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ID: 247499KoF è una di quelle serie divenute oramai leggendarie in Giappone, ma in tutto il mondo si è ritagliata una notorietà piuttosto rilevante, forse non all’altezza di Street Fighter o di Tekken, ma sicuramente non trascurabile. Resta tutt’ora uno dei pochi fighting game ad essere rimasti nell’ambito bidimensionale, anche dopo essere passato all’alta definizione (com’è noto la Capcom ha preferito un 3D molto pittoresco per SF4). Ma torniamo un passo indietro, nel lontano 2002. La SNK era all’epoca defunta, ed alcune case di produzione tra cui la coreana Eolith si davano da fare per mantenere il Neo Geo ed i suoi giochi più celebri in vita. KoF2001 e Metal Slug 4 ne sono l’emblema: due prodotti discussi e discutibili, ma che comunque riuscivano in quello che si prefiggevano, l’uno terminare la saga di Nest e di continuare la cadenza annuale della serie (manco fosse una sportiva), e l’altro di far cassa, in maniera semplice e spudorata. Come già era successo con KoF’98, anche il 2002 vide dunque la creazione di un “best of” celebrativo di fine saga: con questo spirito il prodotto uscì nelle arcade, guardato in maniera sospetta, ma anche salutato come un sano ritorno al passato (combattimenti 3 contro 3, eliminazione degli striker, nonché art work decisamente più normale e meno orientato al grottesco e caricaturale proprio di KoF 2001).

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Il confronto con KoF ’98 è piuttosto forzato, visto che questo episodio ne esce con le ossa piuttosto rotte. Non tanto per gli sprite dei personaggi, bene o male immutati negli anni, e perfino con i character più recenti che risultano (abbastanza) convincenti: ciò in cui KoF 2002 perde parecchi punti sono i fondali. Dopo il 2000 infatti i background appaiono piatti e poco ispirati, non più emblemi di quella pixel art che si era potuto ammirare fino a quel momento. Un decadimento qualitativo non da poco, non tale da rendere gli episodi successivi davvero brutti, ma abbastanza per decretare la fine di un’era. Ora vi chiedete del perché di questa digressione artistica: semplice, perché per una volta nella conversione da arcade a console KoF ci ha guadagnato in termini qualitativi! I background infatti sono stati appositamente ricreati per PS2 in 3D, mescolando in maniera tuttavia intelligente gli elementi bidimensionali e tridimensionali (come purtroppo non è stato in KoF ’94 Rebout), creando sfondi molto più animati dell’originale, ed anche meglio. Il risultato finale non è all’altezza dei vecchi episodi, ma risulta comunque gradevole e migliore della controparte Neo Geo. Come contropartita, su PS2 permangono alcuni problemi, tra cui alcuni secondi di caricamento tra un match ed un altro, ed una scelta delle combinazioni di colori alternativi dei personaggi fin troppo bizzarra e fantasiosa. Oltre al classico “team match” è possibile scegliere anche il “single match”, contro cpu ed avversario umano. Potremo scegliere se giocare alla versione originale Neo Geo, com’è prassi in queste conversioni. Come modalità ulteriore c’è poi il “Challenge mode”, che permetterà al giocatore di sbloccare quattro personaggi segreti introdotti appositamente per la PS2, ed un sacco di immagini ed art work supplementari. In verità, la modalità Challenge non è troppo convincente (è stato fatto di meglio nella KoF Collection sempre sulla console Sony), né contribuisce ad aumentare la longevità del gioco in maniera sostanziale. A questo proposito occorre dire che essendo un dream match non c’è una storia, e quindi i team non hanno un finale da scoprire. Questo da un lato permette al giocatore di scegliere i tre personaggi che preferisce per il suo team, ma, d’altro canto, non lo obbligano a terminarlo con tutte le squadre. L’impossibilità di giocare in rete restringe il multiplayer ad un avversario fisico, quindi ogni vostro sogno di competere con il campione giapponese di KoF va ad infrangersi inevitabilmente.

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COMMENTO FINALE


“Ecco un capolavoro di inestimabile fattura…” è quello che avrei voluto dire anche di questo KoF. Purtroppo non posso. Diciamo pure che non può farlo nessuno. KoF 2002 rimane, pur nella sua versione migliorata appositamente per PS2, un gioco solo per gli appassionati della saga, e quindi sconsigliato a tutti gli altri. Chi non ha mai giocato alla saga infatti potrebbe trovarlo fin troppo macchinoso ed oltremodo tecnico nei combattimenti (a costoro consiglio gli episodi 3D, ovvero Maximum Impact, che per quanto tamarri erano piuttosto interessanti), mentre chi lo conosce potrebbe rimanere parecchio deluso (meglio rivolgersi alla Collection di cui sopra, disponibile anche per PSP). Per i più irriducibili consiglio invece di provare KoF 2002 Ultimate Match, revisione di KoF 2002 con molti più personaggi ed i boss della trilogia NEST selezionabili! In ultima analisi, quindi, un'altra puntata della serie di cui probabilmente non c’era necessità, tant’è che dopo il 2003 la saga diventerà aperiodica ed adotterà una numerazione romana, in favore di una focalizzazione sulla qualità anziché sulla quantità (che poi non tutte le ciambelle riescano col buco, questa è un’altra storia, ma questo era l’intento originale).






Alex "Striderhiryu" Bianchin