Uscito pressoché assieme alla Playstation 2, The Bouncer è un picchiaduro a scorrimento, facilmente accomunabile a uno Streets of Rage o un Final Fight a tre dimensioni. I primi filmati di questo gioco si diffusero in maniera eccezionalmente rapida su internet e i motivi sono presto detti: le cut-scene, qui, sono realizzate interamente con il motore grafico, calcolate in tempo reale, realizzate così bene da sembrare prerenderizzate. Non è un caso che questo gioco sia targato Squaresoft, il cui stile è immediatamente riconoscibile dalla caratterizzazione dei personaggi. In un periodo in cui Final Fantasy faceva furore e in cui tutti erano in attesa di una prova di forza da parte della nuova Playstation, The Bouncer esplose con vigore, stupendo le masse per i suoi artifici grafici, i suoi personaggi ultradettagliati e una fluidità fissa a 60 fps. Stupì, appunto, le masse, ma fin da prima della sua pubblicazione, gli intenditori cominciarono a storcere il naso: le scene dei combattimenti non sembravano divertenti, troppo sbilanciate sul fronte della forma, i personaggi non avevano il minimo carisma e le cut-scene apparivano troppo invadenti. Infatti, The Bouncer altro non era che un gioco alla moda, pensato per compiacere le masse sacrificando la propria anima: rimane la bella tecnica, ma dal punto di vista della giocabilità le pecche fioccano. Inoltre, se già in Final Fantasy 8 i personaggi apparivano un po’ troppo stereotipati, qui tutto è prevedibile e scontato quanto un libro aperto, con il classico tipo schizzato, la bella ragazza innocente che finisce nei guai, il bel ragazzo che la deve salvare, il tipo rude dal cuore d’oro… Vabbè, è un picchiaduro e si sono viste spesso trame poco originali, ma qui lo stile cerca di imporsi sulla giocabilità con risultati poco lusinghieri: i movimenti dei tre personaggi che possiamo controllare sono vergognosamente impacciati, obbligati a portare a termine le loro animazioni senza poter effettuare movimenti improvvisi, i combattimenti sono troppo “ordinati” e manca quella sana sensazione di dolore dei colpi inferti. E’ un gioco molto pulito, poco violento nonostante il suo genere, con personaggi troppo buonisti e una trama poco avvincente. Come pubblicità per la Sony è stato indubbiamente valido, così come potrebbe esser stato un ottimo spuntino per affamati di poligoni. Ma ora sono passati tanti anni, la grafica non stupisce come una volta e di picchiaduro ne abbiamo visti molti. The Bouncer viene miseramente schiacciato nella lotta contro il tempo e titoli molto più vecchi di lui divertono in maniera decisamente maggiore. E non abbiamo ancora parlato del punto più dolente: la longevità! Il gioco finisce in un paio d’ore e poco più e soltanto un terzo del tempo è effettivamente “di gioco”, per il resto saremo impotenti spettatori di noiose scenette. Sembra incredibile? Già, avete perfettamente ragione, ma è proprio così. Rimangono indubbiamente alcune buone intenzioni, come la possibilità di giocare con tre personaggi diversi, ognuno con le proprie scene di intermezzo tra un combattimento e l’altro; interessante anche la possibilità di aumentare la potenza del personaggio tramite l’acquisizione di nuovi colpi durante il nostro percorso, accumulando punti esperienza alla fine di ogni combattimento; è presente anche una certa cooperazione nelle fasi di azione in quanto i vostri compagni vi saranno quasi sempre accanto in ogni scena. Peccato che una pessima gestione della telecamera riesca a rovinare anche quel poco di buono che rimane. Potrete cercare di allungare la vostra esperienza videoludica appoggiandovi alle modalità extra che appariranno dopo la conclusione del gioco, ma saranno davvero una magrissima consolazione considerando soprattutto che manca una modalità multigiocatore, cruciale per il genere a cui The Bouncer appartiene. La già non rosea situazione peggiora ulteriormente nel caso della versione PAL, neanche minimamente ottimizzata e letale per il già criticabile ritmo di gioco.
Inutile girarci ancora intorno, The Bouncer è un grande spreco di talento.
The Bouncer
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- Pubblicato: 15-04-2008, 11:18
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Mi ricordo che ci giocai, non era poi così male però finì subito, un passo falso per la Square
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Onnipresenti le immagini di questo gioco ogni volta che sulle riviste si parlava di play2, immagini che mostravano una grafica da urlo, un'evoluzione per i tempi in cui tutti erano abituati alla psx.
Peccato a conti fatti si sia dimostrato un mezzo flop.
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Tetsuya Nomura ha fatto bene a portare i suoi tamarri su altri lidi (ditemi se Sion non sembra Sora di Kingdom Hearts da adulto)... Non ci ho giocato ma da quel che ho visto e letto mi sembra un picchiaduro, oltre che brevissimo, del tutto asettico e privo della pur minima carica di violenza. Bocciato!
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