La Bizarre Creations, sempre per la macchina Sega, produce Fur Fighters, un insolito ma riuscito gioco d'azione in terza persona, che si distingueva per la carineria dei personaggi, la vastità delle mappe e l'originalità delle situazioni. Sicuramente più convenzionale era Virtua Tennis, ma solo concettualmente, visto che sul piano qualitativo stabiliva nuovi standard per il genere.
I giochi di corse si presentano molto bene grazie a Tokyo Xtreme Racer 2, che non introduceva nulla di nuovo rispetto al predecessore ma ne migliorava ogni aspetto, e MagForce Racing, palesemente ispirato a Wipeout ma offrendo un divertimento rispettabile. Stupenda, invece, la conversione di Street Fighter 3: 3rd Strike! Da segnalare anche il tie-in di Toy Story 2, leggero ma senza difetti importanti, da tipico platform Disney.
Poteva mancare anche il bidone mensile? Certo che no, infatti The Ring: Terror's Realm fa paura, però esclusivamente per la sua realizzazione.
Jet Set Radio Pur non potendo vantare milioni di copie vendute, Jet Set Radio fu uno dei videogiochi più apprezzati dell'intera saga Dreamcast, capace di sorprendere sia grazie alla bella grafica in cel-shading sia per la semplicità del gameplay. Aggirandovi tra i quartieri più cool di Tokyo dovevate “graffittare” numerosi elementi dello scenario, decisamente qualcosa di diverso. Virtua Tennis Quando tutti erano abituati ai modelli tridimensionali degli umani costituiti da pochi parallelepipedi combinati, la Sega portava in sala giochi lo spettacolarissimo Virtua Tennis che, al tempo, sembrava al limite del fotorealismo. Un titolo storico anche grazie al divertimento in grado di offrire e la relativa conversione per Dreamcast era uno dei prodotti più attesi dalla community. Street Fighter 3: 3rd Strike Rischiando di confonderci tutti, la Capcom realizzò il terzo Street Fighter 3, probabilmente il migliore di tutti. Portava di buono altri quattro personaggi ed alcuni cambiamenti relativi al già complesso sistema di attacchi e parate del Second Impact. Un picchiaduro tra i più tecnici in assoluto. |
Una veloce escursione anche sul pianeta Nintendo 64: sicuramente dedicato ad un pubblico giovane è Magical Racing Tour della Disney, che però vi consentirà di scorrazzare in semplici competizioni su tracciati dedicati alla storica proprietà intellettuale del big americano; Indy Racing 2000 e Rally Challenge 2000 sono racing game dedicati ai rispettivi campionati, ma il primo era almeno due spanne sopra l'altro; infine, torna Fighter's Destiny e lo fa in forma smagliante, presentando un secondo episodio tecnicamente impeccabile, un po' carente nella personalità ma pur sempre confermandosi come il migliore picchiaduro ad incontri per la console.
Final Fantasy IX Hironobu Sakaguchi si lanciò in un'operazione nostalgia. Il nono Final Fantasy è quello più vicino ai primi come temi, personaggi, atmosfera. Copie vendute ancora una volta a milioni, ma senza arrivare ai numeri da impazzire del VII e dell'VIII, questo a causa del suo look meno trendy eppure dannatamente riuscito. |
Gli strategici abbondano come sempre: Dark Reign 2 era un validissimo RTS, che rispetto all'illustre predecessore vantava una dimensione in più senza perdere nulla in qualità; Combat Mission:Beyond Overlord si basava sulla meno accattivante modalità a turni, ma la sua qualità era indiscutibili anche grazie all'eternamente affascinante ambientazione della Seconda Guerra Mondiale; Dogs of War fu meno acclamato, ed in effetti non presentava aspetti così peculiari da poterlo distinguere dalla massa; Warlords Battlecry, invece, tra orchi, elfi e barbari era un bel vedere e rappresentava un'adeguata alternativa al classico Warcraft 2.
Chiudiamo volentieri con un'avventura, peccato che Atlantis 2 della francese Cryo appariva stanca già alla sua seconda installazione, con le solite schermate fisse in finto 3D ed enigmi non sempre stimolanti.
Diablo 2 Grafica a risoluzione più alta, splendide musiche, quattro grosse quest con altrettanti megaboss finali. Diablo era stato il trionfo dell'hack'n slash “mouse driven”, Diablo 2 lo è a maggior ragione. Dominatore incontrastato delle connessioni internet di tutto il mondo, basti pensare che la Blizzard continua ancora oggi ad aggiornarlo costantemente. Icewind Dale I Forgotten Realms sono un pozzo senza fondo per tirare fuori RPG di ogni risma. Baldur's Gate era stato acclamato tanto per lo soluzioni strategiche, tanto per la grafica, bidimensionale ma inverosimilmente dettagliata. Con Icewind Dale cambia la locazione ma non le meccaniche, la tecnica, il gameplay o la qualità. Un altro successo. |
Gianluca "musehead" Santilio
Final Fantasy IX è il mio titolo preferito della serie, finito ben 3 volte in tutto; il ritorno al classico dopo le parentesi del VII e l'VIII l'ho apprezzato moltissimo (anche perchè il classico, ai tempi, non l'avevo vissuto ) e la caratterizzazione dei personaggi era superba.
Icewind Dale, giocato una volta...L'ho lasciato perchè mi ero bloccato e, sinceramente, ha meccaniche di gioco alle quali non sono mai riuscito ad abituarmi troppo
L'espressione riferita a chi sente che dopo la propria morte (reale o metafisica) le cose andranno a finire male, dimostra lo scarso interesse per il destino altrui. È una frase attribuita alla Madame de Pompadour (nata Jeanne-Antoinette Poisson) che intendeva sollevare il morale di Luigi XV, suo amante, dopo la sconfitta di Rossbach, invitandolo a non pensare alle drammatiche conseguenze. (=cit. wikipedia)
questa è l'attuale situazione della Square Enix. punto a capo.
fui molto soddisfatto allora adesso un pò meno... ma molto meno