Asura’s Wrath coverAsura’s Wrath è qualcosa che sorpassa il concetto di semplice videogioco, benché ne possieda le basi, cioè si avvii dall'inserimento del disco nella PS3 o nella X360. Fin dall’inizio, infatti, le differenze che noterete rispetto alla gran parte dei titoli presenti nelle ludoteche delle rispettive console si faranno sentire.


Film interattivo? Laser disc? Di cosa stiamo parlando?

Quando parliamo di film interattivo ci sovvengono presto alla mente molti metri di paragone e diversi criteri di giudizio. Parliamo dell’elemento giocabile in sé? Parliamo della componente laser disc à la Dragon’s Lair, che in linea di massima prevede di premere determinati pulsanti adibiti a una direzione da prendere o ad un azione predeterminata di compiere in quel particolare scenario? O parliamo piuttosto di una regia interattiva (caratteristica di alcuni episodi di Metal Gear Solid, come MSG 4 su PS3, o il remake HD per PS Vita di MGS 2 e 3, dove, per esempio, è possibile effettuare cambi di inquadratura, zoomate e quant’altro nei video di intermezzo). O forse parliamo di titoli che hanno fatto dell’interattività il punto focale? Pensiamo a Heavy Rain o a Darkstar: The Interactive Movie...
Di sicuro qui non si tratta dei vecchi FMV, ovvero di semplici live action video mirati ad enfatizzare il realismo di alcuni videogiochi nella prima metà degli anni ’90, quando si utilizzarono degli attori in carne ed ossa per i cosiddetti film interattivi" e per realizzare veri e propri cortometraggi che facessero da intermezzo tra una sessione di gioco e un’altra. Evidentemente si pensava che i giocatori avrebbero premiato tale innovazione, badando meno al gameplay. L’apparenza, però, non ebbe la meglio sulla sostanza. Questa tecnologia, infatti, non restò a lungo in auge, poiché il livello qualitativo dei video era spesso di scarsa qualità per i severi limiti imposti da determinati hardware (la Sega, ad esempio, puntò molto sui FMV games, ma all’epoca questi titoli richiedevano un Mega Drive con annessi Mega CD e magari 32X!) e per la componente recitativa generalmente di basso profilo (un esempio significativo era il tremendo Plumbers Don’t Wear Ties, su 3DO -Non lo conoscete? Meglio così!- cui facevano da contraltare, ammettiamolo, significative eccezioni come il valido Gabriel Knight 2).

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Asura’s Wrath presenta sì molte differenze rispetto ai titoli sopraccitati, ma risulta comunque possibile rilevare qualcosa di tutti in questa fatica Capcom. È un vero mix di generi. Azione, beat’em up, laser game... e non solo! Non si può però non partire dall’elemento narrativo, anche qui predominante, visto che per il giocatore sarà fondamentale appassionarsi alle vicende del protagonista: Asura. 12.000 anni fa questi fu coinvolto assieme agli altri sette semidei nella guerra contro malvagio Vithra, il quale, a capo dell’armata dei Gohma, mise a repentaglio la stessa vita sulla Terra. Lo scontro ebbe esito positivo e i nemici furono sconfitti – o meglio, imprigionati per qualche millennio –, ma al termine della battaglia, Asura fu proditoriamente tacciato di tradimento, gli fu sottratto tutto ciò che aveva di più caro (moglie e figlia) e fu scagliato nel Naraka, un particolare mondo tra la vita e la morte, un inferno nel quale scontare i propri peccati. Così, confinato in questa sorta di oltretomba, Asura coltivò la sua vendetta nei confronti delle altre divinità traditrici, che lo avevano ingiustamente accusato di aver ucciso l’Imperatore.

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12.000 anni dopo...

Questa, in poche righe, una trama che sarebbe un delitto svelarvi più approfonditamente, dato che per il giocatore buona parte della soddisfazione deriverà proprio dal dipanarsi di questo complesso intreccio imbastito dalla CyberConnect2, già creatrice, sempre sotto l’egida Capcom, dei vari Naruto Ultimate Ninja Storm per PS3/360. Se in tali titoli si era già compreso come i CC2 sapessero dar vita a scontri davvero appassionanti sfruttando adeguatamente le console HD, in questo Asura’s Wrath potremo notare la loro evoluzione anche sotto il profilo narrativo. In questo progetto, difatti, i CC2 hanno avuto la possibilità di creare una storia partendo da una sceneggiatura originale e non più mutuata da un’altra – pur validissima – opera. Asura’s Wrath, dunque, si può fregiare sì di una grafica spettacolare e di un ritmo invidiabile, ma sarebbe stato comunque poca cosa se evirato delle sue componenti narrative.

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Eh già, senza una trama ben raccontata questo Asura’s Wrath avrebbe poco da dire, visto che alcune delle sue componenti sono state poco sfruttate. L’azione beat’em up, infatti, è poco più che basilare e i comandi, apparentemente sin troppo elaborati nelle prime fasi di gioco, saranno presto assimilati dal gamer. Certo, non appena avranno inizio le fasi d’azione in cui fare a pugni un po’ di nemici, il titolo firmato CyberConnect2 comincerà a mostrare un buon potenziale di attrattiva. E poi, come non pensare alle sequenze d’inseguimento, in cui sparare proiettili a tutto spiano, quasi si trattasse di un sparatutto a scorrimento (ma non à la R-Type, bensì “in profondità”, Space Harrier / Child of Eden-style), in cui dovremo mirare a dei bersagli, scegliere se sparare una gragnola di proiettili o raccogliere l’energia e lanciare più colpi distruttivi in una volta sola. E i combattimenti coi boss... tanti e assai appaganti, con delle coreografie eccezionali.

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Una Demo che bisogna provare

Per poter darvi un’idea, devo proprio raccomandarvi il download della versione demo: o si ama o si odia, non ci sono mezzi termini. Lo vedrete da voi: lo scontro con i due boss è davvero esplicativo. Anzi, nel combattimento contro Wyzen, neppure potremo colpirlo direttamente!
Meglio un resoconto: corro verso di lui sparandogli contro di tutto ed evitando i suoi missili, salto fino a cielo, supero un quick time event per balzare su varie rocce che si trovano sospese in aria, giungendo così alle nuvole e attacco a tutta forza l'avversario premendo ripetutamente il pulsante O. Il combattimento, poi, prosegue con un'altra fase di inseguimento e un altro super attacco, finché entra in scena una nave spaziale che dovremo distruggere, sempre sparandole contro la nostra energia spirituale. Dopo aver spazzato via senza troppi problemi la suddetta neve, Wyzen si arrabbia, ci schiaccia (avevo dimenticato di dirvi che è grande come un grattacielo?). Noi siamo sempre più affaticati, mentre lui ci sta distruggendo, facendosi al contempo beffe di noi. Improvvisamente viene mostrato un flashback con la figlia di Asura e gli altri dei che lo hanno tradito. Il protagonista si arrabbia. Ma tanto! Premiamo R2 per far esplodere la Rabbia, quindi mitragliamo O per raccogliere le forze e spedire il boss nello spazio aperto. Ma mica è finita, eh!

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Interessante rilevare come l'agire su certi comandi in determinati momenti non è vitale per il proseguimento dell'avventura, giacché non comporta il fallimento di una nostra azione. In sostanza se lo facciamo incrementeremo semplicemente il punteggio! In effetti, si tratterà di premere il tasto giusto al momento giusto solo per una buona valutazione, secondo un criterio diverso da altri titoli citati in apertura, come ad esempio Heavy Rain, apprezzato interactive drama dove è possibile apportare modifiche al finale sia in relazione alle scelte compiute durante il gioco, sia a seconda dei quick time event riusciti o falliti. A seconda del vostro punto di vista, questi QTE potranno aiutarvi a immedesimarvi ancora meglio nell’irato protagonista o risultare sostanzialmente superflui.

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Secondo Tempo


Wyzen sbloccherà le sue riserve divine di chakra. Ecco, diventa ancora più grande. Ma molto più grande! Avete presente Andross, in Starfox? O il gigantesco Leviatano di Resistance 2? Ecco, qui sarà molto, molto peggio. Per dare una misura, sarà più grande della Terra stessa e il suo corpo non si vedrà neppure completamente. Infatti, gli basta una sua ditata per attaccarci (e per distruggere un continente, mi verrebbe da aggiungere). Siamo schiacciati. Ma ancora Asura non cederà e, come in un appassionante shonen manga, facendo appello a tutte le sue forze (premendo R2 e poi O più e più volte), sferrerà Wyzen un unico colpo che lo disintegrerà all’istante.
Ecco... la rabbia è importante. Molto importante! Sono passati 12.000 anni, durante i quali Asura non ha fatto altro che coltivare propositi di vendetta verso gli dei fedifraghi... un po’ come in God of War, o anche Berserk, con spruzzate di Dragon Ball. Il tutto, poi, è carico di un’epicità che fa del sacrificio di sé il punto culminante e viene rappresentata come tipicamente giapponese in molte scene (le terme, i templi, ma anche il concetto di abnegazione assolute di sé), per poi virare verso il deliziosamente esagerato fino al paradossale e all’assurdo in altre.

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Tocca ad Augus!

Il secondo combattimento della demo che dovete provare (davvero, dovete: questa mia descrizione non può servirvi a molto, dal momento che il titolo CyberConnect2 si presta a valutazioni divergenti) è l’emblema del genio: Asura dovrà affrontare un combattimento contro il suo stesso maestro, Augus. Dove? Sulla Luna. E con una musica di sottofondo ben nota: risuonerà infatti la parte più conosciuta della nona sinfonia di Antonín Dvořák, intitolata “Dal nuovo mondo” (curiosità: Neil Armstrong portò tale sinfonia con sé quando si recò sul nostro satellite durante il primo, celebre, allunaggio del 1969).
Con questa maestosa colonna sonora in sottofondo dovremo attaccare il nostro maestro. Appare sin da subito evidente come il protagonista e il suo avversario abbiano trascorso parte della loro vita insieme, dal momento che la familiarità tra i due risulterà chiara... ma non impedirà certo ad Asura di far esplodere comunque la propria rabbia. Questo combattimento, in ogni modo, dovrà essere un po’ più ragionato e richiederà salti con X, attacchi leggeri e pesanti con O e Triangolo e spari energetici dalla distanza col Quadrato.

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Asura’s Wrath, dunque, punta molto sul tema della rabbia e sull'epicità calata in un contesto votato all'"eccesso". La barra fondamentale da riempire sarà, per l'appunto, quella della rabbia: portando a termine diversi attacchi, ma anche ricevendone, questo indicatore aumenterà. Una volta riempirà la barra della furia, si proseguirà, semplicemente premendo R2, dando il là a nuovi scambi fisici e verbali tra i due avversari e imbastendo un florilegio di azioni totalmente scriptate, ma altamente scenografiche. In effetti, raramente si potrà dire di aver assistito a qualcosa di tanto emozionante e concitato: God of War, Bayonetta e pochi altri. Non parlo di semplice epicità, o di ottimo livello di elementi scriptati (questi ultimi sono frequenti anche in un Uncharted a caso, o in molti degli ultimi Resident Evil), ma di scontri su scala planetaria che si avventurano nell'esplorazione di una parte del multiforme mondo della mitologia asiatica.

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Secondo tempo

In Asura’s Wrath il protagonista attuerà la propria vendetta nei confronti di un bel po’ di altri Dei traditori, farcendolo nel modo più epico possibile e su scala cosmica, visto che una rivalsa di proporzione planetaria sarebbe stata "riduttiva". In confronto, dunque, le onde energetiche di Dragon Ball erano bruscolini.
Nella seconda parte del combattimento contro Augus, questi – dopo averci ricordato quanto lo mandi in estasi affrontare avversari veramente validi – tirerà fuori una spada che potrà scagliare onde d’urto che giungeranno fino a noi, tagliando in due anche la Luna. Alla fine, una volta che lo avremo attaccato fino a colmare l’indicatore Rabbia, inizieranno nuovamente le scene scriptate: un lungo laser game nel quale la spada del nostro sensei, similmente ad alcune Zanpakuto di Bleach, si allungherà a dismisura. Asura bloccherà la spada con le sue sei mani (spostarsi no, eh?), ma essa continuerà ad allungarsi, e ci trascinerà nella sua corsa: ci solleverà e la direzione sarà... la Terra! Terra che sarà trapassata da parte a parte, ovviamente, dopo aver trafitto il petto di Asura... che, beninteso, sarà ben lungi dal dichiararsi sconfitto per tale inezia.
Ma il finale... Come il finale di Asura’s Wrath non viene naturalmente svelato dalla demo, così non voglio essere io in questa sede a svelarvi l’epica conclusione del titolo firmato CyberConnect2. Ending davvero epica... come tutto il resto di questa monumentale opera.

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Un’immedesimazione senza pari

Questo action non può certamente dirsi lunghissimo, ma per le sue sette/otto ore buone intrattiene, e lo fa davvero alla grande, scandito da combattimenti in cui tutto sembrerà perduto, ma che, grazie ad uno scatto d’orgoglio e di pura abnegazione da parte di Asura, finiranno per risolversi a suo vantaggio. Non a caso ho inserito in questo articolo diversi riferimenti ad alcuni manga / anime... se li avete colti, e li avete apprezzati, non serve altro. Lo stesso dicasi se siete arrivati al termine della demo con le mani avvinghiate al pad, e così tesi da digrignare i denti dalla soddisfazione. A quel punto, non avrete scampo: dovrete comprare questo gioco. Un anime interattivo? Un vg che deve molto alla tradizione manga? Tutto questo, ma anche di più. La semplicità relativa del gameplay, unita a video “interattivi” dalla regia sempre azzeccata, porterà il giocatore a sentirsi protagonista di questo viaggio. Ma è necessario lo spirito giusto, ovvero una sensibilità forgiata da anni di esperienze relative alla cultura giapponese, il cui motivo del sacrificio di sé risulta predominante in Asura’s Wrath. Che io citi One Piece, Dragon Ball, Bleach, Naruto, Berserk, Ken il Guerriero, il filo conduttore risiederà nell’incrollabile carattere dei protagonisti, una determinazione ed una volontà ferrea che nessun nemico potrà spezzare e che perdurerà sempre, anche quando il corpo non ce la farà più. Una lotta fin dall’inizio chiaramente impari, ma in cui, proprio un istante prima della totale sconfitta, giungerà la forza d’animo necessaria per avere la meglio sull’avversario. E questo perché? Perché il protagonista trionfante avrà (o avrà avuto) qualcosa da proteggere: la famiglia, gli amici, o il nostro stesso pianeta. Il protagonista si sente responsabile, protettore di qualcosa che merita il rispetto più assoluto, e tale onore/onere non può che ricadere solo sulla sue spalle.

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Se di sicuro certi stati d’animo non sono ovviamente esclusiva dei nipponici, sarà comunque impossibile non riconoscere in Asura’s Wrath una matrice tipicamente giapponese. Se entrerete nell’ottica giusta, non riuscirete a non appassionarvi alla vicenda di Asura. Ne sarete così coinvolti che l’adrenalina pomperà a mille, e premerete i corretti pulsanti dei QTE senza stare a pensare che, in fondo, rispondere correttamente a certi comandi ha effetto solo sul punteggio e che, comunque, il video andrà avanti in ogni caso. Non starete pensando ai trenta frame per secondo neanche sempre stabili, perché in quei momenti voi SARETE Asura, ed anche voi vi abbandonerete alla furia della battaglia.

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Asura’s Wrath controbilancia una difficoltà pressoché inesistente (a meno di non volere i punteggi massimi in ogni livello... allora anche voi soffrirete davvero) con una trama epica oltre ogni limite e una storia narrata nel migliore dei modi. Si tratta dunque di una sorta di God of War orientale che non posso non consigliare. Come ormai sarà chiaro, in Asura’s Wrath la parte del leone è interpretata dal lato artistico della produzione. Mai come prima d’ora (e al momento in cui si scrive, siamo nel 2012) un anime mi è parso così “vivo” per le ottime scelte registiche e la grandiosa caratterizzazione dei personaggi. Per un appassionato di shonen (manga/anime d’azione per ragazzi), dunque, questo Asura’s Wrath è senza dubbio un acquisto da consigliare, a dispetto della relativa pochezza del puro gameplay. In questo caso, infatti, lo spettacolo è proprio l’ammirare le incredibili esagerazioni che prenderanno luogo sullo schermo del televisore, potendo pure scegliere sia il doppiaggio inglese che quello originale giapponese.
Ah, non ci si dimentichi però che tale violenza paga pegno PEGI: ci saranno tanti scontri, tanto sangue e tanta sofferenza, che tale titolo è stato contrassegnato il bollino rosso 18+ e non "immeritatamente", poiché, in effetti, certe scene sono davvero troppo forti per un bambino.

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Ed anche qui... i DLC!

Ma anche qui ecco lo spettro dei DLC (downloadable content). Alcuni utili e interessanti, altri anche superflui.
Per una quindicina di euro circa (complessivamente), si potranno scaricare cinque DLC di varia natura da PlayStation Network o XBox Live Marketplace.

Riguardo ai primi due si tratta dei Kanda (capitoli) 11.5 e 15.5. Si tratta di parti della trama inserite rispettivamente tra i kanda 11 e 12 e tra i kanda 15 e 16.
In questo caso, l’interazione è ancor più ai minimi termini: giusto qualche QTE posti in veri e propri (brevissimi) anime, creati dallo studio 4°C, autori con Animatrix e Catherine nel loro curriculum. Tra i protagonisti, Yasha, Deus, Augus... Si tratta di una dozzina di minuti di anime, che farà felici solo i veri fan, dato che anche qualitativamente non si raggiungono chissà quale picchi. Solo due brevi puntate in stile anime, con una grafica forse eccessivamente stilizzata, e con poche vere rivelazioni.

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Vale la pena descrivere, inoltre, altri due DLC, la cui importanza sarà proporzionale alla volontà del giocatore di sperimentare di tutto e di più. Questi downloadable content consentiranno di effettuare scontri tra Asura e Ryu, e tra Asura e Akuma. Sì, proprio quei Ryu e Akuma protagonisti della saga di Street Fighter. I DLC proporranno una fase di combattimento contro entrambi che si svolgerà come un normale match bidimensionale a SF. In seguito la tipica esagerazione che permea tutto il gioco si sfogherà in arene 3D e vedrà come protagoniste le versioni “malvagie” dei due lottatori, che si sfideranno in incontri senza esclusione di colpi e con un tripudio di effetti speciali & QTE a valanga.

E fin qui, ho descritto quattro DLC, relativamente economici (un paio di euro ognuno) e dalla durata media di un quarto d’ora l’uno.
Tuttavia l’ultimo, anche il più costoso (7 euro), è anche il più “pesante”. Chi fosse rimasto affascinato da questi scontri tra divinità non dovrebbe proprio farselo sfuggire. In effetti, questo DLC non sarebbe dovuto essere escluso dal Blu-Ray del gioco, data la sua fondamentale importanza. Acquistando tale DLC, infatti, potrete scaricare il vero finale di Asura’s Wrath! Si tratta di quattro veri e propri capitoli che mostreranno il proseguimento delle vicende di Asura e che lo porteranno a fronteggiare, tra QTE e colpi di scena a profusione, il vero nemico dietro a tutta la storia. Insomma, per godersi l’ultimo quarto della storia toccherà scaricarsi quest’ultimo pacchetto. Considerata la non certo estrema longevità del titolo, e la gran quantità di cose da fare in questo importante DLC, è consigliabile non privarsi di queste due/tre ore aggiuntive (o dovrei dire: tagliate dal disco?) di fondamentale importanza.
Volete combattere contro il Dio di Gaea che ha creato i Gohma e lo stesso Vithra?
Toccherà pagare e scaricare... In caso contrario, il finale “regolare” porterà sì ad un colpo di scena inaspettato, ma lascerà comunque in sospeso molte questioni. Questo DLC, contenente proprio la parte IV del gioco, è quindi un esborso cui si dovrà sottostare senza troppo indugiare, per non restare con un finale volutamente troppo aperto.

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COMMENTO FINALE


"Ormai sapete cosa aspettarvi da questo titolo: la storia di un semidio tradito e imprigionato per millenni, il quale, spinto da una rabbia veramente senza precedenti, darà tutto se stesso per consumare la sua vendetta. Il tutto presentato in uno stile grafico che renderà il gioco simile ad un anime come mai prima d’ora, ma con una giocabilità davvero ridotta ai minimi termini. Ci sarà dunque chi lo boccerà, in quanto non puro gioco d’azione, ma film interattivo. Tuttavia, suggerisco di dargli in ogni caso una possibilità: se lascerete che esso vi avvinghi, non potrete evitare di appassionarvi alla vendetta di Asura. Lo spettacolo offerto sarà così entusiasmante da farne passare in secondo piano gli intrinseci difetti strutturali. Ebbene sì, Asura’s Wrath è un titolo quantomeno da provare... così verificherete di persona che raramente era mai stato creato qualcosa di così esagerato!"