Che sorpresa, questo De Blob 2! Nessuna grossa innovazione rispetto al predecessore, ma un buon affinamento delle meccaniche già sperimentate nel prequel.
Questo “Blob”, una pallina colorata antropomorfa che potrà ricordarvi Kirby (ma questa volta il protagonista è costituito di tintura!), si troverà a capo della rivoluzione cromatica che porterà la popolazione di Prisma City a riappropriarsi dei propri colori, riconquistando così la felicità. Il nemico? Il Compagno Nero, un dittatore senza scrupoli, che farà della lotta al colore il suo fine ultimo. Questo villain ci aveva già provato, prendendo di mira Chroma City nel prequel, ma il prode Blob riuscì a fermarlo. Ora il Compagno Nero è tornato e il mondo rischia grosso ancora una volta, sotto il giogo della monocromaticità. Un plauso ai divertentissimi video introduttivi ad ogni livello, i quali, pur essendo muti, mostreranno un’espressività senza pari, e vi immergeranno a fondo nelle atmosfere di De Blob 2.
Un platform atipico
Diverse missioni in cui è articolato mostreranno come De Blob 2 si differenzi dalla maggior parte degli altri platform in commercio. La difficoltà aumenterà gradualmente: all’inizio dovremo giusto colorare qualche edificio in aree periferiche, per risvegliare qualche cittadino, quindi inizieremo a sperimentare diverse combinazioni di colori e, in breve, dovremo affrontare le legioni del Compagno Nero: dai semplici nemici ai temibili Blandinali, e peggio accora, agli avversari più corazzati e alle armi pesanti. La nostra scorta di colore è però limitata: disporremo all’inizio di un centinaio di punti pittura, mentre colorare in giro e, soprattutto, attaccare i nemici o usare il charge attack per distruggere certe paratie o determinati avversari più aggressivi ci obbligherà a perdere diversi punti. Analogamente l'essere colpiti dai nemici o finire dentro pozze del venefico inchiostro ci porterà all'indebolimento. Per ricaricarci dovremo buttarci in una delle varie fonti di pittura (di solito sigillate dal Compagno Nero e sbloccabili mano a mano che avanzeremo nei livelli) o attraverso dei verni-bot, piccoli utilissimi droidi che si ricaricheranno ciclicamente di pittura nello spazio di pochi secondi.
L’approccio e l’aspetto del gioco è volutamente essenziale e di sicuro non sfrutta la potenza della PS3, ma non si tratta di una “colpa” derivata dall'essere un porting da Wii: gli sviluppatori hanno deliberatamente optato per uno stile semplice ma efficace... e pure riconoscibilissimo.
Facile? Non proprio...
La semplicità iniziale sarà solo un’impressione, tuttavia: già dopo pochi livelli, l'assillo del timer si farà sentire (se dovesse arrivare a zero, game over) e, per poter proseguire, bisognerà completare le missioni che ci verranno assegnate man mano che avanziamo nel livello, dipingendo palazzi e strutture e colorando i grigioni, ovvero i nostri amici imprigionati del perfido dittatore. Come si diceva, anche i nemici si evolveranno, ma, con un po’ di strategia, un sfruttamento ben calibrato dei poteri speciali (attacco caricato, bolla protettiva, buco nero...) e una buona dose di pazienza nel caso le fonti cui attingere il colore fossero scarse, si potrà superare ogni sezione, anche quelle più ostiche.
Che un giocatore cosiddetto “serio” debba essere per forza un appassionato di trofei, obiettivi o quant’altro non è certo da mettere in conto a priori. Eppure, per arrivare ad ottenere l’ambito platino, l’impegno richiesto sarà tale da soddisfare i giocatori duri e puri. Tanto per fare un esempio, tra le varie richieste che spingeranno i completisti a impegnarsi seriamente, oltre a quella che impone di reperire tutto il reperibile (e si parla di diverse centinaia di item collezionabili -circa 50 in ogni livello e ben nascosti- da trovare senza alcun tipo di mappa o indicazione), si chiede anche di portare a termine il gioco senza acquistare alcun potenziamento.
Ecco, in quel caso, le cose cambiano completamente. Si parte con 100 punti pittura, ma coi vari potenziamenti, si può arrivare a 200. Ogni colpo dato ad un avversario o ad una cassa consuma diversi punti. Da un minimo di 5 ad anche 50 per i nemici più coriacei. E un colpo affibbiatoci da un potente avversario può toglierci decine di punti. Senza parlare del nostro "dispendioso" attacco caricato. Blob, difatti, oltre a schiacciare i nemici, li potrà caricare, ma tale mossa dovrà essere eseguita il meno possibile, visto che, senza potenziamenti, costa 80 punti. Partendo da 100, ce ne resteranno una ventina, una miseria! Quindi ci sarà da attuare tattiche di guerriglia, tipo toccata e fuga, per scappare dopo l'attacco verso un rifornimento di colore. Aggiungiamoci fiumi di tossico inchiostro, pavimenti e pareti coperte di spuntoni, nemici che cambiano a piacimento il proprio punto debole, lava, ghiaccio, elettricità, scalate a torri piene di trappole e magari qualche piccolo Psicodisco (ufo-ipnotizzatori lanciati dai Blandinali) che ci porterà verso la morte a meno di non scuoterci in tempo... e mettiamoci pure gli avversari vulnerabili solo ad un certo tipo di colori (o ad una loro combinazione: con rosso, giallo e blu si possono ottenere un bel po’ di tinte secondarie) e vedrete che, già dopo pochi livelli, le cose si faranno dure e complicate. Sarà necessario, come già detto, pianificare a dovere i propri attacchi. Sarà utile avere chiaro il proprio obiettivo, ma anche concedersi qualche minuto per osservare il quartiere. Conviene perdere quaranta secondi di tempo per colorare i palazzi e ottenere un minuto extra nel timer, liberando i grigioni, ovvero cittadini “decolorati” dal Compagno Nero? Perché c’è da considerare anche il timer, che partirà concedendoci quasi sempre 15 minuti. Considerando l’oggettiva vastità dei livelli (richiederanno un’ora circa per ciascuno, senza contare le sfide secondarie), e data la scarsità di checkpoint, capirete perché, senza un’adeguata preparazione, può sopraggiungere la frustrazione. Per fortuna la bontà delle meccaniche di gioco e la simpatia del protagonista dovrebbero dissuaderci dallo scagliare il joypad per la stanza. Mettete in conto, infatti, che capiterà diverse volte di perdere sessioni da 20 minuti solo per pochi secondi di distrazione.
Ovviamente sto riferendo il punto di vista di chi ha voluto completare il gioco senza il minimo aiuto. Comprando i diversi potenziamenti, viceversa, il tutto risulterà decisamente più facile. Potremo disporre di più vite (anziché una sola), di più scudi, di più punti pittura e di una riduzione del costo di attivazione della supercarica, che potrà arrivare a costarci solo 20 punti, anziché gli 80 iniziali. Capite che, con di fronte un gruppo di nemici pesantemente armati (alcuni di lanciamissili, eh!), la carica è sufficiente per abbattere uno di loro e, con 100 punti pittura e con un costo di 80, una volta portato a termine l’attacco dovremo subito scappare, poiché non potremo fare altro contro i nemici restanti. Senza scudi e senza vite, poi, un loro colpo andato a segno e via, si riparte da capo... magari al checkpoint raggiunto 15 minuti prima. Al contrario, se saremo adeguatamente potenziati, con 200 punti di colore ed un superattacco che ce ne costerà solo 20, più qualche scudo e vita extra, le cose saranno ovviamente ben diverse.
Per questo penso che sia azzeccato poter affermare che De Blob 2 potrebbe piacere sia ai giocatori più navigati in cerca di un platform bello colorato (che scarseggiano un po' su PS3), sia ai giocatori molto giovani o con poca esperienza. Si tratta di un platform allegro e colorato, con delle meccaniche facilmente assimilabili. Alla fine, infatti, a parte saltare e colpire nemici e casse, vi sarà soprattutto qualche sessione di piattaforme, a volte tortuosa (ed in ogni momento potremo richiamare un indicatore per farci mostrare la giusta direzione verso il prossimo obiettivo), ma mai impossibile. Chiunque potrà dunque arrivare allo scontro finale col Compagno Nero, dopo un ultimo livello davvero spaziale! Ma come ho cercato di raccontare poco fa, anche il giocatore amante delle sfide e dei platform più impegnativi potrà trovare pane per i suoi denti. De Blob 2, infatti, si articola sì in un numero limitato di livelli (una dozzina), ma ognuno di questi risulta assai lungo e ci vorrà tempo prima di raggiungere l'obiettivo finale dell'area, solitamente un edificio importante per il dittatore che deve essere liberato.
Area tecnica
Che questo sia uno dei giochi più originali sotto il profilo stilistico è fuor di dubbio (di sicuro è il più colorato!), ma non di sola grafica si nota la perizia tecnica. Le musiche! Come prevedibile, una città buia e triste avrà toni soffusi, ovattati. Viceversa, mano a mano che libereremo nuove aree, anche la colonna sonora cambierà di pari passo... e non solo. Liberare i vari edifici, difatti, non solo risveglierà la musica, ma vedrà anche svariati generi di suono associati ad ogni nostra azione: un riff di chitarra, un accordo di violino e comunque un suono musicale che si integrerà perfettamente con i brani di sottofondo e ci immergerà ancor di più nel particolare mondo di De Blob. La musica di “liberazione” del livello, poi, potrà essere anche scelta prima di iniziare il livello stesso (ne avremo una manciata tra cui scegliere). È anche giusto, visto che sarà la sola musica che sentiremo lungo tutto il livello. Fortunatamente la varietà non mancherà.
Una formula vincente capace di migliorare in ogni aspetto il predecessore ed una simpatia innata conferiscono a De Blob 2 la capacità di farsi apprezzare da tutti gli amanti dei giochi di piattaforme tridimensionali, e non solo! Quando entreremo in zone chiuse (come edifici o grotte) ci saranno fasi di platforming a scorrimento orizzontale veramente ben congegnate, nonché caratterizzate da un taglio più riflessivo, con vari puzzle consistenti in pulsanti da premere, facendo vestire al nostro Blob diverse combinazioni di colori.
I controlli si sono dimostrati di facile utilizzo, anche perché bastano pochi pulsanti per giocare: non a caso, ho affrontato la maggior parte del gioco utilizzando il Move per nessun particolare motivo, non essendovi alcuna fase di puntamento o comunque legata ad una qualche peculiarità del controller di movimento. Con uno schema di comando ben realizzato, potrete passare dal Move al DualShock 3 senza problemi. Si possono anche usare assieme se disporrete di una seconda persona: il giocatore che vi affiancherà potrà comandare Pinky, amica e mentore del protagonista, e aiutare così il prode Blob, facendo fuoco “dall’esterno”, senza partecipare attivamente all’opera di ricolorazione (un po’, come nei Mario Galaxy). Ci saranno poi delle sfida opzionali da affrontare in cooperativa, ma non terranno impegnate a lungo, pur restando, in ogni modo, una gradita aggiunta al corposo piatto del single player.
De Blob 2
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- Pubblicato: 02-09-2013, 22:50
- 4 commenti
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De Blob 2
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Bella rece De Blob 2 è uno dei pochi giochi della nuova generazione che adoro
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de Blob 2 mi aveva fatto un'ottima impressione fin dai primi trailer... e ora questa recensione m'invoglia all'acquisto della versione Wii!
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Originariamente inviato da AlextheLioNetde Blob 2 mi aveva fatto un'ottima impressione fin dai primi trailer... e ora questa recensione m'invoglia all'acquisto della versione Wii!
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