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Infamous - PlayStation 3
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- Pubblicato: 10-07-2009, 22:30
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Infamous
Concettualmente, il nuovo gioco degli studi Sucker Punch non è così originale come ci si potrebbe aspettare, ma ciò che è stato realizzato è un solido gioco di purissima azione, dato che gli ispiratori sono di prima qualità. Non è bellissimo fare paragoni, ma è inevitabile pensare ad un ibrido tra gli ultimi GTA e Assassin’s Creed; dal primo, questo Infamous ha preso spunto per l’idea della città aperta, con uno stile di gioco marcatamente free roaming. Empire City è una metropoli divisa in tre grandi isole, e sarà un piacere muoversi attraverso di esse per proseguire con la trama. E saranno proprio i movimenti del protagonista a ricordare le prodezze di Altair (anche se ormai si può parlare di Ezio Auditore). Tutto ciò che vedremo sarà scalabile, ed arrampicarci su ogni edificio sarà non solo possibile, ma anche consigliato, per portare a termine con successo le missioni che ci verranno assegnate dai diversi comprimari che incontreremo. Amici, agenti o collaboratori forse un po’ stereotipati, ma di sicuro convincenti, grazie anche all’ottimo doppiaggio in italiano. Per merito anche delle ottime voci nostrane, infatti, ci caleremo perfettamente nei panni di Cole McGrath, normalissimo essere umano. Beh, perlomeno fino all’esplosione che distruggerà buona parte di Empire City. E qui è meglio non dire troppo sulla trama, dato che assisterete a molti colpi di scena che vi faranno riflettere sulla morale vostra e dei vostri datori di lavoro. Se l’ambiente di gioco ricreato sulle nostre PS3 sarà decisamente realistico, ben diverse saranno le abilità di Cole, che non si limiteranno al solo parkour, ma ad altre caratteristiche che, ne sono certo, troverete elettrizzanti (pessima battuta, lo ammetto…). Infatti, dopo che ci risveglieremo, scopriremo di aver ottenuto dei poteri che travalicano la normale condizione umana. Potremo infatti controllare l’elettricità in ogni sua forma e, in una città vasta e moderna quale è Empire City, le possibilità saranno molteplici. Molte saranno infatti le manifestazioni elettriche cui potremo dar vita, dai banali fulmini a delle vere e proprie granate sfrigolanti, e potremo anche sfruttare queste abilità per planare tra i vari edifici, con una buona scarica indirizzata verso il suolo. Come ogni pila, però, anche questa si potrà scaricare. Se per gli attacchi più semplici e per certe mosse di movimento si potrà fare a meno di tenere d’ occhio l’indicatore soprastante, al contrario bisognerà badarci con attenzione non appena decideremo di avvalerci dei colpi più potenti, delle vere armi di distruzione (ordinarie esplosioni, ma anche telecinesi ed anche l’abusato bullet time, un comodissimo ralenti che vi permetterà di prendere fiato per qualche secondo e molto, molto altro ancora), le quali, potenziate al massimo, faranno piazza pulita dei nemici in breve tempo, e saranno attacchi cui ci dovremo necessariamente affidare durante le battaglie contro i mastodontici boss, che vi daranno senz’altro molto filo da torcere. Nel caso vedeste diminuire repentinamente la barra elettrica, sarà sufficiente trovare un generatore vicino e prosciugarlo della corrente. Non ci vorrà molto, dato che le strade ne sono strapiene, e in breve tempo potrete continuare a flagellare la città sotto una tempesta di fulmini. Attenzione però all’utilizzo di questo dono. Dopo gli accadimenti che daranno il via a questo gioco il governo metterà in quarantena la città (ecco spiegato perché non possiamo uscirne) e, com’era ovvio aspettarsi, bande di criminali scorrazzeranno indisturbate per le strade. Senza arrivare alle dosi di violenza viste in Ken il Guerriero, potremo ristabilire l’ordine in città, ma, come ho detto, fate attenzione, dato che, utilizzando a sproposito i vostri nuovi poteri, potrete fare del male alle persone innocenti e sono ancora la maggior parte. Ferire i passanti sarà dannoso per il vostro karma, che, da eroe, passerà gradualmente ad infame. Ho detto dannoso? In realtà, è meglio dire che ogni atto influirà sul karma, dato che non c’è nessun obbligo di comportarsi bene nei confronti dei cittadini. Al contrario, alcuni poteri e alcune missioni saranno sbloccabili solamente comportandosi sa santi o da carogne. Già, alla fine è meglio non perseguire una vera neutralità, dato che il gioco premia chi si comporterà nella maniera migliore o peggiore. Ma questa caratteristica di sicuro fa bene alla longevità, dato che il giocatore sarà costretto a completare il titolo seguendo una determinata linea di pensiero. Il bello è che molto sarà radicalmente diverso a seconda del vostro comportamento. Innanzitutto l’aspetto fisico del protagonista è la prima cosa che salta all’occhio – basterà uno sguardo per notare la disumanità della versione “crudele” –, ma solo proseguendo nel gioco si noteranno le vere differenze, dato che il karma influenzerà gli stessi poteri elettrici del protagonista – blu per i buoni, rossi per i cattivi, i primi più precisi verso i nemici, i secondi più distruttivi, verso tutti. –, la propria reputazione, ed anche il finale del gioco. Se sarete insensibili, non vi interesserà vedere la gente che vi acclamerà o che vi insulterà e scapperà da voi, ma di sicuro non potrete completamente ignorare i poveri abitanti, dato che anche ciò che farete loro subire avrà ripercussioni sulla morale. Se un’onda d’urto di un vostro attacco diretto ai nemici dovesse colpire anche un civile, potrete avvicinarvi a lui e rianimarlo con una piccola scarica. Se starete girovagando col semplice scopo di popolare il cimitero cittadino più in fretta del tempo, consumando la barra dei “poteri forti”, potrete fruire della stessa popolazione come pila umana, basterà puntare un cittadino e drenarlo della sua energia. Questo non farà molto bene alla reputazione del nostro novello Spider-Man a batteria, ovviamente. Stessa cosa con i nemici, solo che potremo fabbricar loro addosso delle speciali manette elettriche per evitare che fuggano. Il bello è che non saranno solo questi piccoli gesti a determinare la nostra indole, ma saranno le decisioni che prenderemo nelle varie missioni, le quali saranno completabili in maniera molto diversa tra loro, a seconda delle nostre intenzioni. Per questo vale assolutamente la pena provare tutte le alternative, dato che così si avranno molti più tasselli per ricostruire la vicenda che interesserà Cole e la sua città. Vicenda narrata con uno stile davvero niente male. Attraverso delle tavole di fumetto disegnate in stile graphic-novel si dipaneranno i “video” delle nostre peripezie, raccontate in prima persona dal protagonista, avente l’ottima, cupa voce di Alberto Olivero. Insomma, la voglia di proseguire non cesserà facilmente e il divertimento c’è, e non mancherà. A dispetto di qualche magagna grafica – dovuta non certo per mancanza di poligoni o mancanza di effetti speciali, bensì ad una generale ripetitività delle locazioni in cui giocheremo –, l’unico vero motivo che potrebbe non convincere all’acquisto risiede in una certa riproposizione delle missioni. Non si tratta della trama (quella si è già detto che è ottimamente realizzata e diversificata), quanto della sostanza stessa del gioco. Alla fine, si tratterà spesso di far fuori i nemici – anche loro, non molto diversificati gli uni con gli altri –, di proteggere qualcosa o di consegnare qualcos’ altro da qualche altra parte. Ovviamente il tutto con le dovute eccezioni, dato che alcune missioni saranno davvero originali. Ma anche gli appassionati di platform non resteranno delusi. I Sucker Punch sono anche stati i creatori dei tre episodi di Sly Racoon, buoni titoli con piattaforme, e i livelli ambientati nelle fogne saranno molto ben accolti dagli appassionati di balzi. Salti che si faranno comunque attraverso la città, e ci vorranno pochi secondi per raggiungere un palazzo in lontananza, grazie anche ai cavi elettrici che si dipaneranno attraverso i vari edifici, su cui il Nostro scorrerà come se stesse pattinando grazie all’energia statica. Questa è la sostanza, un GTA con proiettili elettrici anziché di piombo, ma con un semidio tormentato come protagonista impreziosito da un sistema di controllo che premia l’esplorazione e l’attenzione al karma. L’unico problema di Cole sarà una barra vitale non propriamente enorme. O meglio, non c’è nessuna barra, dato che, subendo dei danni, lo schermo si tingerà di rosso sangue e poi di nero, prima di morire, per poi tornare normale dopo qualche secondo passato senza subire attacchi. Cosa più facile da dirsi che da farsi, quando ci si troverà attorniati da dozzine di nemici armati. E proprio per questo l’esplorazione della zona in cui si dovrà combattere sarà fondamentale. Potrete morire un paio di volte per poi capire il metodo migliore per far fuori i nemici, agendo in diversi modi con lo scenario, parzialmente distruttibile – gli edifici, però, resteranno lì dove sono –. Un minimo di tattica ci vuole, ma non si tratta di nulla di frustrante, anzi, sarà uno sprone continuo alla riuscita della missione. Dulcis in fundo, una perfetta gestione della telecamera, che renderà ancora più fluido e naturale lo svolgersi delle missioni che otterremo girovagando per la città. Non sarà forse un titolo rivoluzionario – anche le meccaniche legate alle decisioni morali si sono viste al loro apice nei due ottimi Fable o nei vari Fallout –, ma di sicuro i ragazzi di Sucker Punch hanno realizzato un gran gioco che farà felici gli amanti dei titoli d’azione e d’avventura alla ricerca di qualcosa di divertente (ed anche un po’ esaltante).
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Ci sto giocando in questi giorni. A parte graficamente non curato in buona parte, ammazza quant'è ripetitivo...
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