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ID: 254823Nello spazio remoto, com'era ovvio che fosse, sono stati trovati materiali sconosciuti al pianeta terrestre che l'uomo è tuttavia pronto a sfruttare. Per farlo è necessario portare del personale specializzato che provvederà alla costruzione di vere e proprie miniere, le quali dovranno essere tutelate. I nuovi mondi, infatti, non hanno portato solo rinnovati orizzonti scientifici, ma anche un nuovo nemico: gli insettociti!
Essi vivono nelle quattro nebulose che includono le sedici lune che interessano alla razza umana e si opporranno con tutte le loro forze alla colonizzazione, determinati come non mai a fare letteralmente a pezzi le stazioni minerarie.
Dovranno però vedersela col capo della sicurezza: VOI!!!

Trama da film di fantascienza di serie C, ma proprio come in questi ultimi può fungere da buona base per mettere su un bel po' di divertimento.

Programmato dal piccolo sviluppatore Fluffylogic e pubblicato nel 2008 sul PSN in esclusiva dalla stessa Sony, Savage Moon appartiene al filone dei tower-defense, genere relativamente nuovo che ha conosciuto una prima elaborazione in Rampart della Atari, uscito nel 1990, ma che ha vissuto una ripida ascesa proprio negli ultimi anni grazie a molti flash-games e prodotti per cellulari, non da ultimo il campione d'incassi Plants vs Zombies.


Le meccaniche sono semplici: bisogna tutelare un territorio dagli attacchi nemici che arrivano ad ondate. Non potremo combattere direttamente e dovremo installare in posizioni strategiche delle torrette difensive di vario tipo che provvederanno all'eliminazione del nemico.

Il primo impatto con Savage Moon è di quelli senza fronzoli, anche perché nel 2008 i titoli distribuiti in digital delivery erano ancora vincolati a dimensioni non particolarmente generose, quindi dopo un piccolo ciclo di schermate si arriva subito al menu principale. Ci sono poche opzioni disponibili e manca quella per il multiplayer, per cui l'unica maniera di confrontarsi con altri umani è di accaparrarsi tutti i trofei disponibili e postare i propri punteggi online.

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La prima campagna di gioco riguarda l'immancabile tutorial che, in effetti, risulta molto comodo per chi non si è ancora avvicinato ai tower-defense. Quando parte l'azione, però, notiamo subito una certa cura nel reparto grafico: il merito è sicuramente anche del motore utilizzato, il PhyreEngine prodotto dalla Sony, il quale è estremamente flessibile (è un cross-platform, il codice può essere passato senza problemi tra PC, PS3, PSP e Vita, nei limiti dell'hardware di ognuno) e dotato di ogni feature richiesta dalla grafica moderna. Il genere d'appartenenza impone delle mappe dalla grandezza limitata, ma esse godono di un dettaglio molto soddisfacente, con un terreno ricco di curve ad esaltarne le asperità e texture che “sgranano” pochissimo, peccato solo che soffrano di un tassellamento evidente e di una scarsa varietà (difetti certamente imputabili alle modeste dimensioni del programma). Gradevoli anche i modelli tridimensionali degli alieni, spesso minuti ma comunque ricchi di particolari, ma non sono state trascurate neppure le nostre “fredde” torrette, che ostentano una cura per le animazioni (soprattutto di trasformazione) notevole. Meno appagante tutto ciò che riguarda il sonoro: il tema principale non è male, ma assolutamente nulla di trascendentale, mentre ingame l'accompagnamento musicale è pressappoco inavvertibile, soffocato dai fragorosi effetti sonori; questi ultimi sono perfettamente funzionali, né più né meno, ed è del tutto assente qualsiasi forma di parlato digitalizzato (non che sia un male).

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L'azione è relativamente semplice e molto appagante. All'inizio di ogni missione ci viene messo a disposizione un determinato numero di crediti per acquistare torrette oppure sviluppare la ricerca (che dovrà partire da zero ad ogni livello). Potremo piazzare le nostre difese nei punti da noi ritenuti strategicamente più convenienti, ad eccezione di alcune “caselle” caratterizzate da terreno instabile.
Nel frattempo, in alto sullo schermo, noteremo una barra, in realtà un timer, che diminuisce più o meno velocemente e che segna il tempo che ci rimane dagli attacchi alieni: essi giungono ad ondate, una ogni volta che la barra si sarà esaurita, per un totale di 10-15 per livello. Gli attacchi possono giungere da terra o per via aerea e dovremo preoccuparci di collocare torrette per ogni evenienza. Per fortuna, la barra in alto reca anche un'icona del tipo di alieni che caratterizzeranno l'ondata, permettendoci di mettere a punto un piano specifico.
Ogni alieno ucciso si traduce in un premio immediato in crediti che potranno essere impiegati per l'installazione di nuove torrette, per la loro riparazione o il loro potenziamento di diversi gradi o ancora per la ricerca. All'inizio di ogni missione partiremo con pochissime scelte disponibili e di volta in volta dovremo selezionare il percorso di ricerca capace di condurci alle tecnologie che ci sembreranno più utili, fermo restando che in nessun livello saranno disponibili crediti sufficienti per l'esaurimento di tutte le scoperte a disposizione. Potremo accedere alla costruzione di torrette di attacco (mitragliatrici, laser, al plasma, missilistiche oppure da bombardamento), di difesa (veri e propri blocchi oppure unità di autoriparazione) o speciali (per aumentare la potenza di fuoco, rallentare i nemici o impedire loro di muoversi sottoterra).

Il tempo necessario per concludere un singolo livello non è eccessivo, diciamo 15 o 20 minuti che si distingueranno, tuttavia, da una velocità che non ci si attenderebbe da un gioco in cui, in teoria, bisogna piazzare le difese e vedere cosa accade. I nemici ci attaccano a decine per ondata e la mappa di gioco è straordinariamente dinamica grazie alla loro capacità di approntare strategie di attacco variabili: se per esempio riuscite a rendere praticamente inespugnabile un fronte, gli insettociti saranno ben disposti ad aggirare le vostre difese per colpirvi da un'altra parte, oppure a dividere le forze, magari mirando alle vostre torrette più importanti come quelle riparatrici.
Gli alieni, tra l'altro, sono ben diversificati e spaziano da veri e propri carri armati organici che attaccano in piccoli gruppi ad altri come piccole formiche che ci affrontano in branco. I momenti in cui potremo goderci l'efficienza delle nostre strutture da spettatori inerti sono rarissimi ed ogni livello è una frenetica lettura del teatro di guerra con conseguente adozione delle contromisure possibili.

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Il sistema di controllo ideale per un titolo del genere sarebbe stato indiscutibilmente quello del mouse, ma la Fluffylogic ha raggiunto un ottimo compromesso col pad, riuscendo addirittura ad offrirci un'interfaccia veloce, precisa e completa richiedendo l'utilizzo di un solo tasto del controller più i due stick analogici per muovere la telecamera sulla mappa.

Il divertimento è veramente massiccio grazie alla facilità di accesso ad un gameplay che propone una strategia insospettabilmente profonda che riesce a godere comunque di un ritmo sostenuto tanto caro al pubblico delle console. Resta l'amaro in bocca, purtroppo, per l'impostazione troppo sfacciatamente orientata verso i DLC: poche le sedici missioni previste, che andrebbero ampliate con il pacchetto Waldgeist da acquistare a parte che promette di estendere l'esperienza di gioco con molte più sfide ed unità. Seppure alcuni livelli richiederanno di essere affrontati più e più volte per venire a capo della tattica per la vittoria, difficilmente vi ritroverete costretti al pad per più di qualche pomeriggio,

COMMENTO FINALE


"Semplice e geniale, Savage Moon mette alla portata di tutti una buona dose di strategia, sintetizzando un prodotto che può ambire al titolo di miglior tower-defense. Giocabilità frenetica ma appagante, grazie anche ad un'interfaccia assai ottimizzata, affiancata ad un reparto tecnico molto gradevole. Peccato per una longevità che chiede a gran voce dei livelli aggiuntivi (da acquistare a parte)."