Altre immagini:
NBA 2k8 - PlayStation 3
Comprimi
- Pubblicato: 21-01-2010, 18:16
- 0 commenti
-
X
Comprimi
-
NBA 2k8
Siamo ormai nell’ ottobre 2008 ed, esattamente il giorno 7 di questo mese, uscirà sul mercato videoludico NBA 2k9. Questa però è un altra storia visto che andremo ad analizzare il predecessore del suddetto titolo, pubblicato esattamente quasi un anno fa: NBA 2k8. Lo diciamo subito: questa è la miglior simulazione di basket attualmente in circolazione (almeno fino al 7 ottobre prossimo). E con questo potrebbe chiudersi il sipario signori e signore, ma invece andiamo a vedere cosa ci mette di buono sulla tavola questo nuovo capitolo della saga cestistica che nel tempo ha strappato lo scettro di re a quella di NBA Live di mamma EA. Prima di tutto si registra già un cambiamento nella copertina dove al posto del mitico Shaquille O'Neal (presente come testimonial nel 2007 e 2006), troviamo la giovane stella degli Charlotte Hornets, vale a dire Chris Paul. Passando alla giocabilità in questo nuovo titolo si è cercato di offrire una maggior profondità di gioco alla luce anche di quanto propone la serie rivale della EA Sports con la quale il confronto è continuo e su più fronti. In Nba 2k7 era presente una sorta di modalità carriera singola, alla NBA Street per intenderci, per mezzo della quale avremmo comandato il nostro alter ego virtuale attraverso vari allenamenti e sfide sui playground d’america al fine di diventare i migliori atleti del panorama cestistico. In Nba 2k8 invece, oltre alle classicissime esibizione e allenamento, si registrano due importanti aggiunte: lo Slam Dunk Contest e una serie di sfida singole ambientate sempre nei campetti di periferia. Anche in questa edizione, come già detto prima, sarà possibile creare il proprio atleta personale e mandarlo a giocare in cerca di gloria e nuove sfide. Per quanto invece concerne le modalità riguardanti la simulazione vera e propria abbiamo tre opzioni: Stagione, Playoff e Associazione. La prima e la seconda permetteranno ovviamente di affrontare la stagione NBA rispettivamente dall’inizio della regular season o direttamente dai playoff. E’ chiaro quindi che l’interesse si sposta sulla terza opzione che ci darà invece la possibilità di giocare per molte stagioni consecutive controllando anche l'aspetto finanziario, amministrativo e le altre attività sia da General Manager che da allenatore. Purtroppo questo è l’unico punto del gioco 2K Sports che perde il confronto con la corrispondente modalità EA ovvero la Dinasty che a conti fatti risulta più immediata rispetto a quella 2K invece un po’ troppo macchinosa. Fortunatamente sarà possibile impostare certi elementi in automatico in modo da non perdersi eccessivamente in menù, sotto-menù o sotto-sotto menù. Passiamo ora al cuore della serie che viene fuori quando si inizia a giocare a basket: la cosmesi generale è stata migliorata rispetto a Nba 2k7 grazie ad una miriade di nuove animazioni attraverso le quali, oltre che aumentare il realismo, renderanno ancora più facile riconoscere i giocatori più famosi dotati ciascuno del proprio personale signature style. C’è anche da dire che il difetto storico dell’effetto yo-yo della palla non è ancora stato eliminato del tutto ma non è niente di comunque insopportabile. La somiglianza facciale dei giocatori, a differenza di quella fisica, non è certo il massimo della vita così come anche la rappresentazioni degli spettatori, dei veri e propri automi senza la minima parvenza di vita umana. Nelle fasi di gioco troviamo due novità: nella fase difensiva, attraverso il grilletto sinistro, potremo chiamare il raddoppio di marcatura sul portatore di palla avversario soggetto alla nostra difesa. Comando ovviamente da utilizzare con perizia dato che giocatori forti nella penetrazione o rapidi potrebbero approfittare facilmente degli spazi liberi da noi lasciati per mettere in atto tale manovra. Nella fase offensiva invece abbiamo un’ innovazione assoluta ovvero l’implementazione dei più famosi e realmente esistenti schemi di gioco che saremo liberi di far effettuare alla CPU o di attuarli noi stessi a memoria come se fosse una partita vera. I miei Lakers ad esempio avranno quindi a disposizione il classico attacco a triangolo, cavallo da battaglia del mitico coach Phil Jackson, mentre i Washington Wizards saranno accompagnati dalla nota Princeton Offense. Online il divertimento rimarrà sui medesimi alti livelli dove oltre alle semplici partite, troveremo tornei e campionati speciali dove mettere alla prova la nostra squadra fai da te.
L'invio di commenti è disabilitato per i non registrati.
ULTIMI ARTICOLI
Comprimi
Non ci sono risultati che soddisfano questo criterio.
ULTIMI COMMENTI
Comprimi