Escape Plan logoAnnunciato come uno dei giochi più attesi (esclusivamente in digital delivery) della PS Vita launch line-up, Escape Plan si è effettivamente rivelato uno dei titoli più originali presentati per la nuova portatile Sony. Questo vg vede come protagonisti il duo Lil e Laarg, i peculiari “eroi” del puzzle-platform sviluppato da Fun Bits Interactive. Questi buffi personaggi presentano caratteristiche ben diverse che dovranno essere combinate tra loro per superare i vari livelli, con relativi ostacoli ed enigmi frapposti dal perfido Bakuki (che in realtà farà capolino solo saltuariamente). La particolarità maggiore di tale titolo risiederà nel totale utilizzo del touch screen per interagire con personaggi e background, lasciando solo alcune funzioni agli analogici: la levetta sinistra per zoomare e la destra per muovere la telecamera attraverso un ambiente e studiarne la conformazione.

Prima ancora di rendersi conto di cosa fare in Escape Plan, e del perché questo titolo abbia fatto sorgere opinioni tanto contrastanti tra i giocatori (e tra molti recensori), non si può non notare l’azzeccatissimo stile grafico. Non è solo l'adozione del bianco e nero, ma sono proprio i personaggi – in particolare i protagonisti –, con le loro movenze, a volte goffe, e le semplici silhouette a far risaltare delle ambientazioni simpatiche ma stereotipate. La contrapposizione tra un Lil mingherlino e un Laarg bello in carne si tradurrà in azioni che solo uno di loro potrà compiere. Ad esempio, Lil potrà inalare dell’elio, gonfiarsi come un palloncino e volare per la stanza, oppure bere del caffè e, innervosito, disporre di tre scatti (utili nel caso si dovesse superare porte o piattaforme a tempo). La notevole stazza, invece, tornerà utile a Laarg che se ne avvarrà per distruggere certi elementi dello scenario (porte inchiodate, pavimenti pericolanti...).

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Ogni azione dei protagonisti sarà effettuabile tramite dei semplici tocchi sui loro corpi. Una strisciata per farli camminare, un tocco per bloccarli, una strizzata per far scattare o “eruttare” (quando sarà gonfio di elio) Lil, o per far dare uno spintone a Laarg. Dato che la longevità non può dirsi il punto forte di Escape Plan, non posso certo anticipare troppo... ma, per la mezza dozzina di ore (un pochino meno, in effetti, ma poi bisogna aggiungerci la quarantina di livelli extra!) in cui mi sono trovato a controllare questa buffa nuova coppia di personaggi del mondo videoludico, quasi mai ho trovato delle situazioni ripetitive o anche solo create svogliatamente solo per aumentare il numero di stanze del gioco.
Ogni livello di Escape Plan costituirà un piccolo enigma e solo i due sfortunati eroi potranno sfuggire alle trappole piazzate dal crudele Bakuki. A volte controlleremo solo uno dei due, rendendo le cose un po' più gestibili, mentre altre volte, dovremo risolvere gli stage facendo collaborare i protagonisti, cosa che richiederà un'ancor migliore coordinazione da parte del giocatore. Questi', infatti, dovrà evitare che uno dei due "eroi" caschi in un baratro, o sia colpito da un nemico, o rimanga soffocato o schiacciato... I modi per morire, in Escape Plan, sono davvero molti!

In ogni caso le sole abilità dei due eroi non potrebbero bastare per salvarli dal dungeon in cui sono stati rinchiusi. Tutto sarà, letteralmente, nelle mani del giocatore, che potrà disporre degli eventi, quasi fosse un regista. Nella stanza accanto c’è una perdita di gas? Prima di far aprire la porta a uno dei due, meglio far ruotare l’enorme elica che si troverà da quelle parti, e poi, magari, tappare il buco dal quale esce il miasma (tenendo il dito premuto sullo schermo). Escape Plan, per l'appunto, farà amplissimo uso degli schermi tattili, ed è dunque a maggior ragione consigliabile applicare un proteggi schermo. Parlavo proprio “degli” schermi tattili, perché in questo titolo tornerà spesso utile anche la superficie posteriore della Vita. Ad esempio, quando il più piccolo protagonista avrà inalato dell’elio e lo faremo muovere per la stanza attraverso gli accelerometri della console (inclinandola, quindi), dovremo far espellere il gas da Lil premendo su di lui da entrambi gli schermi. Idem come sopra poiché, essendo sotto effetto della caffeina, vorremo fargli compiere uno scatto: basterà strizzarlo tra pollice e indice.
Un dito di qua e uno di là. Il touch screen posteriore tornerà utile anche in altri casi: per far muovere verso di noi delle piattaforme sullo sfondo, o per distrarre i nemici, che fuggiranno dalla parte opposta rispetto a dove udiranno il suono proveniente dalla nostra ditata. Potremo poi avvalercene per piazzare delle pecore in un punto strategico dove serve un provvidenziale materasso... ecc...
Il gameplay di Escape Plan potrebbe ricordare ad alcuni i primi Oddworld, o il particolare Heart of Darkness, o ancora lo storico Lemmings (anche in quel caso, dopotutto, si controllava l’ambiente, mentre i protagonisti si dirigevano mestamente verso trappole e baratri...).

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Bellissimo l’accompagnamento sonoro: musiche inappuntabili, spesso classiche (non faticherete a riconoscere dei grandi nomi) ed effetti sonori sempre azzeccati. Un sottofondo di sportelli spalancati, tubi con perdite, proiettili di vario tipo e piattaforme poco stabili (e molto, molto altro) sarà costituito da un ricco assortimento di rumori riconoscibilissimi e adeguati.

Non si possono fare troppi appunti al comparto estetico di Eecape Plan. Magari si noterà una certa ripetitività di fondo, ma l'impronta grafica risulta così azzeccata che, complice la non estrema longevità di Escape Plan, troveremo le location sempre interessanti.
Ovviamente si resterà stregati fin dalla prima occhiata di fronte a questo stile che, complice il bianco e nero, ricorderà l’espressionismo tedesco in maniera non del tutto dissimile dal pluripremiato Limbo! Una similitudine tra l’opera dei Playdead ed Escape Plan è anche nell’esser riusciti a dar vita ad un’esperienza surreale, unita ad abbondanti dosi di humour nero, legate alle innumerevoli morti che subiranno i protagonisti (debitamente conteggiate sui loro corpi). Anche i loro decessi plateali (spesso accompagnati da classiche risate registrate), infatti, riusciranno sempre a strappare un sorriso, visto che non saranno certo un’umiliazione, dato che si morirà spessissimo (c’è un trofeo che richiede di morire in ogni stanza: facilissimo!).
Escape Plan mette in scena dei personaggi spesso caratterizzati da fattezze irregolari, ma comunque simpatici, tutti inguainati in strette tute di similpelle e contraddistinti da un’espressione di pura malinconia unita però ad una dolcezza disarmante. In effetti sembrano quasi degli Shy Guy della saga di Mario che abbiano voluto dare una loro interpretazione di Nightmare Before Christmas!

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Bisogna dare atto a Fun Bits Interactive di aver recepito le critiche dei fan. Inizialmente, infatti, sono stati avanzati alcuni appunti ad Escape Plan: qualche errore nei movimenti dei protagonisti, a causa di un sistema di controllo non ancora perfezionato al momento del lancio, ed una strana gestione del punteggio finale. Ora invece le stelle si ottengono solo in base al tempo impiegato per il completamento e il gioco è dotato di una sezione “sfida”, in cui saranno premiati i giocatori che completeranno le varie aree col minor numero di comandi impartiti (si tratta di una modalità extra, interessante per chi apprezza essere ai vertici delle classifiche online). In poche settimane, poi, i problemi di rilevazione sono stati corretti ed è stato creato un DLC con nuovi livelli aggiuntivi e un buon numero di aree extra. Essendo questa una patch basata sui feedback degli utenti e rilasciata gratuitamente dopo pochi giorni dal lancio, allo scopo di sistemare molti problemi tecnici ed integrare l'esperienza di gioco con parecchi livelli addizionali, è decisamente da approvare.

Ugualmente apprezzabile, poi, la seconda espansione, giunta nell’estate 2012 e proposta al prezzo di appena 25 centesimi (per un paio di settimane; ora costa 3,99 euro). Questa va ad aggiungere nuove modalità extra, diverse sfide online sempre aggiornate, costumi alternativi per i protagonisti, nuovi trofei, e soprattutto il Bakuki Asylum. Quest'ultimo costituisce, in pratica, un piccolo sequel: quasi una ventina, infatti, di aree da esplorare all'interno di un manicomio pieno di trappole e popolato nemici ancora più agguerriti (per quanto il termine agguerrito possa riferirsi agli antagonisti di Lil e Laarg!). Di solito prendo i DLC con le pinze (spesso, però alla fine li prendo ugualmente, se riguardano modalità di gioco in singolo!), ma questa volta mi sento di approvarli a pieni voti, visto che aggiungere nuovi elementi, tra cui nuove aree di buona qualità, è senz'altro un ottimo modo per aumentare la longevità di un titolo. Il prezzo, poi, è contenuto e le aree extra sono interessanti e mai banali o ripetitive. Certo, se simili aggiunte verranno in futuro messe in vendita allo stesso prezzo, (25 centesimi, ma solo per due settimane) il giocatore fedele ne sarà più che felice. Il ritardatario, tuttavia, dovrebbe valutare se un pacchetto completabile in poco più di un’ora possa effettivamente meritare l'esborso di cinque euro. Parlo di aggiunte, poiché è lecito pensare che gli sviluppatori non abbandoneranno tanto presto questa loro creatura.

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E così, ad Agosto, ad appena un paio di euro (ma solo per poche settimane,) ecco arrivare un nuovo pacchetto di extra: costumi, trofei, ma soprattutto 21 livelli in più. La Metropolitana, questo il nome del nuovo DLC, ha come leitmotiv dei paesaggi underground... nel vero senso della parola! Questa volta, infatti, avremo a che fare con: vagoni, carrelli, piattaforme semoventi ed elettrificate, carrucole e nemici ancora più agguerriti, per quanto esteticamente buffi. In particolare è bene fare attenzione ai treni della metropolitana, perché morire in questi ambienti sarà sempre più facile. Il tutto permetterà di trascorrere ancora con i due peculiari protagonisti almeno una buona ora di gioco (ma probabilmente anche di più, poiché la difficoltà questa volta è notevole; dopotutto, però, si può accedere alle aree dei DLC solo dopo aver completato il gioco principale, quindi chi riuscirà ad accedervi dovrebbe aver accumulato una sufficiente esperienza). Lo scenario proposto, poi, è davvero particolare, grazie ad un look retrò che risalterà in particolar modo nelle raffinate gallerie della metropolitana, davvero eleganti, per quanto sempre tetre! Se il prezzo è tutto sommato abbordabile, ricordiamoci comunque di tenere a portata di mano una buona memory stick, visto che il gioco verrà a pesare un paio di GB.

Ed eccoci ad inizio Ottobre. Questa volta, Sony ci permetterà di scaricare per 4,99 euro il pacchetto Director’s Cut (senza sconti fedeltà temporanei, purtroppo...) che, a parte i soliti trofei e costumi extra, offrirà 21 nuovi livelli. La cosa più apprezzabile in questi DLC è che si tratta comunque di pack realizzati post-lancio (non sono, dunque, chiavi di sblocco di livelli già inseriti) e costituiti da una serie di livelli extra davvero niente male. Peccato che, poi, comincino a pesare davvero sulla memoria interna!

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Riguardo a quest'ultimo pacchetto, la peculiarità principale è proprio la natura diabolica dei livelli. Una difficoltà notevole, infatti, accompagnerà il giocatore lungo tutte le prove di questo DLC, giocatore che, si spera, ormai sarà temprato dalle fatiche dell’avventura principale e dei precedenti pack. Anche qui la varietà non mancherà, ma ciò che colpirà maggiormente sarà la notevole perizia richiesta dal giocatore nel suo arrancare verso l’area successiva. Oltre a questo DLC, in questi primi giorni di Ottobre si è reso disponibile anche l’aggiornamento 1.04 di Escape Plan. Nello specifico, si tratta di update gratuito che permette di usufruire dei controlli tramite pulsanti. Anche se la maggior parte dei giocatori è ormai abituata ai controlli via touch screen, infatti, non mancheranno comunque i player che apprezzeranno i comandi tradizionali che peraltro saranno efficaci e altrettanto precisi. Da notare, poi, come i controlli tramite pulsanti siano facoltativi, visto che, dopo tutto l’impegno profuso nel gestire lo sfortunato duo solo con piccoli tocchi di dita, sarebbe stato poco opportuno stravolgere obbligatoriamente il sistema di controllo. Se la possibilità di usufruire del nuovo control system è opzionale, starà comunque al giocatore scegliere se acquistare o meno i 21 livelli per cinque euro. Dipenderà anche da quanto sarete pronti a soffrire! Per esperienza personale, posso dire che essi meritano senza dubbio di essere provati, tenendo bene a mente che, ora come non mai, servirà una pazienza di ferro per dipanare gli enigmi ambientali che molti di questi livelli proporranno. Gli stessi sviluppatori hanno detto di questo set di livelli che “il pacchetto Director’s Cut comprende i piani più diabolici e insidiosi che Bakuki potesse mai escogitare e una robusta manciata di rompicapo letteralmente impossibili”.
Se accetterete la sfida e vorrete premiare i Fun Bits per le ore che ci hanno fatto passare imprigionati nelle segrete di Escape Plan, allora questa espansione Director’s Cut è lì pronta per voi. Sarà dura: ma non dite che non vi abbiamo avvertiti!

COMMENTO FINALE


"In conclusione, non si può negare un plauso al sorprendente Escape Plan, avvincente puzzle creato dai giovani sviluppatori della Fun Bits Interactive. Questi, infatti, messi a contratto dalla Sony con lo scopo di dare vita (letteralmente!) a una nuova proprietà intellettuale per la nuova console portatile, sono riusciti al primo colpo – si tratta del loro titolo d’esordio – a dare una lezione di stile a molti colleghi. Con sottile ironia, gli autori ci hanno dato la possibilità di vivere la grande fuga di questo malinconico duo tra prigioni, discariche, laboratori e manicomi... e chissà cos’altro, in futuro! Tra aggiunte gratuite e pacchetti di livelli extra che si fanno davvero apprezzare, difatti, gli sviluppatori hanno garantito un supporto costante... e non è cosa comune. I DLC, in effetti, sono dannatamente ben realizzati e messi in vendita senza prendere in giro il giocatore. L'apprezzamento verso questi pacchetti aggiuntivi, poi, deriva anche dal fatto che, pur essendo un pensiero un po’ egoista nei confronti dei poveri Lil e Laarg, molti di noi vorrebbero che le loro peripezie non avessero mai fine!"