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ID: 243199Riflettori ancora puntati sul Dreamcast, con la Sega intenzionata a sparare tutte le sue migliori cartucce prima dell’arrivo della Playstation 2, sempre più vicina ai lidi occidentali.
Forte della lunga tradizione ed esperienza in fatto di racing games, la casa giapponese questo mese punta molto su F355 Challenge e Sega GT, due titoli pubblicati con propositi diversi: il primo con quello di riproporre ed espandere la validissima esperienza simulativa vista in sala giochi, senza far pesare l’assenza dello scenografico triplo monitor; il secondo con l’intenzione di rimediare alla mancanza di un titolo di corse in stile GranTurismo. Obiettivo centrato per F355, meno per Sega GT.
Torna una star dei 16-bit: il delfino Ecco riappare in Defender of the Future, un nuovo episodio della serie che in realtà si distingue molto dai precedenti, in primis per uno scenario interamente tridimensionale. Le differenze le troviamo anche nel gameplay, nonchè nella storia che viene ambientata addirittura in un universo differente, ma critica ed utenti hanno preferito applaudire alle meccaniche ispirate ed ancora originali.
Seaman, però, non può che lasciare di stucco: è una sorta di super Tamagochi per Dreamcast, in cui dobbiamo curarci di un pesce-uomo brutto e con una particolare vocazione all’insulto. Determinante è lo sfruttamento del microfono per la console con il quale possiamo addirittura parlare con la strana creatura. Il coraggio di Sega viene premiato e Seaman risulta un buon successo commerciale.
Meno noti ma qualitativamente meritevoli sono Aerowings 2 della Crave, che cavalca l’onda delle “simulazioni di volo poco simulative” in stile Ace Combat, e Deep Fighter della Ubisoft, che ci fionda nelle viscere oceaniche a battagliare col nostro marchingegno subacqueo. La palma del trash, almeno per questa console, spetta a Spirit of Speed 1937, un penoso tentativo di regalare al Dreamcast il suo Gran Prix Legends.

Sega GT
Le console war si vincono coprendo con l'offerta software tutte le tipologie di gioco richieste. La Sega era maestra dei giochi di corse, ma non aveva mai proposto al suo pubblico un prodotto di longevità e varietà tale da paragonarsi al GranTurismo di casa Playstation. Sega GT è una risposta diretta al fenomeno Sony ma, pur affermandosi come gioco di buona qualità, non è stato capace di bissarne il successo.


Il Nintendo 64 sulla quantità non ha mai puntato, ma sulla bontà della sua softeca non mostra il fianco a critiche. Nemmeno in questo Agosto si smentisce, difatti Turok 3 è un FPS interessante e Mario Tennis conferma che quando il gigante di Kyoto tira in ballo il nome dell’idraulico ci sono da aspettarsi sempre scintille, anche quando si tratta di un semplice arcade tennistico. Duck Dodgers Starring Daffy Duck non è altrettanto valido, ma potrebbe accontentare tutti i fan della Warner Bros per l’interminabile vortice di citazioni che lo caratterizza. Legatissima al Nintendo 64 è stata la saga di Army Men, non è quindi una sorpresa l’imbattersi nell’ennesimo spin-off, stavolta uno shoot’em up tridimensionale sottotitolato Air Attack, un bel po’ simpatico. A macchiare l’offerta della console ci pensa la SCI che punta a far soldi con quel fenomeno mediatico chiamato Carmageddon. La versione 64 è pressappoco un incubo, piombando addirittura nel comico nell’edizione tedesca dove gli umani sono stati sostituiti da... dinosauri! Talmente brutto da contendere il titolo di peggiore all’altra conversione da strapazzo: Daikatana 64! Prendete un brutto gioco per PC, peggiorate la grafica, i controlli e riempitelo di bug a volontà, dopodichè fatevi un po’ i conti...

Turok 3
Nel finale di carriera, il Nintendo 64 intendeva concludere esattamente nella maniera in cui aveva iniziato, primeggiando, e di parecchio, nel genere FPS. Arriva quindi il terzo episodio della saga che aveva dimostrato per prima quali fossero le potenzialità tecniche del nuovo hardware e le innovazioni di un controller con stick analogico e grilletto. Turok 3 è ineccepibile esteticamente, ma molto più convenzionale come temi ed ambientazioni. Un ottimo prodotto, comunque.



Panorama Playstation, un po’ stanco su PS1, ancora in fase di riscaldamento su PS2. Qualcuno cerca di trovare un po’ di refrigerio nei dimenticabili SnoCross Championship Racing e Surf Riders, altri qualche distrazione nelle simulazioni di football americano Madden NFL 2001 ed NFL Gameday 2001, ma soprattutto in Italia a quanti può interessare? I corsaioli ATV Quad Racing, Jeremy McGrath Supercross 2000 e RC Revenge vengono dimenticati prima ancora della pubblicazione, ma almeno quest’ultimo non era malvagio.
Qualche titolo più impegnato si trova, per fortuna: molto buona è la conversione di Rayman 2 così comeTenchu 2, che riprende la serie sui ninja nata poco tempo prima su questa stessa piattaforma. Vanguard Bandits è un RPG strategico dei talentuosi Working Designs che risalta più per meriti stilistici che per divertimento, mentre Spiderman è un tie-in più che apprezzabile, con appassionanti voli appesi ad un filo da un grattacielo all’altro. Il peggiore? Mortal Kombat: Special Forces, una vera e propria guida sul come NON vanno realizzati gli spin-off.
La Playstation 2 era ancora confinata al territorio nipponico dove andavano forte le vendite anche senza software di calibro pesante in uscita, sebbene stavolta faccia capolino il secondo episodio della longeva serie di Dynasty Warriors, in cui il giocatore viene calato in battaglie (massicciamente romanzate) dell’era dei Tre Regni, con nemici presenti in numeri incredibili. Ad Agosto arriva dagli autori di Lunar e Grandia, la Game Arts, qualcosa di completamente diverso: Gungriffon Blaze, uno sparatutto in soggettiva essenziale nella grafica, altrettanto nelle meccaniche ma sicuramente divertente. Ephemeral Phantasia è invece l’emblema del destino di questa generazione di console, col suo frettoloso cambio di piattaforma da Dreamcast a PS2, così repentino che in alcune locazioni permangono i loghi con la spirale arancione. Poco male per gli utenti Sega, come JRPG non si è rivelato questo granchè.

Tenchu 2
Pur apparendo oggi notevolmente meno impressionante che al momento del suo lancio, il primo Tenchu fece breccia nel cuore degli utenti Playstation con il suo gameplay da stealth game e le affascinanti ambientazioni del Giappone feudale, senza sottovalutare il ruolo di un doppiaggio in italiano di ottima fattura. Il seguito arriva quando la PSX ha fatto il suo tempo, quando si comincia a guardare oltre, ma Tenchu 2 ce la mette tutta, risultando divertente e con la geniale idea di offrire un editor di missioni.


Dedichiamo l’ultima parte di questa rubrica all’immortale PC, che accoglie il terzo Grand Prix di Geoff Crammond, molto meno acclamato dei precedenti a causa di rilevanti bug nella programmazione. Ogni genere, per fortuna, si gode un esponente di buona fattura: Cleopatra è il tipico gestionale della Impressions Games, solido, appassionante, completo e questa volta dedicato alla civiltà egizia; Soulbringer è un gioco di ruolo controverso, tecnicamente non spettacolare, ma abbastanza gratificante dopo le prime battute; Metal Fatigue è uno dei RTS dai combattimenti più originali di sempre, con la peculiarità di potersi costruire pezzo per pezzo i propri robottoni per vederli lottare come nei migliori cartoni animati giapponesi; gli shooter, infine, hanno il piacere di conoscere le sensuali curve di Julie, la protagonista di Heavy Metal F.A.K.K.2.

Heavy Metal F.A.K.K. 2
Nel 1981 venne realizzato l'acclamato Heavy Metal, un film animato fantasy-fantascientifico che ha generato un seguito nel 2000. Heavy Metal F.A.K.K. 2 è il terzo episodio della serie, questa volta nato in forma videoludica. Fu tra i primi a sfruttare il motore di Quake 3, con ottimi risultati. I game designer cercarono di cavalcare anche l'onda del fenomeno Lara, proponendo una protagonista alquanto formosa e perennemente inquadrata dalle spalle...