La nascita dei Rhythm Game
Chi ha detto che i cani non possono rappare come Eminem?
Nessuno, ed infatti nel Dicembre 1996 un gruppo di programmatori capeggiati da un giovane game designer di nome Masaya Matsuura (il gruppo prenderà poi il nome NaNaOn-Sha) per conto di Sony, realizzarono per Playstation un gioco veramente fuori di testa nonché il primo music game della storia dei videogiochi con protagonista, appunto, un simpatico cane: PaRappa the Rapper.
Nato come progetto a basso costo, Parappa si è rivelato un autentico e inaspettato successo, vendendo più di 3 milioni di copie in tutto il mondo e ricevendo numerosi riconoscimenti, ispirando addirittura una serie animata (Parappa the Rapper: The Animated Series). Quello che ha reso tanto famoso PaRappa è stato il suo originale gameplay unito ad una stravagante veste grafica, per non parlare dell’azzeccatissimo character design, frutto della collaborazione con l’artista illustratore newyorkese Rodney Alan Greenblat.
Ma cosa si deve fare esattamente in PaRappa the Rapper?? Sfruttando una meccanica simile a quella del mitico gioco Simon (un disco avente la superficie divisa in quattro spicchi colorati in modo differente, in cui quest’ultimi si illuminano ritmicamente formando una sequenza che il giocatore deve ripetere), il giocatore deve premere i tasti del joypad a ritmo di musica, seguendo ciò che appare sullo schermo (più difficile da spiegare che da giocare comunque).
La storia del gioco è abbastanza semplice ma molto carina e divertente: il protagonista PaRappa è alle prese con i consueti problemi adolescenziali, con il desiderio di fare colpo sulla bella del gruppo, il fiore(!!) Sunny Funny.
Ogni volta che PaRappa si troverà avanti ad un imprevisto, lo affronterà al grido di “I gotta believe!” (devo crederci), la cui soluzione dei si risolverà sempre in “sfide” a colpi di Rap con strani individui. Così volendo imparare le arti marziali per difendersi dai soliti bulli, il nostro eroe seguirà le lezioni rap di un maestro con la testa a forma di cipolla o volendo prendere la patente si affiderà alle istruzioni cantate di un’istruttrice alce, e via via con altri personaggi tutti diversi. Se il nostro rappare non è soddisfacente, non solo il nostro sfidante istruttore si "imbruttisce"(passatemi il termine di Consolemaniana memoria), ma tutto lo scenario si sfalda e le musiche iniziano a stonare.
Le musiche dei vari stage sono veramente belle ed orecchiabili, come bellissimo e originale è il particolare stile grafico adottato: su ambienti 3D vanno in scena spassosissime scenette con personaggi realizzati come se fossero delle sagome di carta (tipo come un cartone animato schiacciato da un peso).
Purtroppo il grande limite del gioco è la sua scarsa longevità. Infatti i sei stage di cui è composto, si possono completare nel giro di poche ore. Nonostante ciò questo PaRappa the Rapper è un titolo storico che ha ispirato molti altri giochi (la serie Dance Dance di Konami su tutti), dotato di una certa personalità, che ogni appassionato di videogiochi dovrebbe provare.
Piccola biografia su Masaya Matsuura
Masaya Matsuura è laureato in Sociologia Industriale e si avvicina al mondo digitale all’età di 19 anni grazie a Kaleidoscope, un programma per Apple II che genera immagini psichedeliche. La visione di quelle immagini scatenò in Matsuura la voglia di dare musica a quelle immagini componendo lui stesso la colonna sonora per Kaleidoscope. Contemporaneamente, all’inizio degli anni ’80, Matsuura fonda il suo primo gruppo musicale, i PSY.S (si legge “size”), raggiungendo un notevole successo in Giappone (alla separazione del gruppo, avvenuta nel 1996, avevano all’attivo dieci album). Nel 1993 Mitsuura produce un CD-ROM multimediale psichedelico di nome The Seven Colors, vincendo anche il premio Multimedia Gran Prix.
A questo CD-ROM seguiranno altri due progetti: nel 1994 Tool X e nel 1996 Tunin’Blue.
Ma nel dicembre 1996 c’è la svolta: MM realizza per Playstation, in collaborazione con R.A. Greenblat, il primo rhythm game videoludico, PaRappa the Rapper, gioco che ha il pregio di aver ribadito l’importanza del sonoro nei videogiochi. Sfortunatamente i successivi episodi, il rockeggiante Um Jammer Lammy e PaRappa the Rapper 2, non proposero nessuna novità, passando inosservati.
Un altro gioco totalmente originale realizzato da Matsuura è Vib-Ribbon, sempre per PSX. Dotato un aspetto grafico spartano in bianco e nero, Vib-Ribbon ha la particolarità che il giocatore può scegliere la colonna sonora del gioco, inserendo semplicemente nella console un cd audio.
Ultimamente Matsuura ha dato vita ad un nuovo gruppo, i Milk Can (nome già presente in Um Jammer Lammy) con repertorio le musiche dei suoi giochi.
Nonostante seguiti e futuri progetti, il nome di Masaya Matsuura rimarrà legato sempre al cane PaRappa.