Saranno tuttavia delle ore intense in cui difficilmente sopraggiungerà la noia, grazie ai vari colpi di scena che si susseguiranno durante le fasi di gioco e che manterranno vivo l’ interesse del giocatore, complice l’ appassionante finale aggiunto ad hoc solo per noi, un nuovo capitolo che ci regalerà un paio d’ore in esclusiva. Lo stile grafico è azzeccato e ben esemplifica la follia e l’oscurità di una New York tenebrosa e decadente. Tuttavia, sebbene si sia data tanta enfasi su Central Park, facendoci immaginare chissà quali zone aperte, in realtà è negli edifici che la qualità grafica è davvero buona, con dei particolari effettivamente niente male, basti guardare, come detto poc’ anzi, anche solo il primo livello, davvero spettacolare. Al contrario, alcune sezioni del parco sono piuttosto spoglie, non tutto ha subito un restyling. Non si può dire che però poi il gioco tradisca le intenzioni iniziali, almeno in questa incarnazione: infatti si capisce come gli sviluppatori hanno recepito un po’ di critiche ricevute durante il lancio estivo. Alle porte del Natale 2008, l’ aggiunta di una visuale libera a 360 gradi si fa davvero apprezzare e anche le già menzionate fasi di guida saranno finalmente realistiche. Però… ad un certo punto si potrebbe avvertire una perdita di mordente, e la spia che segnala questo pericolo sta nella decantata interfaccia DVD. Prima s’è detto che è comoda per proseguire nella trama nel caso si restasse bloccati, ma allora un dubbio ci assale: se c’ è la possibilità di saltare alcune fasi, allora è perché ci sono delle fasi che ha senso saltare? Beh, similmente ad altri survival horror, anche qui ci si troverà ad affrontare alcuni enigmi, e non tutti di facile risoluzione. La ripetitività e la noia sono in agguato, ma gli sviluppatori hanno pensato a questo sistema per aggirarla. Non riusciamo a raccapezzarcene? E allora saltiamo la fase e proseguiamo al capitolo successivo. Eppure… sarebbe dovuto essere un problema da evitare, non da aggirare. Un semplice sistema di indizi sarebbe stato adeguato, senza la necessità di saltare delle mezz’ore di gioco a causa della difficoltà di alcuni passaggi. Saltarle poi a causa di alcuni enigmi è ancora più spiacevole, considerando che, dopotutto, non saranno i nemici la vera spina nel fianco: pur essendo creature abbastanza particolari e minacciose, per quanto canoniche, l’ intelligenza artificiale non arriva a renderle davvero pericolose, basterà un po’ di iniziativa per avere la meglio su di loro, magari dando un’occhiata approfondita all’inventario che, come anticipato, è stato reso più comodo rispetto alle altre versioni, ma è una piccolezza. Invece, il comparto sonoro merita una menzione speciale: l’intero gioco è stato doppiato in italiano, e pure in maniera davvero convincente, e le musiche sono davvero ben riuscite, mantenendo desta la preoccupazione e l'inquietudine. Il nostro Alone in the Dark non uscirà, come avvenne per le edizioni PC e 360, in tre edizioni diverse (liscia, o con dvd extra, o addirittura con ulteriore statuetta commemorativa), ma si può ben dire che il tempo utilizzato abbia abbastanza giovato a questo titolo.
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