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ID: 243223Sono la prima immagine che vediamo in un videogame, stampate sopra una confezione spesso banale, di un involucro di plastica senz'anima. Che sia disegno o una semplice foto, questa rappresentazione deve catturare l'attenzione sia del giocatore casuale, imbarazzato sul numero di titoli a disposizione ed indeciso su cosa spendere i suoi sudati risparmi, che del nerd esigente, che ancora prima di svegliarsi la mattina inoltrata sa quale titolo comprare, dove trovarlo, il suo prezzo, il nome dell'artista che ha composto la colonna sonora e in quale posizione collocarla nella sua personale collezione di giochi. L'immagine sulla copertina deve colpire l'occhio, dev'essere intrigante, geniale e semplice nella sua natura, evitare di confondere l'osservatore e, soprattutto, deve essere inerente con l'ambientazione trattata dal titolo, che sia fantasy, futuristica, moderna o quant'altro.
In questo angolo di malcelata inutilità raccolgo, in dieci sfavillanti posizioni, le copertine che non possiedono queste caratteristiche vincenti, quelle create in maniera superficiale, con poco entusiasmo, frutto di semplice incompetenza o semplicemente brutte.
La serie di copertine squallide proposta è stata scelta dal sottoscritto, sono presenti anche titoli mai visti in Italia, per un ampio numero di piattaforme, ma rigorosamente 8-bit. Tengo a precisare che una squallida cover non vuole certo rappresentare un pessimo gioco, anzi, come potete vedere nelle posizioni più alte di questa hit parade, titoli famosi hanno ricevuto un'immagine di rappresentanza scabrosa, magari dal disegno pessimo, che potrebbe ripugnare un potenziale acquirente e quindi meritevole di venire segnalata in questa shit-parade.
E' chiaro che questa graduatoria è stata redatta senza intenzioni serie, ufficiali o belliche, ma per sorridere sui numerosi spunti ridicoli che il mondo dei videogame offre nella sua articolata storia.
Ricordo che, se non avete voglia di leggere tutto l'articolo, potete almeno guardare le figure. Mentre, per i più pigri, nel futuro prossimo è previsto un film e stiamo contattando Uwe Boll per la regia, ma ci vorrà tempo...

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ID: 243213 10° Posto
Scrapyard Dog è un dimenticato platform per Atari 7800 dove abbiamo l'onore di controllare un ragazzo (Louie, per la cronaca) attraverso ben 15 livelli, con lo scopo di salvare il suo povero cagnolino, rapito dal perfido Mr. Big.
Riuscirà Louie nel suo nobile intento? Chissenefrega, questo a noi non interessa. Quello che salta subito all'occhio di questa cover è il disegno di un ragazzo con il naso abnorme, il sorriso da ebete e le fattezze del suo animale domestico, somigliante più a un koala piuttosto che a un cane. La sua tinta grigio topo, poi, non aiuta a identificarlo come tale. I due, sembrano scambiarsi un discorso, tipo:
Louie:”Hey cane grigio rassomigliante a un koala, che cosa stai facendo?”
Il cane:“E' chiaro, sto facendo pipì sui tuoi pantaloni, quando scappa, scappa!”
Come design non c'è male...se l'immagine fosse stata utilizzata sopra una confezione di cibo per cani, anzi, per koala.
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ID: 243214 9° Posto
Per Nes, abbiamo un gioco prodotto da Capcom e famoso tra i sopravvissuti degli anni '80. Il protagonista è appunto Strider Hiryū che in questa rappresentazione colpisce un cattivo armato di mitra con un mangianastri legato alla cintura. Le abilità ninja di Strider presenti in gioco, si perdono in questa copertina, disegnata con ricerca del dettaglio, si, ma che di certo può riconoscersi meglio in un gioco di baseball, piuttosto che nel titolo della Capcom. L'aspetto del futuristico ninja giapponese è poco fedele allo sprite in-game, il baffuto antagonista, con flemma invidiabile, tenta di colpire il tecnologico nemico con un'utilissima baionetta piazzata su quello che sembra un mitra M16. Grazie a un delizioso effetto prospettico, sembra che la spada vada a colpire direttamente il ginocchio destro del nerboruto Ninja. Sembra agile come un orso in letargo.
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ID: 243221 8° Posto
Questo duo tecno-tamarro è apparso in tutte le riviste dell'epoca; inizialmente la ragazza in primo piano aveva il seno coperto da un reggiseno semi-trasparente, che lasciava intravedere dei simpatici capezzoli, di grande interesse per i giovani videogiocatori entrati da poco in piena fase ormonale. I seni della ragazza, rivelandosi in seguito troppo spudorati, sono stati rimossi ritagliando l'immagine pubblicitaria all'altezza del busto, quindi, nella copertina finale del gioco, davanti a quelle provocanti e abbondanti mammelle, è stato appiccicato uno screen-shot del gioco (sicuramente il primo punto in cui è caduto il vostro occhio, osservando la foto qui a sinistra).
Censura a parte, questa copertina è inquietante e di cattivo gusto per un semplice motivo: il tipo con la pistola sembra un pappone che difende la sua unica e formosa tecno-prostituta.
Il gioco era discreto, ma perdeva di interesse una volta scoperto che, al suo interno, non vi era nessuna donzella dalle curve provocanti pronta a rapire il giocatore con i suoi provocanti capezzoli. Game Over.
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ID: 243215

7° Posto

L'idiota in primo piano è veramente Megaman?. Sembra più un ballerino di breakdance piegato in maniera innaturale da un crampo all'altezza della schiena. Numerose le domande che sgorgano spontanee davanti a questo scarabocchio: da quando Megaman usa la pistola? Non ha un braccio bionico al plasma? E quella tutina da ginnastica blu e gialla, sarebbe la sua famosa armatura? Il disegnatore di questa cover, non ha mai giocato a Megaman, forse si è limitato a una descrizione sommaria da parte di qualche conoscente:”Sai come rappresentare Megaman? No? È un ometto blu e giallo, con il casco, che salta di qua, la sparando a dei robot. E' facile come disegnare Snoopy, te lo dico io!”
La scritta in alto a destra che dichiara ”State of the Art” non è certo per rappresentare a questo orrendo scempio.
Ecco un tipico esempio di copertina oscena sulla confezione di una pietra miliare del gaming, Megaman non si meritava questo trattamento.
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ID: 243222 6° Posto
Per Commodore 64 ecco un gioco di investigazione quasi sconosciuto: ”Murder”, grafica testuale e un'interfaccia minimale. Come si può intuire dal semplice disegno sulla copertina, la ragazza è morta perché si è rotta l'osso del collo, collassando sopra un libro a terra. Mentre Il detective esamina il cadavere con un'angolazione sconvolgente, tenendo in mano una racchetta, alle sue spalle compaiono due persone, una ha in mano una pistola. Il caso si fa sempre più ingarbugliato. Chi sarà mai l'assassino? - “Elementare Watson, è il maggiordomo!”
Caso risolto.
La scritta:”No Joystick Needed” doveva forse conferire maggior prestigio al titolo?
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ID: 243216
5° Posto

Le copertine della maggior parte dei titoli per Sega Master System si presentavano cosi: un semplice disegno sopra un foglio a quadretti. Per questo motivo, le creazioni rappresentate in ogni titolo possedevano un vago stampo infantile, grazie al fatto che, a quei tempi, il videogame era più visto come un passatempo per giovani. Di conseguenza, la maggior parte di queste cover risultano ancora oggi troppo bizzarre per non venire citate in questa variopinta classifica.
Propongo Black Belt perché mi sembra il più rappresentativo, ma se cercate sulla rete, ne troverete altre ugualmente ridicole e con lo stesso stile. Almeno alla Sega venivano contenuti i costi dei disegnatori, rubando i disegni direttamente dall'asilo nido più vicino.
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4° Posto

Un titolo “per adulti” per Atari VCS, Custer's Revenge narra le vicende del Generale Custer sotto una nuova luce, quella rossa. Purtroppo l'hardware della console Atari riusciva solamente a mostrare qualche pixel rosa enorme senza ulteriore dettaglio e l'immaginazione era l'unico requisito necessario per giovare di questo erotismo bicromatico.
La curiosità generata da uno dei primi titoli porno per console, poteva venire compromessa da una copertina di questo tipo. Un conto era vedere la ragazza indiana disegnata, con tratto pregevole, anche se decisamente castigata nell'abbigliamento, un altro conto è vedere la caricatura del Generale Custer, con le chiappe al vento, sudaticcio e voglioso, che si atteggia in modo libidinoso verso le parti intime della pocahontas hard. Assolutamente orribile.
La seconda irrimediabile sconfitta, dopo Little Bighorn, per lo storico Generale Custer. Pace all'anima sua.
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ID: 243218

3° Posto

Zub: semisconosciuto e dimenticato platform per C64, spectrum e l'altra allegra brigata degli home computer storici. Dentro questa vignetta da fumetto possiamo notare il fratello basso e tarchiato di Boba Fett che scappa da un'orda di insetti meccanici giganti, sparando a caso in aria con la sua pistola.
Quello che lascia più sconcertati da questo disegno, sono i colori che sembrano messi secondo un ordine preciso, per indurre l'osservatore a distogliere lo sguardo o scegliere un altro pianeta dove vivere, privo di simili oscenità.
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ID: 243219 2° Posto
La creatività certo non mancava ai programmatori degli anni '80 e in questo “Jet Set Willy” per Zx Spectrum e Commodore 64, il monocromatico protagonista doveva sopravvivere in un'ambientazione assurda, evitare ostacoli di ogni tipo e far fronte alle necessità di una moglie esigente.
Tutto bizzarro, certo, ma non come la copertina di questo titolo. Il simpatico Willy, con in mano una bottiglia di qualche bevanda, sembra vomitare dentro il water, affondandoci con tutta la testa. Sullo sfondo, un pinguino con in mano un vassoio contenente un bicchiere, fa capolino dalla porta, stupito per la situazione e sembra chiede:”E' stato lei a chiedere il servizio in camera?”
O il disegnatore ha voluto rappresentare una delle sue nottate, dopo essersi piegato a colpi di birra in qualche pub, oppure non sapeva che faccia disegnare al povero Willy.
Una curiosità: i water, in questo paranoico titolo, sono un nemico temibile.
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ID: 243220 1° Posto
Il vincitore! Siamo nella ludoteca del Vic-20 e questa è la copertina di Strange Odyssey, un'avventura testuale programmata da Scott Adams. Lo scarno scenario spaziale è quantomai insolito: un astronauta giallo sopra un pianeta dalla superficie viola spara con la pistola a raggi di qualche tipo verso un non identificato punto davanti a lui, mentre in basso una strano incrocio tra una foca, una talpa, un castoro con in testa un elmetto vichingo a quattro corna emette un raggio laser dalla bocca, colpendo un blocco di ghiaccio a pochi passi di distanza.
Neppure nei travagliati incubi della persona più tossica di questo mondo c'è spazio per un delirio di questo genere.
I Commodoriani non possono che essere felici per questo sfavillante primo posto! Preparate il caviale e una bottiglia di Berlucchi per festeggiare!

Fabio "Karka" Basso