Nel campo dei picchiaduro 3D la comparsa sul mercato di Soul Blade fece nascere una reazione simile a quella scaturita dal passaggio da Street Fighter II a Samurai Shodown nella sfera 2D ovvero gli scontri a mani nude si tramutarono in scontri con le armi cosidette bianche. Namco, già autrice di un capolavoro del genere come la seria di Tekken, con questo nuovo gioco elevava ad ulteriori picchi qualitativi la sua maestria e conoscenza in fatto di beat’em up.
L’introduzione di spade, clave, lance, pugnali è inevitabilmente veicolo portatore di strategia e la varietà con cui queste sono state distribuite è davvero ammirabile per efficacia. Ciascuna di esse si caratterizza infatti dalle altre per diverso danno inflitto all’avversario o alle sue armi, per difesa, per resistenza e per massa. Si andrà quindi a creare una differenziazione dei combattenti che andrà ad influire sul nostro approccio agli scontri. Chi sarà dotato di spade o pugnali sarà più rapido ma meno potente al contrario di chi sarà fornito di lance o clave che risulterà invece più lento ma molto più dannoso in caso di attacco andato a segno. A parte questo ogni guerriero sarò comunque in grado di eseguire attacchi a corto o lungo raggio indipendentemente dalla natura del proprio arsenale bellico in modo da mantenere alta la tensione dei combattimenti nei quali è consigliabile non abbassare mai la guardia. Senza contare che, come in Virtua Fighter di Sega, uscire dal ring significa perdere il round. Inoltre, come già accennato, ciascun armamento ha una propria resistenza che sarà rappresentata da una piccola barra (Weapon Gauge) sottostante alle tradizionali barre indicanti l’energia del lottatore. Più pareremo i colpi avversari più questa barra si riempirà e una volta piena dovremo combattere a mani nude. Purtroppo le mosse eseguibili una volta disarmati sono le medesime per ogni guerriero.
Soul Blade si distingue dalla concorrenza, perfino dal suo contemporaneo “vicino di casa” Tekken 2, anche per la profondità dei movimenti eseguibili in battaglia. Per prima cosa bisogna citare la possibilità di spostarsi lateralmente premendo due volte il tasto direzionale apposito. Questa mossa è strategicamente fondamentale in quanto consente di sfruttare veramente appieno lo spazio tridimensionale al fine di schivare i fendenti avversari e di dare via a nostra volta a nuovi attacchi. Capiterà poi che due attacchi vengano sferrati contemporaneamente. In questo caso si attuerà una sorta di meccanismo carta-sasso-forbice in cui, se premeremo il fortunato tasto giusto, avremo la precedenza. Sono presenti inoltre due mosse imparabili per ciascun lottatore, eseguibili però attraverso lunghe combinazioni di tasti in modo da non abusarne, e una o due attacchi critici consistenti in combo da colpi multipli. Quest’ultimi, durate la loro attuazione, sono ulteriormente concatenabili con altre combo personalizzate per ogni personaggio costandoci però un terzo della Weapon Gauge. Le modalità di gioco presenti sono le solite (Arcade, VS, Survival ,Team Battle, Time Attack, Training) se non fosse per il brillante Edge Master Mode. Si tratta di una sorta di Story Mode mascherato nel quale, attraverso un percorso ruolista raccontato in un libro, ci sposteremo lungo diverse locazioni nelle quali ci caleremo in sfide alle volte con regole particolari come ad esempio affrontare da soli cinque avversari con un unica barra di energia ecc. Al superamento di ogni capitolo generalmente corrisponde la conquista di una nuova arma per un totale di otto diverse versioni dell’arma di base del personaggio in questione. Infine il numero di combattenti a disposizione inizialmente, dieci come nella versione arcade, sarà ampliabile terminando il gioco con particolari personaggi per un totale di quindici lottatori. Soul Blade risulta quindi essere un picchiaduro da non prendere affatto alla leggera. Basato su ponderate tattiche di attacco e di difesa, sull’attesa del nemico e sullo studio dell’avversario Namco impreziosisce il genere del beat’em up facendolo diventare riflessivo. Lo spessore tecnico è quindi imponente, spessore che con il multiplayer raggiunge inevitabilmente contenuti ludici elevatissimi.
Il fronte estetico è a sua volta stupefacente. Favorita dalla presenza del “suo” System 11, l’hardware su cui girava la versione coin-op, Namco realizzò una conversione perfetta per Playstation la quale venne spremuta al massimo. Effetti di luce, animazioni spettacolari, poligoni a valanga, colori sfavillanti: non si percepisce alcuna differenza con la versione da sala. Impossibile ignorare poi la fantastica presentazione iniziale in CG ovvero qualcosa che al tempo ce la sognavamo e basta. Giù il cappello per Namco, è obbligatorio. Da segnalare inoltre l’attenzione storica con cui sono stati curati i personaggi i quali, nonostante le diverse culture d’appartenenza, sono dotati di precisi abiti e stage fra loro contemporanei cronologicamente e legati da un’ottima trama che fa da collante. Non parliamo poi del sonoro che risulta semplicemente eccezionale sia per la bellezza delle musiche sia per la loro numerosità visto che sono presenti ben tre diverse colonne sonore da selezionare: Arcade Soundtrack, Arrange Soundtrack e la Khan Super Session. La prima ripropone gli stessi brani dell’arcade, la seconda idem ma le canzoni sono state registrate in studio e infine la terza garantisce una lista di musiche pensate appositamente per la versione casalinga.
Soul Blade (Soul Edge)
Comprimi
- Pubblicato: 26-02-2010, 10:29
- 16 commenti
-
X
Comprimi
-
Soul Blade (Soul Edge)
-
La più bella e coinvolgente presentazione di sempre !
La musica è infatti straordinaria e in grado da subito, di far capire che questo gioco è davvero un capolavoro.
-
Con questo gioco ho un rapporto speciale, fu il primo (insieme a wipeout 2097) che comperai insime alla psx.
Fu anche il primo videogioco per playstation che finii (insieme a mio fratello).
Ricordo ancora la fretta di cercare il canale AV, poi la goduria di fronte alle presentazione con quella musica che gasa, e io che pensavo "tutto ciò a casa mia sul mio televisore, incredibile!".
Parlando dei videogioco in sè, lo trovo bellissimo, fantastiche le arene animate, dalle quali ci si poteva anche cadere (tekken se le sognava), il cambio giorno-notte, le musiche, la grafica, la giocabilità la molteplicità di armi, la sezione simil-gdr, insomma, fantastico!
-
Un gioco che ho amato! Eccezionale!
-
Originariamente inviato da MasterGenQuello che faceva la Namco con la PSX in molti non riuscivano a farlo neanche con la PS2.
-
per me è il miglior picchiaduro che Namco abbia mai fatto. l'intro ai tempi era impressionante e pure oggi, con il grande accompagnamento musicale di Edge of soul, fa una gran figura. e comunque è vero, Namco su PSX ha dettato legge, erano un passo avanti a tutti gli altri.
-
io odio i picchiaduro 3D, tranne soul blade e soul calibur
per me uno dei migliori giochi della sua categoria usciti per psx... alla faccia di tekken!
L'invio di commenti è disabilitato per i non registrati. -
ULTIMI ARTICOLI
Comprimi
Non ci sono risultati che soddisfano questo criterio.
widgetinstance 209 (ULTIMI COMMENTI) skipped due to lack of content & hide_module_if_empty option.