Tron Evolution - PS3Non poteva che venirne fuori un giocone: le premesse c’erano tutte. Già l’ambientazione geniale e avveniristica e l’aspetto grafico dei film, infatti, sono presupposti ideali per un buon gioco. Per tirar le fila, meglio citare spudoratamente da Wikipedia: “Tron è un film di fantascienza del 1982 prodotto dalla Disney, diretto da Steven Lisberger. Considerato un film culto, è anche considerato il primo film del genere a focalizzarsi sulla realtà virtuale. Ha uno stile visivo unico e assolutamente all’avanguardia per l’epoca. È il primo film della Disney a fare grande uso della computer grafica”. Fine della citazione.
Come si sarebbe potuto non svilupparne un videogioco dal momento che il materiale d’origine sembrava prestarsi così bene? Già su Intellivision e Atari 2600 ci furono infatti i primi adattamenti e su PC, nel 2000, uscì Tron 2.0 (ambientato 20 anni dopo la trama originale), peraltro ottimamente accolto dalla critica. Perché non tentare il bis?

Miracolosamente la Disney decise già nel 2005 di ridar vita al mondo di Tron e così, nel Natale 2010, arrivò sugli schermi il tonitruante Tron Legacy, con protagonista un Jeff Bridges (Kevin Flynn) in piena forma (impegnato anche nel ruolo della sua nemesi, grazie a trucchi digitali davvero di buon livello), affiancato da una bravissima e bellissima Olivia Wilde nei panni di Quorra; c’è pure un giovane Garrett Hedlund nel ruolo di Sam, figlio del protagonista, ma quest'ultimo non ci riguarda da vicino, dato che in Evolution ritroveremo solo i primi due attori citati. Non che questo tie-in si regga su una gran sceneggiatura, comunque...
D’accordo, la Disney finanzia e ci mette la faccia, ma chi incaricare dello sviluppo? Propaganda Games, team che però aveva all’attivo solo il discusso Turok, fps uscito nel 2008 su PS360 e PC. Purtroppo questo Tron Evolution (2010) non deve essere andato tropo bene in termini di responso di pubblico e critica, dato che lo studio è stato repentinamente chiuso dopo il rilascio del tie-in (e dire che aveva già in cantiere il promettente Pirati dei Caraibi: L’Armata dei Dannati, titolo che la Disney ha cestinato un po’ troppo in fretta).

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Riguardo la trama di questo Evolution, i produttori hanno optato per un titolo che facesse da ponte tra l’originale dell’82 e il seguito Legacy, girato quasi trent’anni dopo. Essendo un prequel del recente film, non gestiremo il figlioccio di Kevin Flynn, ma dovremo indossare i panni del blando Anon, anonimo personaggio che mai spiccicherà parola e di cui non si vedrà nemmeno il volto... Anon non è altro che un programma di controllo sviluppato dallo stesso Kevin e dovrà indagare – e soprattutto combattere – contro alcuni virus creati dal misterioso Abraxas, nemico a sua volta mascherato che evidentemente crede nella netta separazione tra programmi Basic e ISO. Che poi nei nostri computer ci fossero tutte queste unità senzienti non lo immaginavo proprio, ma questo è il mondo di Tron, meglio abituarcisi...

Un mondo che, tolto il cielo plumbeo simile ai Batman di Tim Burton (contrastante con gli accesissimi colori al neon), si mostra essere simile a quello di uno degli ultimi Prince of Persia... e non solo dal punto d vista grafico, visto che dovremo effettuare salti in maniera certosina, corse sulle pareti, notevoli scalate... E tutto in maniera abbastanza approssimativa, purtroppo... Ovviamente ci sarà sempre un solo modo per arrivare al nostro obiettivo e dovremo seguire il percorso creato per noi dagli sviluppatori. Ma qui, tra salti da compiere dopo una corsa sulla parete, o lanci verso un ammasso di bit rossi (a mo’ di gancio) per proiettarci dall’altra parte della stanza (stile lazo), non si capirà sempre bene da che parte voltarsi e, in alcune occasioni, si corre il rischio di girare in tondo per diversi minuti. Aspetto positivo: per evitare la frustrazione, gli sviluppatori hanno disseminato una notevole quantità di checkpoint lungo il nostro percorso. Questi saranno provvidenziali, poiché le cadute si conteranno a decine e nella seconda parte si dovranno affrontare i molti e ben corazzati nemici (soprattutto ad alti livelli di difficoltà).

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Tra salti con X e attacchi con gli altri pulsanti, potremo anche selezionare il disco da utilizzare per il combattimento, opzione modificabile in ogni momento. Padroneggiare al meglio i 4 dischi laser sarà fondamentale per distruggere i moltissimi nemici, dato che alcuni saranno più vulnerabili ad un particolare disc (spesso farà comodo quello esplosivo!). Un aspetto simile ai vari Assassin’s Creed che si può riscontrare a questo Tron Evolution, è poi l’”alto profilo”, modalità attivabile tenendo premuto R1 che ci permetterà di muoverci con più agilità (unita agli altri dorsali che ci faranno scegliere un diverso stile di attacco). Per diversi attacchi fisici saranno disponibili alcune facili combo, in linea con un sistema di gioco nel complesso piuttosto abbordabile. Ci sarà poi il comparto multiplayer, indicativamente da inaugurare dopo aver giocato da soli contro il computer per accumulare un po’ d’esperienza, in seguito condivisibile, insieme alle caratteristiche sbloccate, tra singolo e multi. Completare due/tre volte la campagna dovrebbe aiutare alquanto ad arrivare al livello 50. A qual punto sarete preparatissimi e pronti per cimentarvi nelle ben diversificate arene online. Tra le varie sfide sulle Light Cycle o in arene più piccole, teatro di combattimenti corpo a corpo, o ancora gli scontri per collegare i nodi energetici... arrivare al Platino sarà tutt’altro che facile...

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Di cose da fare, volendo, ce ne sono in buona quantità, sebbene limitarsi a portare avanti la sola avventura un’unica sola, magari senza calcare la mano sulla difficoltà, farà giungere troppo in fretta al combattimento finale (mettendo tra l’altro in conto una serie di scontri lunghissimi e assai tediosi, se affrontati alla massima difficoltà disponibile: 20 minuti di combattimento con dei tizi quasi immortali – e senza checkpoint!). In alcune fasi si andrà avanti un po’ forzatamente, sorbendosi scene d’intermezzo che certamente non arrivano ai fasti cinematografici, complice un’espressività facciale su cui è meglio soprassedere e pur potendo contare su un doppiaggio di buon livello (anche in italiano). Restando in ambito sonoro, le musiche dei Daft Punk sono indubitabilmente azzeccatissime, e in aggiunta avremo brani di Chris Velasco (God of War), Kevin Manthei (Twisted Metal: Black) e Sonic Mayhem (Borderlands). Nulla da dire, dunque, sul comparto audio… peccato però che il fronte grafico non sia altrettanto brillante. Le ambientazioni possono apparire stilose ed evocative per alcuni, quanto ripetitive e spoglie di poligoni per altri… dipenderà dalla soggettività del giocatore. Gli avversari saranno un po’ tutti uguali tra loro. Per fortuna non mancherà qualche boccata d’aria fresca: non ci sarà solo da saltare qua e là, lanciare frisbee bluastri e fuggire per riprenderci, ma saremo anche chiamati a metterci ai comandi di un vero carro armato o di velocissime Light Cycles, moto futuristiche che contraddistinguono la saga.

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A livello strutturale, Tron: Evolution è un titolo poco sorprendente che però si lascia giocare piacevolmente. Siamo lontani dal capolavoro, soprattutto per chi non è appassionato.
Eppure, complice il basso prezzo cui dovrebbe essere reperibile, questo tie-in Disney potrebbe rivelarsi anche sufficientemente profondo. Se solo la storia non fosse così piatta e il gameplay non mostrasse certe incertezze, sarebbe ancora migliore, ovviamente. Ma preso così com’è, rimane un titolo piacevole e dalla difficoltà abbordabile (a meno di non ambire al Platino: in quel caso state certi che non sarà un’impresa facilissima...), al netto dei pochi enigmi ambientali e degli onnipresenti bug.


COMMENTO FINALE


"Avete nostalgia delle luci al neon che fanno tanto anni ’80? Avete spolpato i film, la graphic novel (Tron: Betrayal) e pure i precedenti giochi? Se la risposta è positiva in entrambi i casi, da fan sfegatati dell’immaginario “Tronico”, non potrete esimervi dallo scoprire questo Evolution.
In effetti, è probabile che voi (noi) l’abbiate già fatto… e magari che agli altri giocatori questo universo un po’ kitsch non dica nulla di particolare... In ogni modo, si tratta di un titolo timidamente consigliato; fermo restando che, se non siete cultori della saga, meglio evitare di farsi troppe aspettative..."