Come un moderno Pitfall! (uno dei giochi più venduti dell’Atari 2600) questo Uncharted : Drake’s Fortune si presentò al pubblico come un Action Game Cinematografico, l’allora anonimo protagonista mostrava di sapersela cavare con le liane e di saper affrontare ogni tipo di combattimento, con o senza armi. Da quelle prime stimolanti dimostrazioni era innegabile che Naughty Dog stesse preparando un titolo d’alta qualità, che avrebbe dato il via ad un progressivo aumento dell’interesse verso la Playstation 3.

Prima di addentrarci nella fitta giungla analizzeremo il nostro alter ego nonché protagonista carismatico di questa sensazionale avventura. Il suo nome è Drake, Nathan Drake detto così sembra quasi che vi stia presentando James Bond, forse qualcosa del famoso Agente 007 c’è in lui, a parte le sue indiscutibili abilità fisiche, Drake è dotato anche di un caratteristico humor che lo porta a deridere anche le situazioni più rischiose gettandosi a capofitto in turbolenti sparatorie. In molti casi avrete modo di verificare con i vostri occhi il suo immenso coraggio arrampicandovi sulle liane per superare grandi dirupi come faceva il mitico Indiana Jones. Ma cosa spinge questo giovane avventuriero a rischiare la vita in questo modo? Ovviamente un tesoro, precisamente il leggendario tesoro di El Dorado.

La storia prende il via proprio con Nathan Drake che si appresta a recuperare il contenuto della bara dell’esploratore Sir Francis Drake, il nostro illustre antenato che si narra sia riuscito a mettere le mani sul prezioso tesoro. Questo emozionante evento viene ripreso da Elena Fisher, giovane e bella inviata della compagnia televisiva Uncharted. Purtroppo nella cassa da morto c’è solo un diario personale nella quale vengono descritte le coordinate per raggiungere la mitica città dell’oro, nemmeno il tempo per organizzarsi che i due vengono improvvisamente attaccati da alcuni pirati intenti a farli fuori. Per uscire vivi da situazioni ad alto rischio come quella appena descritta avrete la possibilità di utilizzare tutta una serie di movimenti come salti e capriole, potrete anche correre per poi nascondervi dietro massi di pietre o alberi e cespugli ed affacciarvi per poi sparare. Avrete la possibilità di sfruttare un completo arsenale di armi da fuoco che comprende pistole, fucili a pompa, fucili di precisione, mitragliatrici e granate, per queste ultime è stato creato un sistema di lancio che sfrutta i movimenti del SixAxis, vi basterà inclinare il controller verso l’alto per fare dei lanci molto lunghi o viceversa inclinandolo verso il basso avrete l’effetto contrario. Se durante gli scontri vi ritroverete malauguratamente senza proiettili sarete obbligati ad usare le mani, infatti avvicinandovi ad un nemico ingaggerete un duello corpo a corpo basato su una serie di combinazioni dei tasti quadrato e triangolo, il risultato è quasi sempre spettacolare e conferisce all’azione quel tocco di cinematografico molto apprezzato ultimamente.

Sempre restando in tema di combattimenti c’è da dire che i nemici si comportano molto realisticamente, la loro intelligenza artificiale è stata studiata in modo da non scadere in ridicoli affronti, essi infatti si nasconderanno e vi attaccheranno in modo strategico e in base alla vostra posizione. Una volta colpiti dal nemico noterete che il livello di colore dello schermo si abbasserà, in questo caso se verrete colpiti ancora il livello scenderà fino ad arrivare al bianco e nero che significherà morte, per evitare che ciò accada dovrete nascondervi e riposarvi per qualche secondo in modo che il colore dello schermo torni a colori. Ovviamente quando morirete ripartirete da un checkpoint raggiunto, in molti casi sarete obbligati a ripercorrere fasi molto complicate e ciò vi causerà piccole frustrazioni che vi incentiveranno a non sbagliare più.
Il titolo Nauthy Dog presenta numerose soluzioni di gioco, prima di tutto però è bene che sappiate che si tratta uno sparatutto in terza persona (con la possibilità di cambiare visuale durante gli scontri per sparare, stile Resident Evil 4), la maggior parte delle situazioni di gioco è incentrata appunto sugli scontri a fuoco superati i quali sarete pronti ad attraversare una nuova zona. L’uso del SixAxis in alcune situazioni renderà l’esperienza di gioco molto più originale e spensierata, vi faccio un esempio: vi ritroverete costretti ad attraversare un ponte composto da un tronco d'albero, camminando in avanti noterete che Drake si sbilancia verso destra, ora non dovrete far altro che inclinare il controller verso sinistra per fargli riprendere l’equilibrio. Non mancheranno inoltre le fasi in perfetto stile Shenmue rappresentate dai QTE (Quick Time Event), per chi non conosce questo termine si tratta in poche parole di scene in cui dovrete premere il bottone giusto al momento giusto per andare avanti.

Tra una zona e l’altra da affrontare vi capiterà di imbattervi in svariati enigmi, essi fungono da semplice diversivo e personalmente ho trovato alcuni di questi estremamente semplici, oltre al fatto che sarete per giunta aiutati dal libretto di Sir Francis Drake. Forse l’unica nota dolente del gioco è proprio quella di non riuscire appieno a variare e altresì a soddisfare quelli che come me amano i rompicapo, senza dubbio gli scontri a fuoco sono divertenti ma un diversivo valido avrebbe certamente giovato al divertimento complessivo.

Wrinkle Mapping Facial Animation è il nome della tecnica usata per ricreare le animazioni facciali dei personaggi, questa tecnica è stata sfruttata egregiamente da Naughty Dog che in generale ha realizzato un comparto grafico che si pone ai primi posti della prima generazione di giochi targati Playstation 3. Gli innumerevoli scenari spaziano da fitte giungle a caverne segrete, in esse i personaggi si muovono in modo perfetto, sicuramente un’ interattività maggiore con gli ambienti avrebbe migliorato il realismo che comunque si attesta su ottimi livelli. Per capire al meglio quanto sia tecnicamente accurato questo titolo vi basterà fermarvi sotto la cascata per notare che Drake si è bagnato completamente, ora uscite e lasciatelo al sole ad asciugare. I suoni e le musiche orchestrate fanno il loro dovere e regalano al giocatore emozioni che solo un colossal cinematografico può dare. Le voci in italiano risultano perfette con i rispettivi personaggi e superano di gran lunga gli standard a cui siamo abituati, l’unico difetto riscontrato risiede nelle frasi di sfida dei nemici che si ripetono un po’ troppo.