Fortunatamente, con il rilascio del qui presente "Crisis Core" le cose sembrano aver finalmente preso una diversa piega. Infatti, non solo il titolo in questione sprizza qualità da ogni dove, ma segna anche l’agognato ritorno della serie al genere ruolistico, sebbene in chiave decisamente più “arcade”.
Quello di cui stiamo parlando è, infatti, un action-rpg. Talmente “action” da sfociare a più riprese nel più canonico degli hack’n’slash. A mantenere Crisis Core sui binari del “gdr” ci pensano comunque svariati fattori, come una gestione dell’equipaggiamento altamente strategica, alcune limitate fasi esplorative, un buon numero di segreti e side quest da portare a termine, ma soprattutto una storia di primissimo spessore e tutt’altro che pretestuosa.
Il primo impatto con il nuovo sistema di combattimento rischia, comunque, di lasciare spiazzati, per non dire delusi, i vecchi appassionati del settimo capitolo. Una volta iniziata una delle tante missioni che compongono il gioco saremo catapultati all’interno di una qualche location dalla classica struttura a “corridoio”, occasionalmente dotata di alcuni bivi in grado di aumentarne in minima parte la complessità, e al termine della quale ci sarà ad attenderci l’immancabile mini-boss di turno. Entrati in contatto con i nemici, la cui apparizione risulta del tutto casuale, il controllo che avremo sul nostro personaggio sarà pressoché totale ed interamente in tempo reale, con appositi pulsanti deputati all’attacco, al salto e alla parata. Inoltre, tramite gli appositi tasti dorsali, saremo in grado di scorrere in brevissimi istanti tutte le “materie” o magie equipaggiate, nonché gli oggetti in nostro possesso, andando contemporaneamente a modificare l’output del tasto adibito agli attacchi. L’esecuzione delle classiche evocazioni e “limit break” è invece deputata ad un’originalissima “slot machine” che continuerà a scorrere autonomamente per tutta la durata dell’incontro. Ottenendo la giusta combinazione potremo non solo lanciare dei devastanti attacchi, ma anche migliorare permanentemente le caratteristiche del nostro equipaggiamento e, nel caso ottenessimo tre 7, persino avanzare di livello. Un simile sistema, all’apparenza fin troppo aleatorio, si rivela comunque meno casuale del previsto in quanto la suddetta “slot machine” appare vistosamente truccata e non mancherà di farci pervenire l’aiuto sperato al momento più opportuno, o di farci avanzare di livello ad intervalli più o meno regolari.
Detto ciò, è indubbio che in alcuni frangenti ci ritroveremo, nostro malgrado, a scatenare contro un misero avversario mezzo morto un’evocazione eccessivamente potente, o, cosa assai più grave, a non poter fare completo affidamento su tali poteri durante gli scontri contro i potentissimi boss. Tali limitazioni sono comunque parzialmente bilanciate dal fattore imprevedibilità che si viene così a creare, e che svolge un ottimo lavoro nell’attenuare la ripetitività di un gioco così spudoratamente incentrato sui combattimenti. Senza contare che, in questo modo, dovremo ben presto imparare a contare sulle nostre sole forze, ottimizzando al meglio il nostro equipaggiamento in base alla tipologia di avversari che la missione comporta. Ed proprio in quest’ottica che Crisis Core mostra tutta la sua profondità e la sua vocazione da gdr. Sbarazzarsi di avversari all’apparenza imbattibili diverrà un vero e proprio gioco da ragazzi, una volta individuato e reperito il giusto set di magie e protezioni. Compito che si rivelerà assai più complicato di quanto possa all’apparenza sembrare.
Tecnicamente parlando, Crisis Core si pone ai massimi vertici delle produzioni per PSP. Un motore grafico di tutto rispetto ed un’eccelsa modellazione poligonale non sfigurano neanche di fronte alla magnificenza degli incredibili filmati in FMV, ormai vero e proprio marchio di fabbrica della software house nipponica. Di fronte a cotanto splendore il comparto audio svolge la funzione di vera e propria ciliegina sulla torta, grazie ad un abbondante quanto ricchissimo uso del parlato e alle ottime musiche di accompagnamento, tra cui non mancheranno temi tratti dallo storico capitolo originale. In tale ottica l’unica remora rimane l’estrema semplicità e la ripetitività di quasi tutte le location, in special modo quelle correlate alle numerosissime side-quest.
Come ogni buon gioco di ruolo che si rispetti, Crisis Core porta in dote con sé anche un eccellente impianto narrativo. La storia, godibile in pieno anche dai neofiti, assume un valore del tutto particolare per tutti gli estimatori di Cloud e compagni. Vivendo in prima persona le vicende del “soldier” di prima classe Zack, andremo lentamente a far luce su tutti gli antefatti rimasti poco chiari nel corso di FFVII: dalle vere motivazioni che spinsero Sephiroth a tradire la Shinra, al triste e solitario passato di Aerith, fino ad arrivare all’amnesia del biondissimo Cloud. Il tutto in un crescendo di emozioni che porteranno ad un finale in grado di commuovere anche i cuori più refrattari a tale tipo di manifestazioni.