesso team aveva realizzato Solstice per NES...)... mentre, quasi in contemporanea, la Climax realizzò il valido Landstalker: The Treasures of King Nole su Mega Drive (l'ultimo con visuale isometrica su Mega Drive, invece, fu Light Crusader della Treasure, titolo datato 1995).
Il vincitore del mese, però, è Wings!!!
Altri isometrici simili che mi sono piaciuti sono Solstice (NES) sempre del 1990, ed il suo seguito Equinox (SNES) del 1993, ma qui si passa al settore console.
Relativamente al settore console ti consiglio Landstalker: The Treasures of King Nole (1993) per Mega Drive e Light Crusader (1995), sempre per il 16 bit Sega)... titoli firmati rispettivamente Climax e Treasure.
Il primo è considerato come uno dei migliori nel suo genere su Mega Drive, mentre il secondo è più "eccentrico" e oggetto di valutazioni controverse... ma, a mio modo di vedere, è in ogni modo da provare (come tutti i titoli della Treasure... )