Questo capitolo fu innovativo sotto molti punti di vista: fu innanzitutto il primo della saga ad essere in tre dimensioni. Un 3D incredibilmente curato e bello da vedere, soprattutto considerando che questo gioco uscì soltanto alla fine del gennaio 1997, pochi mesi dopo Super Mario 64. Appena inserito il primo dei 3 CD siamo accolti da uno splendido filmato realizzato con la computer grafica, mai nessun gioco prima di allora aveva offerto al giocatore un'introduzione così ben realizzata ed evocativa. In Final Fantasy VII ci troviamo catapultati in un' ambientazione futuristica.
Il mondo è dominato economicamente e militarmente dalla ShinRa, una gigantesca compagnia che sfrutta l'energia “mako” per convertirla in energia elettrica. La ShirRa, che possiede un esercito privato (composto dai Soldier) e degli agenti segreti (i Turks) esercita anche un enorme potere politico: Midgar, la super-metropoli capitale, è governata a tutti gli effetti dal presidente della ditta. Un gruppo di ribelli chiamati “Avalanche” si oppongono allo sfruttamento della ShinRa sulle risorse del pianeta. Il protagonista dell'avventura, Cloud, ex-soldier dal passato misterioso, si schiera con Avalanche come mercenario.
Da qui prende snodo la lunga e complessa trama del gioco, una delle più belle mai viste in un videogioco. Si aprirà davanti a noi un mondo immenso e dettagliatissimo: con Cloud e compagni ci muoveremo in lungo e in largo per città, villaggi, foreste e montagne, tutti ambienti estremamente variegati. Un' avventura incredibile, vissuta con personaggi a loro volta straordinari, tutti con un passato più o meno misterioso, svelato poco alla volta nel corso della storia. Man mano che si procede con il gioco si impara a conoscerli e ci si affeziona ad essi grazie alla psicologia curatissima di ognuno di loro. Scopriamo personalità complesse che a volte sfociano in inganni, tradimenti e colpi di scena. L'antagonista principale, Sephiroth, è uno dei nemici più interessanti e misteriosi della storia dei videogiochi. Una storia complessa e intrigante, che pochi libri e ancor meno film potrebbero eguagliare.
Il gameplay è principalmente basato sui combattimenti di squadra. I componenti del nostro team attaccheranno secondo l' “active time battle”: ogni pg ha una barra che si carica con il passare del tempo, quando è piena si può decidere che tipo di azione compiere. Non è dunque un sistema a turni del tutto classico e conferisce più movimento alla battaglia. Tra le azioni possibili c'è l'attacco semplice con le armi (ogni pg possiede un tipo di arma che può essere potenziato nel corso dell'avventura), l'attacco magico (con l'uso delle Materia, “globi” di mako concentrato che vengono equipaggiati alle armi o all'armatura), l'uso di oggetti, la difesa e il tentativo di fuga. Ogni pg può inoltre attaccare con una Limit (ogni pg ne possiede più di uno, sbloccabili con l'aumentare dei livelli): un colpo speciale utilizzabile solo quando l'apposita barra è al completo. La barra Limit si riempie man mano che il pg subisce danni. Un sistema di combattimento vario, complesso e bilanciato tra l'uso di magia, evocazioni e attacchi fisici. Il team sarà composto sempre da tre elementi selezionabili dal giocatore (tranne in alcuni casi in cui per necessità della trama un personaggio dev'essere per forza presente).
Largo spazio è dato all'esplorazione del gigantesco mondo di FF7, vario e particolareggiato. Viaggeremo a piedi, con gli immancabili Chocobo e con altri mezzi. Come se il gioco non fosse già abbastanza complesso così, esistono numerosi minigiochi per “svago” e alcune quest secondarie molto interessanti, utili per conquistare armi e materia leggendarie e confrontarsi con mostri mitologici.
Analizziamo ora la componente tecnica: come si è detto in precedenza per questo gioco fu realizzato un curato 3D, con un buon numero di poligoni per l'epoca. I video di “intermezzo” sono molto belli, realizzati in computer grafica, e non richiedono molto tempo per il caricamento, integrandosi alla perfezione con le sequenze giocate. La colonna sonora è molto coinvolgente e contribuisce a creare l'atmosfera viva e intrigante che caratterizza il gioco. Difficile trovare anche solo un difetto in questo gioco, forse solo gli eccessivi combattimenti casuali (ovvero combattimenti contro i mostriciattoli che si trovano durante l'esplorazione dei dungeon) che interrompono un po' troppo spesso il nostro cammino.
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