E dire che la giornata sembrava così tranquilla, addirittura noiosa per chi è abituato a viaggiare nello spazio, con lo scopo di riparare navicelle spaziali. Il lavoro alla USG Ishimura sembrava uguale a tanti altri. Invece Isaac Clarke (quante citazioni in soli due nomi!) dovrà utilizzare i suoi strumenti di lavoro per fare letteralmente a
Bisognerà correre, spesso anche solo per fuggire dalle orride creature (in alta definizione saranno davvero mostruose), poiché sprecare proiettili potrebbe significare la morte. Ma sarà un peccato farsela tutta di corsa, dato che, come il capolavoro 2K Games, le ambientazioni saranno davvero affascinanti e presenteranno delle situazioni molto originali. Sezioni a gravità zero, in cui sarà possibile camminare su di ogni superficie (anche a testa in giù, anche se, considerando che ci si trova nello spazio aperto, è difficile definire concetti quali alto
Proprio la mutilazione sarà la maniera più efficace per porre fine alla vita delle molte creature ostili. Più che sparare al corpo centrale (difficile chiamarlo petto), la strategia migliore sarà colpire gli arti. E anche in fretta, perché, anche senza qualche pezzo di corpo, i Necromorfi sono piuttosto rapidi. Ma non solo, anche decisamente intelligenti. Talvolta, infatti, saremo noi a cadere nelle loro trappole, magari ci faranno seguire un’ombra per poi spuntare da dietro. Le condutture saranno il nostro nemico peggiore, soprattutto ai più alti livelli di difficoltà, dove, soli nel buio, ci troveremo assaliti da ogni parte dello scenario da creature assetate di sangue. Mai abbassare la guardia, dato che ci vuole davvero poco per morire. Potremo almeno controllare facilmente il nostro livello di energia semplicemente osservando il nostro
Meglio non prendere sotto gamba i combattimenti, dato che ai più alti livelli di difficoltà sarà dura trovare medikit. Anche trovandoli, un attacco nemico porta via una bella fetta di energia, quindi occhi alla penna! Abbassare la guardia sarebbe fatale, l’ho già detto. Quando un enorme tentacolo vi abbrancherà per una gamba da una parete della nave per trascinarvi all’esterno, conducendovi a morte certa, allora lo si capirà: in una situazione simile non sarà agevolissimo sparare contro tale escrescenza di una qualche creatura gigantesca abbrancata alla nave. O un corridoio completamente sgombro da nemici: un tentacolo davvero troppo cresciuto sfonderà la parete, per poi ritirarsi. Penserete di aver visto una bella scena da collasso coronario, passando indenni, e proseguirete. Ecco, sarà inevitabile muovere la telecamera (con la seconda levetta analogica sarà molto agevole osservare per bene la zona) verso quella paratia sfasciata, e un nemico si getterà verso di noi. Detta così sembra facile, ma quello è stato un momento da crepacuore. Sarà altrettanto pauroso anche muoverci in una zona completamente libera dai nemici,
Il comparto tecnico infatti è di primissimo livello e svetta a testa alta nel panorama odierno. Ma non sono solo i poligoni: Redwood Studios ha creato una miscela perfetta di potenza grafica e qualità artistica. Vi sembrerà davvero di trovarvi su di una vera astronave e non è impresa da poco centrare un simile obiettivo. Ultima analogia con Bioshock è la possibilità di utilizzare dei poteri speciali. Avremo a disposizione la Cinesi, ottima per spostare oggetti di qualsiasi tipo (e dico davvero, qualsiasi cosa, anche pezzi di asteroide) e la Stasi, perfetta non solo per rallentare oggetti dello scenario – come delle porte che giocano a fare le ghigliottine impazzite, ma non solo – ma anche per fermare i nemici. Potere utile, quest’ultimo, ma non replicabile ad libitum. L’altro indicatore bluastro sulla tuta di Isaac riguarderà proprio la Stasi, utile ma costosa. Da usare con moderazione. Meglio utilizzare invece i vari tipi di armi, adattandosi alle necessità per non consumare munizioni inutilmente. Per risparmiare ulteriori proiettili, potrete anche mutilare i nemici, per rallentarli, ed una volta avvicinatisi, potremo colpirli con uno dei calci più vigorosi mai visti in un gioco,
Nessuna modalità multiplayer è stata creata per questo gioco e devo dire che non se ne sente la mancanza: anche se temo che nei prossimi capitoli ci sarà un’inevitabile approdo a cooperazioni o combattimenti online, questa volta non avremo nulla di tutto ciò. Non che abbia qualcosa in contrario alle modalità multigiocatore, ma in questo caso, dato che lo scopo è puramente quello di terrorizzare il giocatore, mi sarebbe sembrata una forzatura l’implementazione di meccaniche simili. Ma tranquilli che l’avventura principale basta e avanza! Una bella avventura da una dozzina di ore, come minimo, e con una buona rigiocabilità. Complici anche i Trofei, difficilmente resisterete alla voglia di vagare nuovamente per gli opprimenti e claustrofobici corridoi della Ishimura. Tensione e atmosfera sono gli ingredienti principali di questo gran bel gioco che non dimenticherete facilmente.
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